se lui desidera un'altra

Buongiorno, vi scrivo per chiedervi un consiglio per risolvere una brutta situazione che si è creata col mio partner.
Io 29 anni lui 40, abbiamo un rapporto bdsm complicato dai sentimenti da due anni.
Lui è stato molto sincero con me spiegandomi la sua natura e il suo desiderio di libertà e anche di condividere con me le sue fantasie.
Io ho sempre provato accettare la cosa, ma non senza grandi difficoltà, dubbi, gelosia, rivalità e insicurezze.
Credo che in questo processo ci siano stati svariati errori e debolezze da entrambe le parti.
Ma purtroppo tutto mi ha portato a perdere autostima, a riempirmi di insicurezze, paure e sofferenze.
Lui notando ciò anziché aiutarmi con la pazienza e il confronto ha spesso preferito escludermi/omettere
certe cose per paura di farmi soffrire, spesso accusandomi (crudelmente a mio parere) di volerlo controllare con le emozioni...e allora ad esempio
ogni volta che "scherzava" con una donna risultava bloccato con me, e appena mi avvicinavo assumeva un atteggiamento
brusco perché diceva di sentirsi sempre controllato, che io ero pesante, troppo gelosa e possessiva (anche se spesso
mi avvicinavo per casualità senza sapere).
Ho spesso pensato che se allora reagiva così era perché dentro di lui sentiva di star facendo qualcosa di male
ma proiettando poi la "colpa" su di me. Mentre lui ha sempre parlato di "timidezza emotiva", difficoltà di parlare delle emozioni,
dicendomi che si sente aggredito dal mio modo di pormi e dall'eccessivo costo emotivo.
Fatto sta che il sesso è diventato sempre piu raro.
Io non sento il suo desiderio verso di me ma sento sempre purtroppo quello che prova per le altre (in particolare una sua amica, per
cui ha una pulsione sessuale molto forte da prima di conoscere me). Lui dice che non è vero, che gli passa la voglia per come mi
pongo io..ma io spesso ho la spiacevole sensazioni di sentirmi solo una serva che fa le pulizie in casa e viene rimproverata se sono fatte male e
una compagna di cui si prende cura e a cui è affezionato ma per cui non ha nessuna passione o attrazione. Mi sembra come se il desiderio abbia bisogno di prenderlo altrove..per poi sfogarlo e viverlo con me.
Come se per lui io non fossi una donna completa..in grado di soddisfarlo pienamente e la cosa mi fa soffrire. All'inizio i suoi atteggiamenti mi facevano un po' stare male ma sentivo che comunque desiderava anche me...ora invece ho paura che sia tutto cambiato nonostante lui continui ad affermare che sono io a fargli passare la voglia con i miei atteggiamenti, io ho paura sia il suo desiderio ad essere mutato.
Non riusciamo mai a discutere serenamente senza superare il limite, ci facciamo del male a vicenda ma è uno stress emotivo che sappiamo entrambi non poter reggere a lungo.
Vorrei capire se sono io a pensarla nel modo sbagliato, come dovrei comportarmi, come possiamo risolvere la cosa e come togliermi dalla testa l'immagine di questa donna ogni volta che lui mi tocca.
Vi ringrazio
[#1]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

il suo racconto è complesso e delicato, riguarda il vostro incontro e i vissuti che ognuno di voi porta con sé e mette nella relazione.

In questa sede mi sento di concentrarmi su questa affermazione, che sento significativa: "Ho spesso pensato che se allora reagiva così era perché dentro di lui sentiva di star facendo qualcosa di male
ma proiettando poi la "colpa" su di me. Mentre lui ha sempre parlato di "timidezza emotiva", difficoltà di parlare delle emozioni,
dicendomi che si sente aggredito dal mio modo di pormi e dall'eccessivo costo emotivo".

Sembrano esserci due livelli, da una parte quello che lei pensa e sente, dall'altra quello che lui le comunica.

Se ci soffermiamo su quello che lei pensa, potremmo sottolineare il dolore di una situazione che lei ben rappresenta attraverso una costellazione emotiva di "difficoltà, dubbi, gelosia, rivalità e insicurezze, paure e sofferenze".
La rivalità è una parola che, assieme alle altre, mi ha colpito, come se non sentisse "suo" il suo partner. E quando afferma che lui "sta facendo qualcosa di male", mi chiedo se non stia sottolineando che lui desidera le altre, e non lei. Come se lei non fosse amabile fino in fondo e non riconoscesse del tutto quello che sta succedendo.

Se veniamo a quello che lui le dice, potremmo dire che non è come lei pensa. Questa è solo una mia sensazione, che andrebbe poi approfondita dal vivo. Lui le dice una cosa importante: diversamente da lei è "emotivamente timido", fa fatica. Perché non gli crede?

A volte capita che l'emotività spaventi e allontani le persone.
Se lui ha questo tipo di timidezza, potrebbe essere in fuga rispetto all'emotività, e il bdsm nonché un desiderio di libertà estremizzato o esibito potrebbero essere coerenti, diremmo un compromesso utile per tentare di gestire le sue emozioni e una paura forse grande.
Anche se capisco bene ciò che sente, come può, a queste condizioni, aiutarla con "pazienza e comprensione"? Il suo problema diventa proprio lei, che gli mostra quello che per lui è difficile, la vicinanza emotiva.

Potremmo chiederci, perché lui resta con lei? Forse perché, pur sentendo una difficoltà, comprende che la sua vicinanza e un valore e la sua sfera emotiva è una ricchezza, per quanto potrebbe non riuscire a integrarla in sé.

Se il suo partner desidera affrontare le difficoltà di cui ci dice, potrebbero cambiare alcune cose, anche se è un lavoro che potrebbe essere di lungo periodo. Se invece sta bene così e non sente di voler cambiare la sua dimensione, le cose dovrebbero continuare in linea di massima così.

Lei, quindi, può lavorare su se stessa, sui motivi per cui accetta una situazione tanto dolorosa per lei e sui motivi per cui, magari, non riesce del tutto a valorizzare se stessa, pensando che lui non la desideri. Le cose, come ho ipotizzato, potrebbero essere diverse da così.

Comprendo che questo uomo le piaccia parecchio, tuttavia può chiedersi fino a che punto è disposta a stare in questa dimensione.

Queste ipotesi devono essere verificate da lei e riformulate. Come le dicevo, è necessario un approfondimento dal vivo.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la sua gentilissima risposta, mi ha dato spunti su cui riflettere.
Comunque lo credo quando dice che ha questa forma di timidezza, anche se forse non vivendola non riesco a capirla.
Spesso ho paura e mi vengono dubbi perché non ho un'autostima forte, tutt'altro e sono molto insicura..e so in fondo che sono io che faccio paragoni con le altre e non lui....però ogni tanto il dubbio, la paura mi viene...e in certi momenti mi sento messa da parte quando le sue attenzioni sono rivolte alle altre... e in quei momenti purtroppo non riesco mai a trovare supporto in lui ma al contrario...il suo comportamento mi mette ancora piu in crisi. Per non parlare poi del comportamento della donna di turno che sta in mezzo...purtroppo non c'è mai solidarietà ma sempre competizione.
Proverò a capire meglio questa sua timidezza....la sua difficoltà a parlarmi delle sue emozioni che io probabilmente interpreto nella maniera sbagliata.
Entrambi comunque, per fortuna, vogliamo affrontare le nostre difficoltà e crescere insieme, però giustamente come dice potrebbe volerci un lungo periodo.
Mi conforta comunque il fatto che so che il sentimento c'è da entrambe le parti e anche la voglia di risolvere la cosa...
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Genrile Utente,
Perché parla di timidezza?

Mi sembra un tipo di legame erotico/affettivo/ sessuale molto particolare, tra coraggio, audacia, dominanza e sottomissione...


Dovrebbe chiedersi invece cosa si aspetta da quest'uomo?

Cosa le da questa sessualità?

Non può esserci cooperazione, ma competizione... sotto le lenzuola

Provi a consultare queste letture

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5585-schiavo-d-amore-padroni-e-schiavi-il-sadomasochismo-e-le-sue-regole.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3828-bondage-dominanza-e-sottomissione-un-po-di-teoria.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1613-sessualita-estrema-sado-masochismo-bdsm.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Quando dice che proverà "a capire meglio questa sua timidezza....la sua difficoltà a parlarmi delle sue emozioni", penso che sia sulla strada giusta. Capirla anche dentro se stessa, cercare di collocarla nella giusta dimensione relativa al mondo di lui. È questo il modo per conoscere lui, per capire chi ha davanti.

Certe sue interpretazioni possono essere soggettive, legate a quella insicurezza di cui ci parla e magari ad altri aspetti del suo mondo interiore. Anche questo è un aspetto fondamentale di cui prendersi cura, e trovo importante che sia emerso dal nostro scambio.

In proposito mi preme dirle che questo non significa che lei è la causa del suo allontanamento e che se fosse meno insicura o cogliesse meglio la sua timidezza, allora riuscirebbe a tollerare la presenza delle altre.

Potrebbe essere anche tutto il contrario. Quando potrà sentire un maggiore senso di sicurezza di se stessa, dandosi valore, potrebbe dare ascolto a quella costellazione emotiva dolorosa che ci ha descritto e fare delle scelte per sé, che non necessariamente potranno essere in linea con la vostra coppia. Potrebbe diventare non più così disponibile ad esempio, poiché a lei solo "un rapporto bdsm complicato dai sentimenti", forse non le interessa.

Non so se riesco a spiegare meglio il mio pensiero dicendole che se le attenzioni di lui sono rivolte alle altre non è strano che lei si senta messa da parte.
E se lei desse più valore a questo suo vissuto di esclusione, che cosa accadrebbe?

Sento in lei una motivazione a guardarsi dentro, se lo farete entrambi credo che ci possano essere cambiamenti anche importanti per voi, affinché possiate integrare nella vostra coppia i sentimenti. Perché se è vero che i "sentimenti sono complicati", è anche vero che un legame profondo si fonda su di essi.

Un saluto,
Enrico de Sanctis
[#5]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ringrazio entrambi, molto gentili, proverò a riflettere su quanto mi avete proposto.