Iperacusia.

Iperacusia e disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare

e.bernkopf
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno

L'iperacusia è una sensibilità eccessiva ai suoni, non un'udito eccezionalmente acuto, in cui i rumori quotidiani possono provocare fastidio, dolore o ansia. Questo fenomeno è legato a un'anomalia nella percezione e nell'elaborazione sonora da parte del cervello, che porta a percepire suoni normali come troppo intensi o allarmanti. Le origini non sono sempre chiare e tale condizione può essere collegata a disturbi di vario tipo, come gli acufeni, o come vediamo in questo caso da disfunzione dell'articolazione temporo mandibolare.

Cos'è l'iperacusia?

L’iperacusia è l’eccesso di percezione di suoni o rumori che, percepiti normalmente da tutti, risultano fastidiosi e insopportabili per chi da questa patologia è affetto.

Quali sono le cause dell'iperacusia?

Le sue cause rimangono in gran parte sconosciute. Noto è invece il quadro clinico di chi la lamenta: il paziente presenta uno stato di disagio che può arrivare anche al panico, e vive nell’ansia di doversi coprire le orecchie al primo forte suono o rumore. Tende ad evitare gli ambienti affollati, ad abbandonare situazioni conviviali, fino all’isolamento dal contesto sociale.

Malattie associate all'iperacusia

L'iperacusia associa spesso ad altre patologie quali:

Non a caso si tratta di malattie di patogenesi altrettanto oscura e di difficile trattamento teapeutico. Infatti, una vera terapia non esiste, e si tenta di intervenire sugli aspetti cognitivo-comportamentali e con gli stessi dispositivi di “terapia del suono” impiegati per gli acufeni.

Rapporti dell’ipoacusia con la piccola muscolatura dell’orecchio

L’iperacusia è spesso legata al cattivo funzionamento di alcuni piccoli muscoli situati nell’Orecchio Medio:

  • Il muscolo Tensore del Timpano connette la Tuba di Eustachio con il manico del martello. La sua contrazione, aumentando la tensione della membrana timpanica, facilita, e quindi aumenta, la trasmissione in particolare dei toni acuti.
  • Il Muscolo Stapedio si inserisce sulla Staffa connettendola con una piccola formazione ossea chiamata Eminenza Piramidale. Contraendosi (riflesso stapediale), limita la mobilità della staffa, e protegge l'orecchio da rumori troppo forti. Pare intervenga anche sulla pressione dei liquidi endolinfatici dell'orecchio interno, e così aiuta a proteggere la coclea.

Entrambi sono quindi deputati alla protezione dai rumori troppo alti e alla modulazione del suono.

Il Tensore del Velo Palatino è particolarmente responsabile del funzionamento della Tuba, sulla quale si inserisce.

Le disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare

È cresciuta nella letteratura scientifica l’attenzione sui rapporti che legano l’Orecchio con l’Articolazione Temporo Mandibolare (2). Un’ipotesi guarda alla possibile irritazione del Nervo Auricolotemporale da parte del condilo mandibolare, ma anche va sottolineata la comune innervazione di questi piccoli muscoli con i grossi fasci della masticazione, Masseteri, Temporali, Pterigoidei. (3)

Oltre alla componente muscolare, anche il Ligamento Disco-Malleolare connette l’Articolazione Temporo Mandibolare con il Martello, e quindi la posizione del Disco e del Condilo Mandibolare può influenzarne la funzione.(1)

Va sottolineato che tutti questi muscoli, piccoli e grandi, hanno la stessa derivazione embriologica dalla Cartilagine di Mekel. Mi piace citare in proposito il pensiero di un ricercatore geniale che, non essendo né dentista né otorinolaringoiatra, ma ricercatore puro, credo ci abbia visto giusto: "La cartilagine di Meckel riveste un ruolo nell’organizzazione e nella formazione di strutture anatomiche strettamente contigue, che, purtroppo, sono oggetto di considerazione da parte di diverse specialità mediche" (Ramirez). Aggiungo che le diverse specialità mediche quasi sempre non dialogano fra loro.

Dal punto di vista funzionale, la Tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l''orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano.

Articolazione Temporo Mandibolare anatomia

Articolazione Temporo Mandibolare

Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “tappamento”. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti, quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento", che è in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano. Se la compensazione non riesce, può insorgere un dolore anche molto acuto, e si può arrivare anche alla rottura del timpano (barotrauma).

Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita: una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione.

In presenza di muco, deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso. Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, adenoidite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte.

Viene però trascurata spesso un'altra possibile componente del problema: la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare.

In pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, compresi i piccoli muscoli deputati alla modulazione dei suoni e della loro percezione, può generare le spiacevoli sensazioni di iper e ipo acusia lamentate dal paziente.

Nel caso della predisposizione operata dal conflitto fra ATM e Orecchio, quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato: se il caso è monolaterale o prevelentemente monolaterale, in sede clinica sarebbe importante verificare la presenza di una laterodeviazione mandibolare, anche lieve, omolaterale all’orecchio interessato, il che rinforzerebbe questo sospetto.

Mandibola latero deviata

Mandibola laterodeviata

È descritto che il trattamento delle disfunzioni dell’ATM porta spesso al miglioramento della sintomatologia otologica (4).

Il trattamento prevede l’impiego di dispositivi intraorali di riposizionamento mandibolare, solitamente (ma non del tutto correttamente) chiamati “bite”.

Terapia occlusale con bite per rimozione del conflitto

Terapia occlusale rimozione del conflitto

Posizione del cranio prima e dopo la terapia

Cranio prima e dopo

Articolazione temporo mandibolare e malattia di Menière - video

Questo video, incentrato sui rapporti fra ATM e Malattia di Menière (che peraltro ha spesso l’iperacusia fra i sintomi collaterali), illustra il ruolo che possono avere la Malocclusione dentaria con malposizione della mandibola e disfunzione dell’ATM nel sostenere molte patologie dell’Orecchio che, anche per questo, risultano ostiche agli abituali trattamenti specialistici.

 

Bibliografia

  1. Manni A, Brunori P, Giuliani M, Modoni M, Bizzi G. Oto-vestibular symptoms in patients with temporomandibular joint dysfunction. Electromyographic study. Minerva Stomatol. 1996 Jan-Feb;45(1-2):1-7.
  2. Luis Miguel Ramírez 1, Luis Ernestos Ballesteros, German Pablo Sandoval. Tensor tympani muscle: strange chewing muscle. 2 Med Oral Patol Oral Cir Bucal. 2007 Mar 1;12(2):E96-100.
  3. Ramírez LM, Ballesteros LE, Sandoval GP Otological symptoms among patients with temporomandibular joint disorders Rev Med Chil. 2007 Dec;135(12):1582-90.
  4. Ramirez LM, Sandoval GP. Ballesteros LE, Gonzales AL. Treatment and follow-up of referred otic symptomatology in 23 patients with diagnosed temporomandibular disorders Audiological Medicine. 2006; 4: 73_81

Si veda anche su questo sito

  1. Articolazione Temporo Mandibolare: click e scrosci da incoordinazione condilo-meniscale
  2. Otite Ricorrente: colpa dei denti?

Per approfondire

  1. Anatomia dell’Orecchio: come è suddiviso l’orecchio?
Data pubblicazione: 31 ottobre 2025

Autore

e.bernkopf
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso un. Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Vicenza tesserino n° 2476.

Esperto in gnatologia, ortodonzia e odontoiatria del sonno con oltre 40 anni di esperienza clinica e accademica. Autore di numerosi lavori scientifici e relatore in congressi internazionali, è stato professore a contratto presso l’Università di Padova. Fondatore di gruppi di studio sulla pediatria respiratoria, vanta una solida formazione multidisciplinare e una carriera riconosciuta in ambito medico e odontoiatrico.

Processo di validazione e Peer Review da parte dei Referenti Scientifici

Questo articolo è stato meticolosamente validato per la sua accuratezza scientifica e la sua conformità ai più elevati standard editoriali, in seguito a una rigorosa revisione paritaria (peer review) condotta dai referenti specialisti in ambito gnatologico della Redazione Scientifica di Medicitalia.

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