Uno specialista presente dalle mie parti

Inizio dicendo che sono un maschio di 25 anni, godo di ottima salute ma soffro di EP.
So che esistono 3 tipi di EP, io non so in quale di questi tre rientra il mio caso, in quanto ci sono situazioni in cui rientra in un caso, e altre in cui rientra in un altro.
Questo dell'EP non è un grosso problema per la mia vita sessuale, ma è piuttosto un grosso problema per me..perche benche riesca in altri modi a soddisfare le mie partner, soffro per questo problema in quanto sono io stesso a non godere appieno del rapporto sessuale, o quantomeno a non poterne godere come vorrei: devo gestirmi molto, cercando la penetrazione a rapporto quasi concluso o comunque dopo aver gia soddisfatto la mia partner, diversamente non sarei in grado di soddisfarla perche concluderei in breve tempo..
il problema che ho verso questo disturbo, è dato dal non poter dare quello che vorrei/potrei durante un rapporto, in quanto soffrendo di questo disturbo, non raggiungo mai un erezione realmente potente durante un rapporto (come invece riesco ad ottenere anche solo con la masturbazione) in quanto giungo a conclusione dello stesso "anticipatamente".. questa e altre cose sono i motivi per cui mi trovo a scrivere qui a Voi.
So che spesso si riconduce ad un fatto psicologico questo tipo di disturbo, ma io come ho appena detto, non ho il complesso dell'insoddisfazione della mia partner, e non ho neppure troppi problemi nel parlare di questo mio problema, anzi..sono fermamente convinto a parlarne il piu possibile in quanto è forte in me il desiderio di "guarire" da questo disturbo.
A tal proposito, approfittando nel mese di novembre delle giornate per l'eiaculazione precoce, mi sono rivolto ad uno specialista presente dalle mie parti.Purtroppo devo dire di essere rimasto parecchio deluso, in quanto dopo una velocissima visita, durante la quale non mi sono state fatte particolari domande per capire la mia situazione nel migliore dei modi, mi sono stati prescritti:esami del sangue per la Tiroide (a detta del Dottore,una possibile causa..),assunzione di Priligy da 30mg (prescrittami come "la pillola del miracolo") e in ultimo, nel caso di un fallimento della pillola, possibile intervento di frenulotomia.
Ora, la mia delusione risiede nel fatto che speravo nella possibilità di "guarire" senza dover "dipendere" da una pastiglia.
pertanto Vi chiedo: è davvero il Priligy l'unica soluzione? ma i vari esercizi per i muscoli di Kegel, sono leggende metropolitane?
perche potrà forse apparire come un controsenso, ma io non ho mai cercato la pastiglia miracolosa. Sono andato a quella visita fiducioso e sopratutto quasi sicuro, mi venissero indicati esercizi specifici per migliorare il mio controllo dell'eiaculazione e altro..invece me ne sono andato con una pastiglia da prendere prima del rapporto (provato da 30mg ottenendo pochi benefici..) con la certezza che,nel caso in cui ne sia sprovvisto,non cambi nulla rispetto alla mia situazione attuale.
grazie e scusate la prolissità del messaggio
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

in parte condividiamo e capiamo le sue osservazioni.

Se desidera comunque avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html.

Sulla terapia indicatale, se vuole approfondire, invece vada all’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/ .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
spett.le Dott. Beretta, innanzitutto la ringrazio per la Sua risposta e per i due link segnalatimi.

Ho letto con grande interesse il secondo link, dedicato al farmaco per la "cura" dell'eiaculazione precoce.. ma la conclusione dell'articolo, altro non fa che confermare quanto gia avevo in mente io: non è la pillola dei "miracoli".. e come gia dissi nel mio primo messaggio: non è quello a cui ambisco per risolvere questa mia situazione..

con altrettanta attenzione ho letto il primo link.. ero gia a conoscenza di queste tecniche ma purtroppo sono impossibilitato a praticarle (o quantomeno quelle realitive alla compressione o "start e stop") in quanto single.. per quel che riguarda gli esercizi per i muscoli che vengono sollecitati durante l'eiaculazione, il grosso problema è capire come e quali esercizi fare.. perche se ne trovano di tutti i tipi ma non c'e nulla di confermato in modo chiaro e inequivocabile..


come gia ho detto, ho avuto la sfortuna di essere visitato da un andrologo che, se possibile, mi ha lasciato con maggiori dubbi rispetto a quelli che erano i miei dubbi iniziali..
ora, fermo restando il mio pensiero per cui il Priligy NON DEVE essere l'unica soluzione (al massimo l'ultima possibile.. ma non l'unica, perche davvero spero di non dover dipendere da una pastiglia...), mi permetto di chiederVi un consiglio su come procedere.. pratiche che all'inizio avevo scartato a priori, dopo qualche documentazione su questo stesso sito, le ho decisamente rivalutate.. parlo dela Frenulotomia.. nonostante non soffra affatto di frenulo breve (ma di elevata sensibilita prorpio in prossimita del frenulo, quello si..).

Vi sarei grato se poteste/voleste dare una vostra opinione in merito a come potrei procedere per cercare di risolvere questa mia situazione.

Cordialmente

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

sulla necessità di praticare una frenulectomia bisogna sempre sentire in diretta il suo andrologo di fiducia , non sempre questo approccio chirurgico risolve il problema.

Questo tipo di chirurgia presenta aspetti "delicati" che investono le strutture neurologiche della zona più sensibile a livello del genitale maschile.

Quindi è chiaro che un intervento, un "taglio" a livello del frenulo può a volte modificare effettivamente la sensibilità, il modo di sentire, durante ad esempio un rapporto sessuale di tipo penetrativo .

Per questo motivo le ripeto l'indicazione all'intervento in questi casi va sempre studiata e decisa solo dopo una attenta valutazione clinica della sua situazione anatomica e dei problemi che lei lamenta.

Un cordiale saluto.