Che disturbo ho?

Salve,

circa 8 anni fa ho iniziato a soffrire di depressione anche se negli ultimi anni si è attenuato ma continuo ad avere forti disagi. Vorrei descrivere le mie sintomatologie. Da quando sono piccolo (fino ad ora) ho la tendenza a costruirmi realtà mie. Immagino, per esempio, di essere un grande imprenditore e passo molto tempo a pensare imprese megalomani che farei in questa realtà. Tutto può partire da un'idea stupida: tipo un mio amico una volta mi ha detto che un suo amico aveva fatto dei soldi mettendo delle macchinette del caffè in un club che frequentava e io ho immaginato per settimane di aver aperto questa impresa. La cosa importante, comunque, è che questi pensieri non sono costruttivi e quindi non si focalizzano più su cosa farei per realizzare l'impresa bensì su tutte le cose che farei immaginando di aver realizzato l'obbiettivo e raggiungono livelli megalomani del tipo che penso di avere centinaia di miliardi di euro o di essere + potente di alcuni stati. Ognuno di questi pensieri può durare qualche giorno o qualche settimana o qualche mese. Da quando è iniziata la depressione questi pensieri sono alternati da pensieri di sconforto prolungati (anche qui magari settimane) che possono essere scaturiti ad esempio da una semplice presa in giro di un compagno. Inoltre mi capita quasi sempre di imbattermi in dei pensieri e non riuscire a distaccarmene. Ad esempio, qualche giorno fa pensavo a come riorganizzerei, immaginando di essere ministro dell'istruzione, le materie scolastiche al liceo e ho passato delle ore a studiare dei piani dettagliati. Nonostante durante questo esercizio mi dicevo di smettere, che non aveva senso quello che facevo, continuavo a farlo non riuscendo (o non volendo) smettere. Quindi questa ossessività raggiunge dei limiti fastidiosi perchè sono pensieri che possono prolungarsi per ore (a volte anche per periodi ma non tutto di seguito) anche se vorrei non farlo. Ci sono molti altri esempi di abitudini (ad es. risolvere complessi problemi di matematica o imbattermi in riflessioni di ogni tipo) che puntualmente dico di non voler fare + perchè non è costruttivo ma mi ci rimbatto lo stesso ogni volta (come un alcolizzato che vorrebbe smettere di bere e, con tristezza, si ritrova con la bottiglia in mano). Inoltre ho avuto nella mia vita problemi di concentrazione e attenzione in particolar modo con la lettura. Mi è sempre capitato che leggo qualcosa ma non stando attento a ciò che leggo devo rileggerlo + volte. Durante le scuole medie stavo fino a notte tarda a studiare: Prima di cena non studiavo, pensavo a tuttaltro, poi dopocena provavo ma sempre con questo problema quindi nonostante andassi a letto tardi spesso non finivo. 1 o 2 anni fa il mio psichiatra mia aveva prescritto un antidepressivo da rafforzarsi con il risperidal (in dosi leggere, non mi ricordo di preciso la dose) e questo problema si è largamente attuito anche se comunque qualche volta mi capita di dover rileggere delle frasi quando leggo. Inoltre
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Dalla sintomatologia che descrive e dalla discreta risposta clinica alla terapia riportata, si potrebbe ipotizzare un disturbo della sfera ossessiva. Tuttavia, a distanza é possibile soltanto azzardare ipotesi che non hanno alcuna validità clinica se non inserite nel contesto di una valutazione diretta. Occorre consultare nuovamente uno specialista psichiatra per una rivalutazione e l'impostazione di una eventuale terapia, se necessaria.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
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