Dopo quanto i corpi cavernosi si danneggiano?

Gentili medici

Il mio curante ha detto che i corpi cavernosi devono essere ossigenati dalle erezioni per mantenersi in salute.

Essendo le erezioni per cause da chiarire compromesse (solo tumescenze), anche quelle notturne, dopo quanto i corpi cavernosi subiscono conseguenze?

Cordialmente
[#1]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore non esiste un'epooca o un periodo dopo il quale il tessuto si altera.

certo, dipende dalla caratteristiche del paziente, dall'età, da altre patologie concomitanti e da eventuali traumi del pene.

l'assenza o l'inefficienza delle erezioni notturne che per definizione sono legate a specifiche fasi del sonno (sonno REM), non depone affatto per patologia del pene.

le consiglio di parlarne de visu con un andrologo che possa visitarla e valutare l'elasticità del pene.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Il mio pene rimane sempre un pò morbidiccio e mai eretto da consentire la penetrazione anche nella fase dell' orgasmo per poi sgonfiarsi nell' arco di pochi secondi.

Mi potrebbe riferire che sintomi sono e da cosa potrebbe dipendere?
[#3]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore, questi sintomi riconducono al deficit di erezione, che quindi merita un valido approccio dall'andrologo.

cordiialità
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Sto già seguendo un andrologo, ma quali potrebbero essere le cause escluse quelle ormonali?
[#5]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
sostanzialmente quelle circolatorie legate al pene e alle sue strutture anatomiche....ci sono inoltre le cause neurologiche e le forme legate a traumi e a farmaci....magari altri elementi emersi con la visita

giusto proseguire il suo percorso con l'andrologo.

cordialità
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dottor Colpi

Quindi neurologiche: anche lo stress può causare questo?

Da diverso tempo soffro di insonnia mai avuta quando avevo le classiche erezioni mattutine che addirittura mi impedivano di urinare una volta in bagno: potrebbe esserci una associazione?

Ho una prostata ingrossata per cause ancora da chiarire che mi causa disuria: anche questo potrebbe essere un fattore di D.E.?

Grazie e Cordialissimi Saluti
[#7]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

lo stress conta ma entro certi limiti.
la prostata ingrandita idem...piuttosto alcune terapie per la prostata possono interferire con l'erezione.

l'insonnia la ritengo un dato non marginale.

cordialità
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Quindi l' insonnia può entrarci.

Quanto alle erezioni esistono problematiche vascolari del pene?

Grazie
[#9]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
certo che esistono...tutte le cause di un difetto circolatorio possono colpire il distretto penieno anche precocemente rispetto ad altri distretti.

cordialità
[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Che tipo di problematiche circolatorie quindi: a quello che ho letto la fuga venosa non è una patologia effettiva, ma bensì un reperto sintomatico di altre problematiche più che una alterazione di per se.
Alcuni medici invece la ritengono una patologia a se stante dovuta ad una alterazione del funzionamento delle vene non dipendente direttamente da altre cause.

Distinti Saluti
[#11]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
le cause circolatorie comprendono le alterazioni della glicemia, del colesterolo, l'ipertensione arteriosa, il tabagismo, la stessa età, la vita sedentaria e l'obesità, la scarsa attività.

prosegua pure il suo percorso con l'andrologo di riferimento.

cordialità
[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Il mio andrologo mi ha detto che la rapida perdita di erezione (seppure nel mio caso già non buona) dopo l' orgasmo è indice di deficit erettile organico, così come eiaculare solo in presenza di lieve tumescenza (nel mio caso possibile).
Invece il deficit erettile su base psicogena non influenza le erezioni notturne (nel mio caso disastrose) e non dovrebbe manifestarsi durante la pratica masturbatoria.
Nel mio caso è anche con la masturbazione che si manifesta il problema ed
inoltre pur eccitandomi devo stimolare manualmente l' organo per raggiungere l' erezione.

Quando osservo una bella ragazza inizio ad emozionarmi ed eccitarmi, aumentano i battici cardiaci e percepisco una strana sensazione come di calore al livello del pene, non so descrivere bene tale sensazione, ma è accompagnata solo da un lievissimo rigonfiamento dell' organo.

Prima il mio andrologo riteneva un fattore psicogeno, adesso ha forti dubbi per un fattore organico ancora da svelare.

Secondo Lei i miei sono per davvero sintomi di un problema organico?

Se ritiene che si trattino di un problema organico il mio medico di famiglia mi consiglierebbe un andrologo particolarmente esperto su problematiche vascolari e sarebbe molto in gamba ad eseguire l' ecocolordoppler.
L' andrologo che mi ha in cura ha eseguito questo esame da cui risulterebbe a seguito dei dati dei parametri una lieve fuga venosa, ma secondo lui non sarebbe un reperto attendibile o significativo visto la lieve entità della caduta.

Cordiali Saluti e Buon Weekend sperando che la neve non faccia troppi danni.
[#13]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

un esperto andrologo che abbia gia eseguito nel suo caso specifico l'eco-colordoppler dinamico del pene può già interpretare tutti i risultati e "imbastire" una terapia...

ha fornito molte informazioni e giuste obiezioni nel corso di queste nostre risposte che meritano -come già fatto-uno specialista che imposti una terapia...

è opportuno "trarre il dado"....


ci aggiorni.

cordialità
[#14]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Certo, il mio medico di famiglia e anche il mio andrologo danno una certa importanza all' ingrossamento della prostata.
Ho eseguito un esame del liquido seminale da cui risulta la presenza di Eschericia Coli +--- e alcune colonie di Enterococco Faecalis.
Nell' urinocoltura invece vi è la presenza di Eschericia Coli 20000 Ufc/ml e nelle analisi delle urine non figurano nel sedimento batteri, emazie e leucociti.

Secondo il mio curante questi batteri sono troppo pochi per causare una infiammazione della prostata e sarebbe meglio approfondire la ricerca con un esame dello sperma per ricercare chlamydia trachomatis, neisseria gonorrheae, ureaplasma urealiticum.
Questi esami erano stati già richiesti, ma visto l' elevato costo e il fatto che essendo microrganismi a trasmissione sessuale non mi ritengo a rischio di contagio ho per il momento rimandato eseguendo solo esame colturale sperma, urinocoltura ed esame urine chimicofisico e microscopico.

Da molti anni non mi ritengo sessualmente a rischio e quindi non credo siano probabili questi batteri: vi sono altri fattori di prostatite oppure problemi prostatici anche nei giovani dovuti a cause particolari?
Non guido la moto e non vado in bicicletta, non fumo, non bevo e non mangio piccante o grassi in eccesso.
Inoltre non ho bruciore o dolore, ma solo un ristagno di urina in vescica post-minzionale che si manifesta soprattutto al mattino quando sono più teso e mi impone di piegarmi in avanti (tipo inchino) per scaricarmi completamente la vescica.

Distinti Saluti
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