Paura dei rumori

Salve,
Vi scrivo per un problema che riguarda mio nipote di 3 anni e mezzo. Ha sempre avuto una paura folle di alcuni rumori (fuochi d'artificio, palloncini, petardi) e, con il tempo, anziché migliorare sembra essere peggiorato. Se esplode un palloncino inizia a piangere disperato, il cuore inizia a battergli velocissimo e trema come una foglia. Si tappa le orecchie con tutte e due le mani e se qualcuno prova a fargliele togliere si dispera ancora di più. Questo stato di panico si protrae per almeno un'ora dopo che si è verificato l'evento e non c'è niente che riesca a calmarlo. Alcune volte inizia ad avere paura e a piangere ancora prima che l'evento si verifichi (ad esempio alla sola vista di un palloncino). Il problema è che molti dei rumori di cui lui ha paura, spesso non sono prevedibili e quindi ci risulta veramente difficile fare "prevenzione". Nei giorni di fine anno evitiamo di uscire di casa per non sottoporlo alla tortura dei petardi, ma poi magari scoppia la candela di una moto e siamo punto e a capo.
Lui è un bambino molto allegro e socievole e non ci risulta abbia avuto alcun trauma che possa aver causato questa fobia. Ho scoperto che esistono alcune fobie come l'Acusticofobia o la Ligyrofobia ma non ho trovato nulla in merito alle eventuali cause scatenanti o ai comportamenti da tenere. Sapete dirmi qualcosa di più? Vorrei sapere, eventualmente, a che tipo di visita deve essere sottoposto. Se si tratta di un fenomeno che scomparirà con l'età. E soprattutto che comportamenti possiamo tenere per calmarlo.
Grazie mille.
Saluti
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente

A quanto pare il bambino prova paura, leggittima direi,,, il principio di condizionamento che sta alla base è la vista di oggetti che fanno forti rumori,palloncini fuochi di artificio ecc è aggiungo a parere mio visto l'età tenera del bambino è leggittima... mi creda!

Basterebbe solo rassicurarlo dicendoli che alla fine non è solo e che un adulto può accompgnarlo sempre,,,certamente in un età cosi infantile non può esserci a mio parere terapia adatta.
Certi meccanismi scompaiono con la crescità...


Cordialmente
[#2]
dopo
Attivo dal 2004 al 2015
Ex utente
Gent.mo Dr Kazanxhi,
prima di tutto la ringrazio per la celerità della risposta. La cosa che mi preoccupa molto però è che le sue reazioni sono veramente spropositate rispetto a quelle degli altri bambini. Non vorrei passare per esagerata (le assicuro che finora non l'avevo nemmeno considerato un problema) ma, a parità di eventi e fenomeni, nessun bambino si comporta così. Le faccio un esempio. Abbiamo appena trascroso un week end in un parco divertimenti. Tutto procedeva per il meglio. Lui era sereno e si stava divertendo molto. Durante uno spettacolo per bambini (tra le altre cose piccolissimi), hanno sparato un finto colpo di pistola. Ebbene, ci saranno più di 200 bambini che hanno iniziato a ridere a crepapelle, a battere le mani etc... Lui no! Ha iniziato a piangere disperato ed è corso fuori. Consideri che piange fino a restare senza fiato diventando addirittura viola il che per noi è anomalo perché lui è un bambino molto solare che piange difficilmente anche quando si fa male. L'ho preso in braccio. Ho cercato di rassicurarlo in tutti i modi. Non c'è stato più niente da fare. Siamo dovuti andare via dal parco. La sera si è finalmente calmato ma era spossato come se avesse corso una maratona. Il giorno successivo, appena arrivati nel parcheggio del parco, ha ricominciato ad avere questa specie di attacchi di panico (non saprei come descriverli diversamente) e a dire che non voleva assolutamente entrare. Abbiamo provato a tranquillizzarlo in ogni modo. L'ho tenuto in braccio tutto il tempo, ho provato a distrarlo, l'ho coccolato. Niente. Ha continuato a tenere le dita nelle orecchie e a piangere. Ho addirittura provato per un attimo ad ignorarlo credendo che forse era una forma di capriccio. Niente. Si è calmato solo quando siamo andati via di nuovo. Lei crede che tutti questi siano comportamenti rientrano nella normalità? Io lo spero sinceramente ma non riesco a non fare paragoni con gli altri bambini anche se so che ognuno è fatto a modo suo. La ringrazio ancora moltissimo.
[#3]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signora,
da quello che racconta pare che le reazioni del bambino siano certamente spropositate e che lui sperimenti una paura totalizzante.

Dal mio punto di vista potrebbe esservi molto utile la consulenza di uno Psicoterapeuta dell'età evolutiva.

Infatti il collega vi aiuterebbe ad identificare delle strategie e modalità che siano utili al vostro bambino per interpretare come meno minacciose alcune fonti di rumore.

Io non aspetterei di vedere come questo problema si evolverà nel tempo, sopratutto in virtù dell'ansia anticipatoria che inizia già a manifestare.

La saluto cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#4]
dopo
Attivo dal 2004 al 2015
Ex utente
Grazie infinite per i consigli. Prenderemo un appuntamento con uno psicoterapeuta. Vi terrò aggiornati.
Saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, alle informazioni che ha già ricevuto aggiungo che la paura dei rumori forti è innata. In altre parole, ogni essere umano nasce con essa e poi la supera, imparando a distinguere ciò che è pericoloso da ciò che è solo rumoroso.

È possibile che nel caso del suo bambino si sia creato un condizionamento, per cui lui dopo ogni rumore forte si aspetta di vedere anche voi preoccupati, che cercate di calmarlo.

Ricordo che mio figlio, quando era piccolo, si turava entrambe le orecchie con le dita, quando passavamo sotto i sottopassagi ferroviari, per paura che passasse qualche treno con il suo caratteristico rombo sferragliante, nel sottopassaggio che fa da cassa da risonanza. E anche lui detestava i fuochi d'artificio. Poi, crescendo, è passato da solo, ma nel frattempo siamo stati attenti a non dare troppo peso alla cosa. Altrimenti si rischia di confermare e rinforzare nel bambino la convinzione: "È pericoloso e ci si deve preoccupare".

Ma queste cose, e anche altre, ve le potrà spiegare meglio lo psicologo dell'età evolutiva, di persona.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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