Integratori naturali uso improprio.

Integratori alimentari: buon uso e cattivo uso

Gli integratori vegetali non sono farmaci e non possono essere usati per curare. L'uso corretto è integrare le funzioni fisiologiche per mantenere e migliorare lo stato di salute. La percezione diffusa che i rimedi naturali siano più sicuri dei farmaci è fuorviante. Questo ha portato ad un abuso crescente in malattie croniche, da soli o associati a terapie farmacologiche già in atto, senza la consultazione preventiva del medico o del farmacista. Una maggiore informazione sulle possibili interazioni con i farmaci potrebbe ridurre il rischio di effetti indesiderati.

Cosa sono gli integratori alimentari?

Il Regolamento Europeo definisce gli integratori alimentari fonti concentrate di nutrienti, cioè minerali, vitamine o altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico. Quelli di origine vegetale possono contenere fibre, varie piante, estratti di erbe o almeno un elemento botanico [1].

Il loro scopo è mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti o coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche. Non sono farmaci e, in quanto tali, non possono esercitare un'azione farmacologica, immunologica o metabolica con l’obiettivo di trattare o prevenire malattie nell’uomo [2].

La commercializzazione degli integratori vegetali è soggetta a norme diverse da uno Stato all'altro.

In Italia, la procedura richiede la notifica al Ministero della Sanità, corredata dalle schede tecniche degli ingredienti utilizzati, dalle caratteristiche della composizione e dalla documentazione relativa ai metodi analitici utilizzati per determinare e controllare il contenuto delle sostanze dichiarate in etichetta. Non è richiesta alcuna verifica dell'efficacia e della sicurezza del prodotto finale [3]. 

Diffusione degli integratori vegetali

Nei paesi a economia avanzata, l'incidenza di malattie croniche non trasmissibili connesse a uno stile di vita non corretto e a una cattiva alimentazione sta aumentando.

Quelle del sistema cardiovascolare sono tra le più diffuse e uno dei principali fattori di rischio è la dislipidemia.

Questo ha portato a un crescente aumento del consumo di integratori vegetali che vantano la capacità di riequilibrare l'assetto lipidico. La causa di questo fenomeno è complessa, ma è determinante il fatto che i rimedi a base di erbe siano ritenuti sicuri perché naturali.

Per approfondire:A cosa servono gli integratori?

Gli integratori naturali sono tutti sicuri?

Sfortunatamente questa convinzione è fuorviante, perché le piante contengono moltissime sostanze, alcune delle quali farmacologicamente attive, che possono causare effetti indesiderati [4].

A questo proposito va citato il caso della monacolina contenuta nel riso rosso. In seguito alla segnalazione di effetti negativi associati all’uso di questo integratore vegetale nell’uomo, il gruppo di esperti dell’Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti (European Food Safety Agency, EFSA) ha concluso che la sicurezza della monacolina alla dose di 10 mg/die non è garantita e che l'esposizione a questo integratore vegetale può avere effetti negativi sul sistema muscolo-scheletrico e sul fegato, simili a quelli osservati con le statine a dosi elevate.

Inoltre, sono stati segnalati casi individuali di reazioni avverse anche a 3 mg/die. Per questo motivo il gruppo di esperti dell’EFSA ha concluso che, sulla base delle informazioni disponibili, non è possibile individuare una dose giornaliera di monacolina sufficientemente sicura, sia per sottogruppi vulnerabili sia per la popolazione in generale [5].

Un altro integratore vegetale, la berberina estratta dalle radici di Berberis vulgaris L, viene utilizzato in pazienti con dislipidemia per abbassare il colesterolo totale e colesterolo LDL.

I dati di attività e sicurezza disponibili sono incoraggianti e mostrano che la berberina migliora il profilo lipidico senza causare effetti indesiderati di rilievo. Tuttavia, essi vanno interpretati con cautela per il basso numero di soggetti coinvolti, l'elevato grado di eterogeneità e lo scarso rigore con cui sono stati condotti [5, 6, 7].

Infatti, a livello europeo e in Italia la berberina è inclusa nella lista delle sostanze naturali con possibili effetti dannosi sulla salute dell'uomo ed è oggetto di attenzione specifica [3, 9]. Inoltre, la Commissione europea ha chiesto all'EFSA di valutare le informazioni disponibili sulla sicurezza della berberina nei preparati vegetali utilizzati negli integratori alimentari [10].

Uso corretto e uso improprio

Come già detto in precedenza, gli integratori vegetali non sono farmaci. L'uso corretto è integrare l'apporto nutrizionale e aiutare i processi fisiologici a mantenere o migliorare lo stato di salute.

L'uso come agenti terapeutici è improprio.

Questo abuso ha diverse cause, la principale delle quali è la percezione che gli integratori vegetali siano più sicuri dei farmaci perché naturali.

Un altro aspetto del loro uso improprio deriva dal fatto che pazienti in trattamento farmacologico per malattie croniche, li assumano in aggiunta alla terapia farmacologica già in atto; questo per la mancanza di informazioni imparziali dei rischi potenziali.

Si tratta di un problema emergente di salute pubblica, con implicazioni per medici e autorità sanitarie. Per rendano i consumatori più consapevoli dai rischi a cui si espongono, andrebbe aggiunto un avviso in etichetta in cui si sottolinea il potenziale rischio d'interazioni con i farmaci, e si suggerisca anche di chiedere preventivamente il parere del medico curante o del farmacista. 

👉🏻L'esperto risponde: Conseguenze dell'abuso di integratori alimentari

Conclusioni

Per la sicurezza degli alimenti e degli integratori vegetali, in Europa a livello sovranazionale è attiva l’EFSA. Va però detto che l'Agenzia esercita una funzione unicamente consultiva, basata su dati scientifici e fornisce pareri non vincolanti alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri dell'UE.

In assenza di un ente centralizzato per la normativa dall’uso degli integratori vegetali, le direttive che regolano la loro immissione in commercio sono diverse nei singoli Stati. Sarebbe invece opportuno che fossero armonizzate, per offrire il medesimo grado di controllo degli integratori vegetali in tutti i membri dell’Unione Europea.

Sarebbe inoltre auspicabile rivedere gli attuali parametri di sicurezza ed di efficacia, che andrebbero basati su un campione significativo di soggetti, progettati razionalmente ed eseguiti in maniera rigorosa. Infine, agli utilizzatori di questi prodotti, inclusi gli operatori sanitari, andrebbe offerta una informazione più completa sui possibili rischi del loro uso improprio.

Bibliografia

  1. Decreto Ministeriale del 18 febbraio 2009, ultimo aggiornamento 7 luglio 2021
  2. EFSA, Nutrizione umana, Integratori alimentari, https://www.efsa.europa.eu/it
  3. Decreto Ministeriale 10 agosto 2018, https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/09/26/18A06095/sg
  4. Posadzki P, K Watson LW and Ernst E, Clinical Medicine, 13, 7–12, 2013
  5. EFSA Panel on Food Additives and Nutrient Sources added to Food (ANS), Younes M, Aggett P, Aguilar F, Crebelli R, Dusemund B, Filipi M, Frutos MJ, Galtier P, Gott D, Gundert-Remy U, Kuhnle GG, Lambré C, Leblanc JC, Lillegaard IT, Moldeus P, Mortensen A, Oskarsson A, Stankovic I, Waalkens-Berendsen I, Woutersen RA, Andrade RJ, Fortes C, Mosesso P, Restani P, Pizzo F, Smeraldi C and Wright M. Scientific opinion on the safety of monacolins in red yeast rice. ADOPTED: 25 June 2018 doi: 10.2903/j.EFSA.2018.5368
  6. Ju Jianqing, Li Jingen, Lin Qian, Xu Hao, Phytomedicine, 50, 25-3415, 2018
    https://doi.org/10.1016/j.phymed.2018.09.212
  7. Blaise JE, Huang X, Jie V Zhao JZ. Drugs, 83, 403-427,2023 DOI: 10.1007/s40265-023-01841-4
  8. Zhongyu Li, Yang Wang, Qing Xu, Jinxin Ma, Xuan Li, Jiaxing Yan, Yibing Tian, Yandong Wen, Ting Chen. Phytother Res, 37, 2051-2066, 2023 Doi: 0.1002/ptr.7806
  9. Compendium of botanicals reported to contain naturally occurring substances of possible concern for human health when used in food and food supplement. EFSA Journal, 10 (5), 2663, 2012
  10. EFSA, Call for data for the Scientific Opinion on the evaluation of the safety in use of plant preparations containing berberine, Pubblicato 5 Luglio 2023
  11. Ernst E. Perfusion, 13, 4–6, 2000.
  12. Zeping Hu, Xiaoxia Yang, Paul Chi Lui Ho, Sui Yung Chan, Paul Wan Sia Heng, Eli Chan, Wei Duan, Hwee Ling Koh, Shufeng Zhou, Drugs,65,1239-1282, 2008 DOI: 10.2165/00003495-200565090-00005
Data pubblicazione: 22 marzo 2024

Autore

romeo.lisciani
Dr. Romeo Lisciani Farmacologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1990 presso Università Federico II di Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 0.

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