Sarcopenia.

Sarcopenia: cos'è, cause, diagnosi, prevenzione

La sarcopenia consiste in una progressiva perdita di massa e forza muscolare che si verifica con l'avanzare dell'età. Quali sono le cause e i fattori di rischio? Quali esami fare per avere la diagnosi e quali sono le terapie possibili?

Che cos'è la sarcopenia?

La sarcopenia è un disordine degenerativo e progressivo del muscolo, caratterizzato da una progressiva perdita di massa muscolare, con conseguente diminuzione di forza e funzionalità muscolare.

Il termine deriva dal greco "sarx" che significa muscolo e "penia" che significa perdita.

Tipi di sarcopenia

La sarcopenia può suddividersi in due gruppi eziologici:

  • sarcopenia primaria, quando è legata al processo di invecchiamento (età correlata), di solito si manifesta dopo i 40 - 50 anni di età.
  • sarcopenia secondaria non causata dall'invecchiamento e precisamente:
    • malattia correlata;
    • attività correlata;
    • nutrizione correlata.

Sarcopenia e perdita di massa muscolare

Quali sono le cause della sarcopenia?

L’invecchiamento è la causa della sarcopenia primaria. È dovuta principalmente a:

  • il calo dei livelli di ormoni come il testosterone e gli estrogeni,
  • riduzione fisiologica delle fibre muscolari,
  • cambiamento dello stile di vita che vede una diminuzione dell'attività fisica e un'alimentazione non equilibrata.

👉🏻L'esperto risponde: Inappetenza in anziano con sarcopenia: cosa fare?

 

In alcuni casi, però, la sarcopenia può essere secondaria ad altre patologie od a fattori esterni.

Le cause più comuni includono:

  • malattie croniche e autoimmuni, come tiroidite, diabete, artrite reumatoide, malattie renali;
  • forme tumorali;
  • malnutrizione causata da un apporto di proteine insufficiente, carenza di vitamine (come la vitamina D e la B12) e minerali (come calcio e magnesio).

Nei soggetti più giovani la sarcopenia può essere secondaria a inattività fisica (per esempio a seguito di traumi o interventi chirurgici)

👉🏻L'esperto risponde: Carenza di ormoni: rischio la sarcopenia?

Fattori di rischio

Il rischio di atrofia muscolare è dovuto quindi in gran parte a un fattore non modificabile, ovvero l'età avanzata. Il rischio di sviluppare la sarcopenia aumenta notevolmente con l'avanzare degli anni, soprattutto dopo i 65 anni di età.

D'altra parte, ci sono anche fattori di rischio modificabili sui quali è possibile intervenire per prevenire o rallentare l'insorgenza:

  • lo stile di vita sedentario e la mancanza di esercizio fisico regolare;
  • l'alimentazione inadeguata;
  • il fumo di sigaretta, che accelera la perdita di massa muscolare.

Conoscere i fattori di rischio, soprattutto quelli modificabili sui quali possiamo intervenire, è fondamentale per adottare le giuste strategie di prevenzione e gestione della sarcopenia.

Per approfondire:Stile di vita e prevenzione nell'anziano

Come fare la diagnosi?

Una diagnosi tempestiva della sarcopenia è fondamentale per poter iniziare il prima possibile un trattamento adeguato e rallentare la progressione della condizione.

Il riconoscimento della sarcopenia si basa sull'anamnesi e racconto dell'esperienza diretta da parte del paziente.

Dopodiché si eseguono test sulle capacità del paziente ed esami strumentali per confermare lo stato della malattia.

Test per valutare la massa muscolare

La diagnosi di sarcopenia inizia con una valutazione della massa muscolare del paziente.

Le tecniche più utilizzate sono:

  • la bioimpedenziometria,
  • la DEXA (assorbimetria a raggi X a doppia energia),
  • la Risonanza Magnetica e la TC sarebbero il gold standard, tuttavia, costi elevati, scarsa disponibilità ed alte radiazioni ionizzanti sono fattori molto limitanti.

Questi esami consentono di ottenere una stima della quantità di muscolo presente nel corpo.

Valutazione della forza muscolare

Oltre alla massa, è fondamentale valutare anche la forza muscolare del paziente. Questo può essere fatto attraverso test di forza muscolare manuale o utilizzando appositi strumenti come i dinamometri.

Durante questi test, si chiede al paziente di esercitare una certa forza con specifici gruppi muscolari per misurarne la potenza.

Test di mobilità e autonomia

Infine, per una diagnosi completa di sarcopenia, è necessario valutare anche la funzionalità muscolare del paziente nella vita quotidiana.

Questo viene fatto mediante test di mobilità e autonomia, che misurano la capacità del paziente di svolgere attività come:

  • camminare,
  • alzarsi da una sedia,
  • salire le scale senza difficoltà.

Criteri diagnostici

Sulla base dei risultati di questi test, si potrà determinare se il paziente soddisfa i criteri diagnostici per la sarcopenia. Questi criteri tengono conto dei livelli di massa muscolare, forza muscolare e funzionalità fisica, stabilendo dei valori soglia al di sotto dei quali la condizione viene diagnosticata.

Come prevenire la sarcopenia?

Gli interventi di prevenzione della malattia riguardano principalmente lo stile di vita e l'alimentazione.

Dieta e alimentazione

Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti specifici può svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione della sarcopenia.

In primo luogo, è fondamentale assumere un apporto adeguato di alimenti ricchi di proteine, con una quantità raccomandata di 1-1,2 grammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Le proteine sono infatti essenziali per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare.

Parimenti, è consigliabile consumare cibi ricchi di vitamine come la D e la B12, che svolgono un ruolo chiave nel metabolismo muscolare. Allo stesso modo, alcuni minerali, come il calcio e il magnesio, sono importanti per la salute dei muscoli.

Inoltre, bere molta acqua può contribuire a mantenere i muscoli idratati e funzionanti al meglio.

Per approfondire:Sarcopenia e osteoporosi: quanto conta la dieta?

Attività fisica

Oltre a una dieta bilanciata, l'esercizio fisico regolare è fondamentale.

In particolare, gli esercizi di resistenza come il sollevamento pesi o l'utilizzo di macchinari per la tonificazione muscolare dovrebbero essere praticati 2-3 volte a settimana. Questi esercizi stimolano direttamente i muscoli, aiutandoli a mantenersi forti e sani.

Ugualmente, è consigliabile praticare attività aerobica come la camminata, la corsa o il nuoto per almeno 30 minuti al giorno.

Questo tipo di esercizio contribuisce a migliorare la resistenza cardiovascolare e a bruciare calorie in eccesso, aiutando a mantenere un peso corporeo sano.

Per approfondire:I benefici dell'attività fisica

Stile di vita sano

Uno stile di vita sano nel suo complesso può fare molto per prevenire la sarcopenia. Questo include mantenere il proprio peso ideale e nella norma, evitare il fumo di sigaretta e limitare il consumo di alcol.

Adottare queste sane abitudini fin dalla giovane età può ridurre significativamente il rischio di sviluppare la malattia in futuro.

Linee guida e raccomandazioni

La chiave per prevenire o rallentare la progressione della sarcopenia è intervenire il prima possibile. È importante riconoscere i segni precoci di questa condizione e consultare un medico per una valutazione approfondita. Un intervento tempestivo può fare la differenza nel preservare la massa e la funzionalità muscolare.

È essenziale consultare un medico specialista per ottenere un piano di trattamento personalizzato. Il medico valuterà attentamente la condizione del paziente e svilupperà una strategia su misura.

Terapie e trattamenti

Non esiste certezza riguardo al trattamento della sarcopenia con farmaci. Il medico specialista valuterà il rapporto rischi/benefici riguardo la prescrizione di integratori a base di aminoacidi o di terapia ormonale.

Per contrastare e rallentare la malattia si interviene solitamente con metodi naturali che vanno a contrastare i fattori di rischio.

Interventi nutrizionali

Se la sarcopenia è già presente, uno dei primi interventi terapeutici è di natura nutrizionale. Il medico potrebbe consigliare di aumentare l'apporto calorico e proteico nella dieta del paziente, per fornire al corpo i nutrienti necessari per costruire e mantenere la massa muscolare.

Esercizio fisico e riabilitazione

Similmente, l'esercizio fisico svolge un ruolo cruciale anche nel trattamento della sarcopenia.

Il medico o il fisioterapista possono sviluppare un programma di allenamento personalizzato, che includa esercizi di resistenza mirati a tonificare i muscoli e aumentarne la forza, nonché esercizi aerobici per migliorare la resistenza cardiovascolare.

Conseguenze e complicanze

Sinteticamente, le conseguenze fisiopatologiche della sarcopenia sono le seguenti.

Riduzione di:

  • forza, potenza e resistenza muscolare,
  • massa ossea,
  • equilibrio,
  • isolamento corporeo,
  • produzione basale di calore,
  • contenuto corporeo di acqua,
  • capacità di dispersione di calore,
  •  metabolismo di base.

Aumento di:

  • calore specifico.

Le implicazioni cliniche della sarcopenia sono:

Aumento di:

Riduzione di:

  • autonomia funzionale.

Fragilità e rischio di cadute

Una delle principali conseguenze della sarcopenia è l'aumento della fragilità e del rischio di cadute.

Quando i muscoli diventano più deboli e meno efficienti, la mobilità e l'equilibrio del paziente possono essere compromessi, rendendo più probabili le cadute e, di conseguenza, le fratture e gli ematomi intracranici. 

Disabilità e difficoltà nelle attività quotidiane

Allo stesso tempo, la sarcopenia può anche portare a una maggiore disabilità e difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane.

Azioni semplici come alzarsi da una sedia, camminare o salire le scale possono diventare estremamente impegnative per chi soffre di una grave perdita di massa e forza muscolare.

Riduzione della qualità della vita

Analogamente, la sarcopenia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita complessiva del paziente.

La stanchezza cronica, l'affaticamento e la mancanza di energia possono contribuire a un senso di frustrazione e depressione. Inoltre, la limitata mobilità può rendere difficile per il paziente partecipare ad attività sociali e ricreative.

La sarcopenia è considerata un componente chiave della fragilità degli anziani, ovvero quello stato fisiologico di vulnerabilità legato all’invecchiamento, dovuto ad una alterazione della capacità di riserva omeostatica ed ad una ridotta capacità dell’organismo a far fronte a fattori esterni, ambientali ed alle malattie.

Revisione scientifica a cura di
Dr. Roberto Sergi Medico fisiatra

Data pubblicazione: 15 aprile 2024

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