Forti dolori ad un arto amputato

Buongiorno, vi vorrei sottoporre il caso di mio babbo che ha 77 anni e da 5 anni ha subito l'amputazione dell'arto inferiore destro causa grossi problemi circolatori che avevano leso irrimediabilmente le arterie fino a livello del ginocchio.
In seguito all'intervento che lo ha portato ad avere un arto inferiore amputato sopra il ginocchio, mio padre è costretto a stare seduto in carrozzella in quanto non riesce a sopportare la protesi (l'altra gamba non lo sorregge).
Fin da subito mio padre ha cominciato a sentire forti dolori alla base dell'arto (lui dice come se le sentisse nel "piede", aghi e formicolii crescenti), dolori insopportabili! Ad ogni attacco lui si applica un cerotto (Transtec 35) che solo qualche volta attenua il dolore; quando invece il cerotto non conta (il più delle volte) prende una compressa di Lyrica 75 mg che però gli procura nausea, vomito, forte stordimento (quasi come se fosse drogato, non è quasi presente)e giramenti di testa. Il medico competente non gli ha saputo consigliare alternative (tranne un apparecchio che rilascia un calmante continuamente ma che però non gli permetterebbe più di poter guidare , unica cosa autonoma che gli è rimasta) e quindi gli ha detto solo di sopportare.
Devo sottolineare però che mio padre è cardiopatico e prende tutti i giorni le seguenti medicine : Comodin, Enapren, Lasics, lanoxin, Kanrenol, Corderone (tutte in compresse) e Nitrosilon (cerotto). Per sopportare tutti questi medicinali prende il Ranitidin per lo stomaco.
Non posso pensare che al giorno d'oggi con tutte le terapie per il dolore, a mio padre venga consigliato di "sopportare" il dolore.
Vi sarei grato se mi poteste aiutare o consigliare su quali cure adottare o quali visite effettuare o specialisti contattare..
Cordiali saluti resto in attesa di una risposta in merito.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. Signore,
la condizione di Suo padre è conosciuta come la sindrome da "arto fantasma". Si verifica appunto dopo l'amputazione di un arto con sensazione di percepirlo ancora, di sensazioni dolorose o sensitive quali formicolii ecc. Ciò è dovuto al fatto (detto in parole semplici) che nella nostra corteccia cerebrale, diciamo così, è stampata la rappresentazione dello schema corporeo. Se l'arto manca, quasto viene "ricordato" ugualmente dal cervello.
Si rivolga a un neurologo che sicuramente saprà consiglarLe il da farsi.

Cordialità ed auguri.

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Medico Chirurgo Specialista in
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la velocità con cui ha risposto. Il medico competetne che ha somministrato il Lyrica 75 mg è proprio un neurologo ed è sempre lo stesso che gli ha proposto questo macchinario rilasciante u ncalmante(da installare tramite un intervento chirurgico...ha 77 anni ripeto!). Mio padre però non ha ricevuto altre alternative per calmare questo dolore ripeto insopportabile.
Del cosiddetto "arto fantasma" ce ne avevano già parlato ma come evitare queste forti fitte di dolore poche soluzioni.
Chiedo solamente ai medici neurologi e non se conoscono altri metodi alternativi al Lyrica e a questo macchinario troppo invasivo (non voglio invalidare ulteriormente la sua situazione).
Esistono altri medicinali in circolazioni alternativi al Lyrica?
Grazie mille
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
L'intervento cui si riferisce il collega è semplice,non pone particolari rischi,consente di controllare il dolore, non è invasivo nè invalidante.
Credo che non vi siano alternative per il duraturo controllo del dolore.

Cordialità ed auguri