Digiuno intermittente rischi.

Digiuno intermittente, il pericolo di cui nessuno parla: perché è meglio evitarlo

Data pubblicazione: 06 ottobre 2025

Scopri i rischi nascosti del digiuno intermittente: effetti collaterali, controindicazioni e perché può non essere adatto a tutti. Leggi prima di iniziare.

Il digiuno intermittente è diventato una vera e propria moda nel mondo del benessere e del fitness. Promosso come metodo per perdere peso, migliorare la salute metabolica e aumentare l'energia, viene spesso presentato come semplice e innocuo. Tuttavia, dietro questa tendenza si nascondono rischi reali che pochi conoscono. Prima di abbracciare questo stile alimentare, è fondamentale capire quali conseguenze possono avere sul corpo e sulla mente.

I pericoli del digiuno intermittente

Il digiuno intermittente, seppur non una dieta vera e propria, può comportare effetti collaterali significativi, soprattutto se non supervisionato da un medico o un nutrizionista. Tra le categorie più a rischio troviamo:

  • Donne in gravidanza o allattamento , che necessitano di un apporto costante di nutrienti per il bambino.
  • Bambini e adolescenti , la cui crescita fisica e cognitiva richiede regolarità nell'alimentazione.
  • Persone con diabete di tipo 1, dove digiuni prolungati possono causare pericolose fluttuazioni della glicemia.
  • Individui con disturbi alimentari o sottopeso, per i quali la restrizione temporale del cibo può scatenare comportamenti alimentari disordinati.
  • Anziani e persone con malattie croniche, incluse patologie cardiache, renali o epatiche, che necessitano di un apporto calorico regolare.

Digiuno intermittente: soggetti a rischio

Anche chi soffre di disturbi del sonno, ipotensione, reflusso gastroesofageo o problemi immunitari dovrebbe procedere con estrema cautela. In generale, il digiuno intermittente non è indicatore senza valutazione clinica preventiva per chi assume farmaci, affronta infezioni acute o pratica sport ad alta intensità.

Tra gli effetti immediati e più diffusi del digiuno intermittente ci sono:

  • Debolezza e stanchezza dovute al calore di energia disponibile.
  • Mal di testa e vertigini , spesso collegati a disidratazione o ridotto apporto di sodio.
  • Sbalzi d'umore e irritabilità , legati a fluttuazioni di glucosio e neurotrasmettitori come serotonina e dopamina.
  • Aumento dell'ormone dello stress (cortisolo) , che può stimolare ulteriore fame e ansia.
  • Disturbi del sonno , soprattutto nei protocolli più aggressivi, che alterano i ritmi circadiani.

Alcune persone possono inoltre sperimentare la poliuria, cioè l'aumento della produzione di urina, dovuto alla cosiddetta “natriuresi del digiuno”, che può portare a disidratazione e squilibri elettrolitici.

Nonostante alcuni studi evidenziano possibili benefici del digiuno intermittente, è importante non improvvisare, quindi consultare un medico o un nutrizionista prima di iniziare, soprattutto se si rientra in una delle categorie a rischio. Mantenere una corretta idratazione, bere acqua regolarmente anche durante le finestre di digiuno e monitorare lo stato fisico e psicologico , tenendo traccia di eventuali vertigini, cali di pressione o sbalzi d'umore. Iniziare gradualmente con protocolli meno restrittivi come il 12/12 o il 16/8, e non saltare pasti in modo eccessivo e assicurarsi un sonno regolare e una dieta bilanciata durante le finestre di alimentazione.

Il digiuno intermittente può essere un'opzione interessante per alcune persone, ma non è una soluzione universale. I rischi, specialmente per chi ha condizioni mediche o esigenze particolari, sono concreti e non vanno sottovalutati.

 

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