Problemi minzionali e efexor

Salve gentili dottori. Vorrei chiedervi un consulto su una terapia. in passato sono stato curato (circa negli ultimi 10 ani) per ansia generalizzata anticipatori e episodici attacchi di panico. Le terapia non sono mai state protratte per lungo tempo purtroppo, ma le sospendevo dopo qualche mese non appena scomparivano i sintomi.
Ora da Circa sei mesi evidentemente ho avuto una ricaduta esacerbata forse da delle condizioni fisiche non ottimali .Ho notato calo della libido persistente ipocondria. (paura di avere malattia ) e difficoltà a dormire la notte. Nel frattempo ho fatto delle visite urologiche a causa di un disturbo minzionale frequente, che io pensavo fosse dovuto a la mia ansia e alla mia ipocondria (insomma il cercarmi una malattia)
Tuttavia girando da più urologi dopo varie diagnosi che andavano dalla prostatite e altro. Fatto degli esami e si è verificato che il mio disturbo è dovuto da un ipocontrattilità vescicale. Devo dire che molto speso quanto sono nervoso ho molta esitazione nell'urinare.
Sintetizzando il mio specialista mia aveva prescritto contemporaneamente agli accertamenti urologici tale terapia:
efexor 75mg RP mattina pomeriggio e sera.
dobren mezza compressa la mattina mezza a mezzogiorno per una settimana poi solo mezza la mattina per un altra
control 1mg metà mattina metà mezzogiorno e una la sera.

A dir la verità ho provato ad iniziare la terapia ma dopo i primi giorni gli effetti collaterali mi hanno bloccato. Spossatezza nausea visione offuscata ed ESITAZIONE minzionale. Poiché ero in corso di accertamenti urologici ho voluto sospendere per non interferire con gli stessi.
Insomma dopo che sono arrivato ad una diagnosi urologica. vorrei provare a riprendere ma ho qualche dubbio.
Vista la difficoltà di svuotamento della vescica che mi provoca tensione e senso di mancato svuotamento , l'efexor potrebbe accentuare e complicare questa situazione?
2 anni fa avevo fatto una cura da un 'altrocurante con trittico contramid 150 mg la sera per dormire
e qualche goccia di citolapram la mattina senza ansiolitici non avevo avuto alcun effetto collaterale e sebbene l'umore non fosse alle stelle il fato stesso di non sentire i farmaci e di dormire continuativamente mi faceva stare bene.
Scusate la lunghezza grazie.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Dipende dal motivo per cui ha questo sintomo alla minzione.

Primariamente andrebbero escluse le cause principali di patologia vescicale per poi stabilire se effettivamente è da considerarsi un fenomeno ansioso che va trattato adeguatamente.

Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il motivo si pensava ad una prostatite. Poi esclusa. Non ho ostruzioni ho 44 anni. Ho fallito 3 volte l'esame uroflussometrico , poi eseguito ma flusso debole ma ero molto ansioso.
Fatto urodinamica esame più oggettivo, ad ogni modo sulla diagnosi il medico ha rilevato un forte condizionamento ambientale, non sono riuscito poi ad urinare, ma ho fatto appena due gocce. L'urologo ha visto così la contrazione del detrursore che è apparso debole.
Diagnosi ipocantrattilità detrusoriale riabilitazione pelvica con ptns, nessun farmaco. Mi ha detto che si è sfasato qualcosa.
Ho chiesto se fosse una somatizzazione, la risposta è stata che la medicina non vede le somatizzazioni ma gli effetti . Fatta perizia neurologica presso centro di riabilitazione. nessun problema neurologico. quindi nulla di grave.
Io penso che una componente ansiosa ci possa essere, ad ogni modo comunque la esaspera perché io non faccio che pensare ogni minuto ormai a questa cosa. Il detrusore mi dicono che non sia un muscolo volontario. Grazie dottore come sempre gentile.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

Leggi tutto