Allergie precauzioni.

Ambiente ed allergia

n.verna
Dr. Nicola Verna Allergologo

Gli agenti ambientali più frequentemente coinvolti nelle malattie allergiche comprendono gli acari della polvere, le muffe, gli animali e i pollini. Quali precauzioni prendere?

Gli agenti ambientali più frequentemente coinvolti nelle malattie allergiche comprendono gli acari della polvere, le muffe, gli animali e i pollini.

La polvere

La polvere sembra essere dappertutto. Gli acari della polvere vivono nella polvere domestica e si riproducono nei materassi, nei cuscini, nei tappeti e nelle imbottiture che dovrebbero essere foderati con materiali particolari impermeabili alla polvere. Le coperte, i cuscini e le lenzuola dovrebbero essere lavate frequentemente in acqua calda. Esistono anche degli acaricidi che possono aiutare a ridurre la carica degli acari in questi materiali.

Anche gli animali a pelo lungo e i peluche possono essere un problema per i bambini, ecco perché le stanze dovrebbero essere pulite regolarmente, preferibilmente non dal paziente.
Adesso sono disponibili dei nuovi aspirapolvere che contengono filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air filters). Questi sono speciali filtri che sono in grado di purificare l’aria che viene fuori dall’aspirapolvere.

Le stanze andrebbero frequentemente pulite con un panno umido, ma è bene ricordare che passare l’aspirapolvere e spolverare potrebbe aumentare i livelli di polvere per un periodo di tempo; gli allergici dovrebbero evitare di soggiornare in tali stanze per un certo periodo di tempo. Può essere utile coprire le uscite dell’aria in camera da letto se si ha un sistema di aria condizionata in quanto viene emessa meno polvere. In tal senso sono utili i filtri HEPA. Tutti gli allergici dovrebbero eliminare dalla camera da letto i tappeti – che intrappolano di tutto – al fine di creare una specie di "oasi allergica".

Il letto ideale per chi soffre di allergia è quello di legno o metallo con materassi e cuscini (naturalmente non in piume se si allergici a queste ultime) con coperture anti-allergiche certificate, coprimaterassi e lenzuola lavate settimanalmente in acqua calda, pavimenti in legno o in cotto, schermi parasole alle finestre. Nient’altro in termini di arredamento, indumenti e ornamenti vari.

È chiaro che il lettore si sarà già opposto a tutto questo ed è difficile pensare che qualcuno metta in pratica tutte le raccomandazioni sopra elencate, ma è importante capire qual è il massimo che si può fare per ridurre la carica degli acari negli ambienti chiusi per mettere in pratica almeno gli accorgimenti più semplici: è importante minimizzare i “piglia-polvere” come i drappi, i quadri e similari.

Per approfondire:Come difendersi dagli acari della polvere?

Le muffe

Le muffe (o miceti) sono responsabili dell’odore di chiuso degli ambienti poco arieggiati e crescono comunemente nelle zone umide compresa la base dei frigoriferi, all’interno dei condizionatori, negli scantinati umidi (con umidità superiore al 50%), nei magazzini, nei libri vecchi e nei mucchi di foglie secche. Se ne percepisci il caratteristico odore è molto facile che esse possono provocare problemi.

La muffa è anche quella “cosa nera” che si può trovare nei bagni vicino le docce e nelle fughe delle mattonelle. La muffa cresce anche nei terreni umidi e, quindi, le piante da appartamento possono rappresentare un problema per chi soffre di allergia ad essa. I fungicidi possono aiutare nel controllo della muffa ma, è importante limitare il tasso di umidità e ridurre le fonti di acqua utilizzando deumidificatori e condizionatori quando è necessario. In alcuni casi si rende necessario effettuare delle colture di muffe per determinare quale tipo di muffa è presente nella vostra casa.

Le case più vecchie sono più soggette ad avere problemi con le muffe in quanto con maggiore facilità ci possono essere infiltrazioni dal tetto o problemi idraulici. Se lo scantinato non ha una adeguata barriera è facile assistere a degli allagamenti soprattutto quando piove. Le muffe richiedono una fonte di nutrimento e dell’acqua. Per loro l’intonaco è un buon nutriente e, quindi, hanno bisogno solo di acqua.

Alcune muffe come l’Aspergillus o lo Stachybotris possono provocare malattie serie sia per azione delle loro tossine sia con meccanismi allergici. Ci sono alcune evidenze scientifiche che indicano come una maggiore esposizione ad esse si associ allo sviluppo di sinusiti. È molto importante, quindi, risolvere ogni problema di acqua sia nell’ambiente domestico che in quello lavorativo e scolastico per i bambini per evitare problemi.

Guarda il video: Cos'è la congiuntivite allergica?

I pollini

I pollini sono un altro allergene comune. Di solito sono suddivisi in tre categorie: alberi, erbe e specie infestanti.

A seconda dell’area geografica in cui abitate, in generale, nella primavera precoce si riscontrano i pollini degli alberi seguiti, in primavera inoltrata ed in estate precoce, da quelli delle erbe e, successivamente, in estate piena e primo autunno da quelli delle specie infestanti. Nella aree più meridionali ed a clima mite del paese, i pollini delle erbe e delle specie infestanti sono presenti pressoché tutto l’anno.

La conta pollinica può essere un utile indicatore se si hanno dei problemi con specifici pollini ma, i suoi valori non devono essere considerati in senso assoluto in quanto la concentrazione effettiva può essere molto più alta nelle giornate asciutte e ventose, e la mattina presto. La conta pollinica scende drammaticamente dopo la pioggia in quanto i pollini vengono lavati via dall’aria.

È meglio, perciò, fare jogging nel parco nel pomeriggio dopo la pioggia piuttosto che al mattino nei giorni ventosi ed asciutti. Le finestre dovrebbero essere a tenuta e chiuse durante la stagione pollinica. È consigliabile l’uso dei condizionatori e dei filtri per l’aria. Nella stagione pollinica, inoltre, gli animali a pelo lungo andrebbero lavati più di frequente in quanto durante la loro permanenza fuori casa potrebbero raccogliere i pollini nella pelliccia e riportarli dentro casa.

Per approfondire:Le allergie stagionali

Gli animali

La forfora degli animali (in particolare gatti e cani) è una importante causa di sintomi per molte persone ma i criceti, gli uccelli, i cavalli, i bovini e gli ovini ed ogni altro animale a pelo lungo o piume può essere un problema.

Il miglior consiglio per tutti coloro che sono allergici ad un animale è quelli di eliminarlo dal proprio ambiente, ma la maggior parte degli allergologi tenta di essere pratico: se i pazienti non intendono eliminare gli animali, possiamo suggerire farmaci e di evitare almeno di tenere l’animale in camera da letto. Alcune persone riferiscono che il lavare il loro gatto/cane è di aiuto nel ridurre i sintomi. Nei casi estremi, l’immunoterapia specifica (vaccino antiallergico) può essere di aiuto.

Irritanti

Il fumo di tabacco e le sostanze chimiche come i profumi, i vapori delle vernici, dei combustibili, degli insetticidi, dei detersivi, etc. possono peggiorare i sintomi dell’allergia in quanto sono degli irritanti. Di solito tali sostanze provocano irritazione piuttosto che vere allergie e devono, pertanto, essere evitate.

Per approfondire:La rinite allergica

Data pubblicazione: 13 maggio 2011 Ultimo aggiornamento: 03 maggio 2022

Autore

n.verna
Dr. Nicola Verna Allergologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1996 presso Università di Chieti.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Pescara tesserino n° 3184.

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