Infortunio e inail

A settembre 2006 ho avuto un infortunio sul lavoro,un grave incidente stradale, ed esattamente frattura calcagno, malleolo e piatto tibiale dx, femore sx, ulna sx e lussazione anteriore del capitello radiale, acufeni all' orecchio sx. Attualmente ho una lesione al menisco, una persistente lussazione anteriore del capitello radiale, una non consolidata frattura dell' ulna in probabile pseudo artrosi, in quanto rioperata a febbraio 2007, ancora acufeni all' orecchio sx, oltre a tutte le placche e chiodi presenti in tyutte le fratture menzionate. Ho fatto la visita Inail, la quale dandomi altri 60 gg. a definito la data di chiusura dell' infortunio al 01.12.2007, con valutazione del danno dal loro medico per il 03.12.2007.Può l' Inail con questa attuale situazione chiudere l' infortunio ?? Lo stesso Inail, può riconoscere il danno da stress post-traumatico e come ottenerlo ??? Non ho mai fatto niente e ho cercato di risolverlo autonomamente, ma ancora oggi ho paure e pensieri angosciosi su quanto accadutomi.
Grazie
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Egr. Sig.,
l'Istituto Assicuratore deve valutare se le sue condizioni cliniche risultino stabilizzate con eventuali postumi (nel suo caso è ovvio che vi siano dei postumi dal trauma), quindi possono chiudere il periodo di malattia di pertinenza inail. Ciò non significa che Lei sia in grado di riprendere il lavoro: l'Inail non deve occuparsi del suo lavoro ma della sua stabilizzazione clinica a seguito del trauma avvenuto in occasionie di lavoro.
Che cosa può fare:
1) rivolgersi ad un ente di patronato per farsi spiegare le procedure da seguire (la consulenza viene offerta a titolo gratuito);
2) non è chiaro se l'incidente stradale sia avvenuto per colpa di qualcun'altro, ovvero se il suo danno debba essere risarcito da una compagnia di assicurazione: nel caso è opportuno rivolgersi ad un avvocato competente in materia di infortunistica stradale;
3) rivolgersi ad uno specialista in medicina legale e delle assicurazioni della sua zona dopo aver ottenuto le spiegazioni di cui sopra e predisporre eventuali ed ulteriori accertamenti per valutare globalmente il suo danno.
Cordiali saluti.

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

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Dr. Paolo Porcu Medico legale 10
Concordo con il collega Mancini. Sono 3 i riferimenti importanti per Lei in questo momento: 1) avvocato; 2) patronato; medico legale. Quest'ultimo dovrà, tramite consulenza tecnica, "armare" la mano dell'avvocato con la descrizione quantitativa delle giornate di INVALIDITA' TEMPORANEA TOTALE e PARZIALE; con la percentuale di DANNO BIOLOGICO subìto; ed eventualmente, di un DANNO DA STRESS POST-TRAUMATICO, dovessero sussistere i requisiti. Saluti.

Dott. Paolo Porcu
Dirigente Medico (ASL) nella SSD di Medicina Legale

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio vivamente il Dr. Mancini ed il conterraneo Dr. Porcu per la celere risposta, preciso che l' incidente è stato causato da un terzo responsabile al 100% e che ho da un anno un avvocato che segue la mia pratica. Nel primo intervento si parla di situazione clinica stabilizzata, ma l' attuale stato dell' ulna, del radio e del menisco possono considerarsi stabilizzati, se sono già stato inserito in lista di attesa per l' operazione chirurgica ???? Seguo il vs. consiglio e mi rivolgerò ad un patronato per le delucidazioni del caso. Ma mi viene da pensare : posso farmi fare la valutazione del dann all' Inail, chiudere con l' assicurazione e successivamente farmi operare per la correzione dei problemi di cui sopra e per le rimozioni dei mezzi di sintesi. Avendo questi problemi ancora aperti, il punteggio di invalidità dovrebbe essere superiore a quello che otterrei post-intervento ? Quali requisiti occorrono per vedersi riconoscere il danno da stress post trauimatico, lo accerta il medico legale oppure è necessario il supporto di qualche visita e certiicazione e in tal caso da chi ? Grazie mille anticipatamente.
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Egr. Sig.,
senza aggravare le sue pene Le debbo dire che il danno che leri riferisce aver subito, essendo francamente grave sotto tutti i punti di vista, necessita di una lunga conversazione con un collega medico legale. Molti dubbi che lei cita, legittimi, deve poterli risolvere tra il patronato ed il suo avvocato e nell'ottica dei suoi interessi.
Solo un veloce parere: si ricordi che le compagnie di assicurazioni non sono banche e che, una volta che le hanno liquidato il danno, non si può continuare ad attestare, anche se giustamente, spese ed ulteriori eventi non contemplati nella precedente chiusura economica.
Traduco: quando firma la quietanza di pagamento che le propone l'assicurazione i giochi sono chiusi.
Rifletta con il suo medico legale molto attentamente sulla strada da percorrere dal punto di vista della valutazione dei suoi danni e rifletta con il suo avvocato sulla strada più corretta per la valutazione economica.
Non abbia fretta: questi danni così rilevanti meritano molta attenzione speculativa da parte di chi li deve valutare.
Saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio vivamente, seguirò il suo consiglio. Quello che ho citato è una parte del danno, pertanto la seguirò alla lettera. Il danno iniziale è stato : frattura malleolo e calcagno sx, frattura piatto tibiale sx, frattura femore dx, frattura ulna sx, lussazione radio sx, fratture degli stessi in prossimità del polso, ma non ricordo bene la definizione. Traumi e ferite varie sul corpo, fischio continuo alle orecchie, lesione al menisco dx. Fretta attualmente non ne ho, proprio perchè dovro subire altri interventi di cui sopra, e successivamente rieseguire ulteriori esami finali per la valutazione definitiva e permanente del danno. Grazie mille. E per la domanda sul danno da stress post traumatico che mi dice ????
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Egr. sig.,
non esiste un danno da stress post traumatico.
Esistono diagnosi di malattia aventi caratteristiche neuropsichiche che possono giustificare il riconoscimento causale con le lesioni patite: si deve stabilire, prima di tutto, quali sono i sintomi e quali sono i segni di malattia e poi verificarne la consistenza e l'origine.
Chieda al suo consulente medico legale e vedrà che otterrà tutte le risposte del caso.
Saluti.
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Dr. Massimiliano Franco Medico legale 2
Egr. signore, la commissione medico-legale presso la sede INAIL di sua competenza, dovrà stabilire in percentuale l'entità della invalidità permanente residuata al suo infortunio solo ed esclusivamente nel momento in cui i comuni tempi di guarigione siano del tutto trascorsi e le terapie che si sono rese o si renderanno necessarie siano state del tutto completate. Questa valutazione la potrà dare solo ed esclusivamente il medico specialista che la segue che alla fine del suo decorso clinico attesterà tramite adeguato certificato medico che Lei sarà guarito con postumi da accertere in sede medico-legale. Il medico dell'INAIL dovrà sempre attenersi ad una valutazione specialistica, senza la quale il giudizio medico-legale non sarà mai corretto. Se la valutazione finale dell'invalidità non appare congrua, si potrà richiedere la visita colleggiale nella quale Lei potrà essere assistito dal suo medico legale di fiducia. Se tale fase si esaurisce negativamente si potrà adire le vie legali.

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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Conviene inviare all'Inail una consulenza medico-legale di parte con indicato il danno biologico ed eventualmente, qualora la percentuale non fosse congrua, prima della causa davanti al Giudice del Lavoro, chiedere all'Inail una visita collegiale.

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

[#9]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dr. Franco e il Dr. Golia per le risposte. Il mio problema ora è che a fine settembre con due mesi di precognizione medica l' ortopedico dell' Inail ha stabilito la guarigione con ripresa del lavoro, quando allo stato attuale ho una lesione al menisco che mi blocca il ginocchio dx, una frattura non consolidata per pseudoartrosi all' ulna sx e lussazione antero laterale del capitello radiale sempre a sinistra. Tutto è certificato dagli ortopedici e radiologi, contestualmente è presente un certificato che attesta che sono in lista di attesa per l' operazione al braccio per la riduzione della lussazione e per l' innesto osseo per la pseudoartrosi. Ho sempre seguito i tempi e le visite imposte dagli specialisti, ora devo fare una visita ortopedica preventiva, per stabilire come e quando intervenire al menisco. La mia domanda è semplice: rientra nei poteri del medico legale INAIL la facoltà di chiudere l' infortunio preventivando una guarigione tra due mesi, quando ha in mano certificati che sembrano attestare il contrario, ossia c he non è presente una stabilizzazione del danno e che si necessita di interventi chirurgici per risolvere i problemi diagnosticati ????
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Non è possibile preventivare in anticipo guarigioni con postumi da valutare.
L'INAIL chiude l'infortunio quando è documentata la stabilizzazione dei postumi, però (in casi di lunghi periodi d'inabilità temporanea, come nel suo caso)non sempre la guarigione dell'Inail coincide con la guarigione clinica (con postumi da valutare)che consenta una ripresa normale dell'attività lavorativa.
Se è in grado potrebbe riprendere il lavoro con una limitazione alle mansioni svolte (a cura del medico competente) e se necessario (in caso di ulteriori interventi chirurgici o di peggioramenti) può riaprire l'infortunio.
Altrimenti evidenzi al medico dell'Inail la sua situazione e insista per una continuazione del periodo d'inabilità.
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Dr. Massimiliano Franco Medico legale 2
il Dr. Golia ha risposto alla sua ulteriore domanda in maniera del tutto esaustiva. Non penso ci sia più niente da aggiungere. Buona fortuna
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