Mastoplastica addittiva sottomuscolare

Salve, ho 32 anni e un grande desiderio di sottopormi ad un'addittiva per potermi sentire femminile.
Da una mezza prima misura, dopo 2 gravidanze/allattamenti sono arrivata ad seno appena accennato talmente da non sollevare da solo alcun indumento.
Sono magra, alta 1,65 e peso 51Kg. Siccome non voglio sottovalutare l'intervento che intendo affrontare offuscandolo con l'entusiasmo del risultato e siccome mi piace la conoscenza, vorrei sottoporvi tutti i miei dubbi nella speranza possiate rasserenarmi.
Ho pensato di rivolgermi alla struttura ospedaliera della mia città per maggior sicurezza e, in maniera univoca, chi mi ha visitata mi ha prospettato anatomiche sottomuscolari con accesso dal solco sotto mammario (che oggi non ho) perchè anche l'areola è troppo piccola. E per gli stessi motivi potrò raggiungere al massimo una terza scarsa per rimanere sull'effetto naturale.
Il mio seno è stato definito anche infantile.
Questo mi crea un forte disagio che stride con la mia personalità vivace. sensibile ma esuberante.
Ho paura per il dolore dell'intervento e paura di rimanere traumatizzata sapendo che dovrò sottopormi altre volte. Mi hanno detto che le protesi durano in media 10 anni o più e che queste sono di elevata qualità ma che non esiste in realtà ancora un vero follow up.
Cosa farò? Le sostituirò e risostituirò e ancora fino alla vecchiaia? E poi?
Le contratture capsulari possono verificarsi solo appena fatta la tasca o in qualsiasi momento della vita delle protesi prime o future?
Ho letto in questi consulti che le anatomiche sono quelle che più facilmente possono uscire di asse soprattutto se alte... cosa significa esattamente?
Quali sono i problemini che si possono verificare con le protesi? Le sentirò come parte integrante del mio corpo o rimarranno sempre un po' estranee? Sempre leggendo qui mi chiedo: è ero che nel mio caso, essendo anatomiche e sottomuscolo ed essendo io con poco "rivestimento" personale avrò un effetto poco morbido alla vista e al tatto?
E le stesse cicatrici riutilizzate più volte come saranno?
Questo dolore è davvero così forte?
E se tra un paio d'anni desiderassi un terzo figlio? So che potrò allattarlo quasi sicuramente ma, focalizzata la mia situazione, pensate avrò modificazioni peggiorative?
Grazie per tutto l'aiuto che vorrete fornirmi.
Cordialmente.

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Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6
Gent.le Sig,ra,
non penso sia molto costruttivo , ancor prima di sottoporsi ad un intervento, pensare che per forza ce ne dovranno essere altri!!, non mi sembra il miglior approccio psicologico a quello che dovrà affrontare, e che comunque fa per sentirs meglio con se stessa. Al di là delle mie personali valutazioni, posso dirle, che, come ha avuto modo di leggere qui, non c'è una certezza su quando sostituire le protesi, ma si sa con certezza che, se queste non ono danneggiate, non vi è ragione di sostituirle, specie se sono di ottima qualità.Per rispondere ai suoi quesiti:
1) Le protesi anatomiche richiedono una precisione estrema nella creazione della tasca che le alloggerà, perchè, se la tasca dovesse essere più grande della protesi, quest'ultima potrebbe ruotare, "deformando"il seno.
2)La contrattura capsulare non è una complicanza immediata, ma si può presentare dopo un anno, 2 o 10 anni, cosi come può non presentarsi! Ci sono degli accorgimenti per ridurre al minimo l'evenienza che, rientra comunque tra le complicanze di un'additiva.
3)Il dolore post operatorio è molto soggettivo, ma comunque nulla di così insopportabile che non possa essere sedato con antidolorifici
4) in caso di futura gravidanza nessuno può garantirle che il seno rimarrà "intatto", sicuramente le modificazioni mammarie tipiche della gravidanza influiranno sul lavoro eseguito, ma quanto peggiorerà nessuno può prevederlo!!
Cordialmente La saluto.

Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
Chirurgia Plastica ed Estetica
www.dottoressapozzuoli.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sono d'accordo con Lei che non sia un approccio costruttivo (e ciò infatti chiarisce la motivazione del mio stato d'animo) ma non mi piace mettere la testa sotto la sabbia.
Vedo però l'intervento, nel mio caso, come l'unica via percorribile e voglio conoscere al meglio rischi e compromessi.
Quindi Le chiedo di parlarmi della Sua casistica nel lungo raggio: nelle sostituzioni di soggetti non più giovani e agguerrite. Sa, io ho molto rispetto anche della capacità psicologica che si ha nell'affrontare le situazioni della vita nelle varie età.
Non è d'accordo con me che ogni età ha una scala di priorità diversa in funzione di molti elementi che la circondano? Tutto ciò nonostante sia una sostenitrice della chirurgia estetica che vedo come una benedizione per alcuni e un bel trucco permanente per altri.
Ma purtroppo questo non è un intrvento di rino che fatto 1 volta è fatto per sempre!!
A volte mi dico che da qui ad una ventina d'anni forse ci saranno anche nuove cose e nuovi elementi di valutazione... lei che ne pensa?
Volevo chiederLe anche se può rispondermi alle domande sul risultato estetico che avrebbero nel mio caso le anatomiche sottomuscolo, alla mia sensazione con esse e delle cicatrici riutilizzate 2 o più volte.
Grazie infinite.
Cordialmente.
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Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6
Gent.ma Sig.ra,
sicuramente un intervento di mastoplastica additiva effettuato a 30 anni, non ha la stessa valenza per una donna che magari si sottopone allo stesso a 50 anni e più, ma le motivazioni che spingono l'una e l'altra (la 30enne e la 50enne) sono esattamente le stesse: la voglia di sentirsi più frmminili, indipendentemente dall'età anagrafica. Sicuramente come diceva un famoso spot pubblicitario, "la vita è fatta di priorità", se in questo momento UNA delle sue priorità è questa, credo la cosa migliore per lei sia sottoporsi all'intervento: la vita è fatta di cicli, ma nè io, nè lei, nè nessun altro potrà mai sapere tra 20 anni quali saranno le sue priorità.
Mi è capitato di sostituire protesi in donne cinquantenni che avevano eseguito l'intervento più di 20 anni prima , ma solo perchè il seno aveva avuto modificazioni importanti e , nella maggior parte dei casi si trattava di contratture capsulari. Le protesi che ho trovato incidendo, erano lo specchio di 20 anni fa, quindi protesi lisce, senza alcuna testurizzazione e in qualche modo soggette per forza alla sostituizione.
Non mi è mai capitato di sostituire protesi danneggiate di ultima generazione (testurizzate e con gel di silicone ad alta coesività).
Circa il risultato che potrebbe avere nel suo caso, mi spiace ma non posso risponderLe, non ho elementi di valutazione sufficienti, nè delle misurazioni che il collega sicuramente avrà preso in considerazione per arrivare a scegliere la protesi (distanza giugulo-capezzolo, distanza solco-capezzolo, giro torace, proiezione delle mammelle).Cosa vuol dire poco rivestimento? è molto magra? oppure ha poca ghiandola mammaria? oppure entrambe le situazioni? come vede le variabili sono molte
Nessuna mia paziente ha avuto difficoltà ad abituarsi con le protesi, e, per quanto riguarda le cicatrici, immagini lei a incidere ed incidere più volte sulla stessa zona, che tipo di risultato possa esserci.
Cordialmente
[#4]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile signora,
Tutto ciò che le ha scritto la collega Pozzuoli sicuramente le sarà di grande aiuto a sciogliere alcuni suoi dubbi. Il consiglio che vorrei darle è che oltre a tutti i dettagli tecnici che le sono stati sicuramente spiegati , sarà molto utile per lei affrontare con il suo chirurgo anche il "tema" delle sue insicurezze e perplessità. Sicuramente ciò l'aiuterà nella sua scelta.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it


Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#5]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio molto entrambi,
in particolar modo Lei dottoressa.
Quello che mi scrive in merito i tempi di sostituzione mi conforta un po' soprattutto dopo che, uno dei medici che mi ha vista in ospedale mi ha parlato di un'altra esperienza di sostituzione dopo 20 anni: come quella raccontata da Lei con protesi di vecchia generazione ma concludeva con l'importanza di mantenersi intorno ai 10 anni perchè l'attesa poi può sollecitare la formazione di una contrattura capsulare e rendere quindi più difficoltosa la sostituzione stessa. Per usare parole sue: "... e allora lì si che c'è da sputare sangue!".
Per informazione non è diventato lui il mio prescelto ma non espressamente per questo motivo.
Parlandomi di un'incisione sopra l'altra faccio bene ad immaginare una pessima aderenza definita volgarmente come un "crostone"? 5cm di cicatrice sul solco Le sembrano molti?
Le misurazioni di cui mi parla il chirurgo non le ha ancora fatte anche se le ha accennate in via di discorso ma, del resto, non ho ancora una data fissata nè ho fatto gli esami.
A proposito di esami, volevo chiedere se il Bentelan e il Citirizina antistaminico possono in qual modo interferire con l'anestesia generale. ... Mi è appena stata diagnosticata una lieve bronchite e ne ho iniziato l'assunzione.
Per quanto riguarda il mio aspetto... sono in generale magra ma in particolare dalla vita in sù e, come prevedeva Lei non ho quasi ghiandola mammaria. Da una vecchia ecografia si era visto che è maggiore il muscolo pettorale! ... Nonostante questo sono fiera di aver allattato i mie affamati pargoli rispettivament per 13 e 17 mesi durante i quali sono arrivata al massimo al raggiungimento di una timida terza. Un vero lusso mi creda!
In riferimento all'intervento del Suo collega Dr. Bernerdi invece, vorrei sottolineare che, nonostante abbia scelto il chirurgo anche in base alla forma e non solo alla sostanza, penalizzante l'aspetto economico (8000 euro contro i 6-7000 degli altri), mi sono sentita sempre poco o molto la gallinella dalle uova d'oro anche se invece questa spesa è davvero un sacrificio per tutta la famiglia! ...E anche questo ha il suo peso psicologico.
Per cui, tornando a noi, non è sempre così facile parlare al proprio chirurgo di tutte queste insicurezze che esulano dai dettagli tecnici quando non si è ancora fissata una data (e anche dopo!). Forse anch'io stessa le vivrei come una scocciatura e non voglio che ciò accada.
Vi rinnovo la mia gratitudine. Saluti.
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Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6
Gent.ma Sig.ra,
mi permetto di dissentire riguardo alle sue remore di parlare con il chirurgo che La seguirà in quest'avventura: è un suo diritto esperimergli tutte le sue perplessità e non solo i quesiti tecnici, ma anche e soprattutto quelli legati al "risvolto" psicologico, e dovrebbe essere un dovere del chirurgo risponderLe cercando di tranquillizarla. Noi possiamo fare ben poco, rimane pur sempre un colloquio "virtuale", ma non saremo noi a modificarle il seno! Deve assolutamente stabilire un feeling e cercare un empatia con il suo chirurgo!
Per rispondere alle sue domande:
1) una cicatrice rivista 3-4 volte è come un piastrone, spesso duro, quindi ha immaginato bene!
2) Non c'è alcuna interferenza tra i farmaci da Lei citati e l'anestesia generale (suppongo inoltre che per quando si operererà, la sua bronchite sarà un lontano ricordo!)
AugurandoLe di fare una scelta serena, La saluto cordialmente.
[#7]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente e molto.
A volte mi chiedo se sono completamente matta poi guardo la 6a misura del grande fratello e penso che siamo davvero di tante teste!!!
Piacevolmente stupita da questo servizio "virtuale" che sembra non avere orari nè domeniche, faccio tesoro del Suo augurio e la saluto riservandomi di riscriverLe qualora se ne ripresentasse l'esigenza.
Cordialissimi saluti a Lei.


Mastoplastica

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