Balanite di zoon

Buongiorno,


da circa 8 anni sono affetto da una balanite plasmacellulare di Zoon del pene (diagnosticata con esattezza tardi e confermata da biopsia) che, da quanto ho potuto capire (correggetemi se sbaglio) dai precisi interventi degli specialisti che scrivono sul forum (e che ringrazio) , risulta essere in generale una patologia non risolvibile in via definitiva, ma con la quale bisogna convivere.
La dermatologa venereologa alla quale mi sono rivolto con fiducia mi ha fatto capire chiaramente che qualora la Balanite di Zoon riguardi oltre al solco balano prepuziale anche il glande, come nel mio caso (piu' della meta' della superficie ne e' affetta), non e' immaginabile un intervento di circoncisione quale possibile ulteriore attenuazione degli effetti della patologia.
La dottoressa come cura mi ha prescritto dapprima il Fucicort crema, che durante il trattamento ha portato ad un apparente miglioramento della situazione, nel senso che non sono piu' apparsi arrossamenti e vesciche sul solco ed una attenuazione della macchia brunastra sul glande, ed in una seconda fase il Fucidin crema. Con la dottoressa abbiamo concordato un'interruzione del trattamento per vedere se c'era una stabilizzazione della patologia, ma gli effetti della Balanite di Zoon sono tutti ricomparsi a breve, con mia grande delusione e preoccupazione per i noti immancabili dolori alle zone interessate durante i rapporti con la mia compagna.
Vorrei chiedervi se secondo voi e' plausibile un ritorno alla cura di Fucicort/Fucidin per tenere sotto controllo la Balanite di Zoon, come prospettatomi dalla dottoressa, o se serve un altro tipo di cura, magari piu' efficace, tipo il trattamento laser Erbium YAG di cui si e' parlato in qualche post addietro.

Grazie
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
la Collega le ha certamente spiegato come questa condizione possa avere un andamento cronico e richiedere trattamenti anche continuativi. All'interno della gestione di un problema cronico vengono considerate differenti strategie che si adattano caso per caso. Noi non entriamo nel merito perché commetteremo un errore volendoci sostituire a chi la sta già seguendo, verosimilmente con molta competenza.
Pur utilizzando numerosi apparecchi laser, non ho mai affrontato il problema della balanite di Zoon con laser ablativo. Certamente potrà esservi un razionale ma, le dovesse venire proposto da uno specialista, sarà necessario che lo stesso le fornisca un minimo di informazioni su casi già trattati e proiezioni realistiche sulla eventuale possibilità di successo.
Ci tenga informati se lo desidera, cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio di cuore per la celere risposta dottore, comprendo bene che ciascun dermatologo venereologo abbia un proprio approccio alla problematica del paziente e certamente basato su fondamenti medici di assoluta rilevanza, tuttavia credo possa essere importante anche il confronto di opinioni, assolutamente scevro da conflittualita', anche per un singolo stadio della patologia in esame, in relazione alla propria esperienza di medico.
Non e' affatto mia intenzione deviare il percorso intrapreso con la specialista che mi ha in cura, vorrei solo capire se, come letto in rete, possono esserci spiragli di miglioramento o per meglio dire attenuazione degli effetti negativi della balanite di Zoon con queste tecniche laser, non solo Erbium YAG, ma anche CO2, da effettuarsi eventualmente al termine di una cura "classica" se non vi sono altre strade percorribili.
Sono interessato al parere di ciascun dermatologo venereologo che lo voglia esporre.

Grazie
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Allora possonassociarmi alle sagge parole del collega Brunelli inserendo il mio articolo su quasi tema:
https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/955-la-balanite-plasmacellulare-di-zoon-diagnosi-differenziale-e-nuove-prospettive-terapeutiche.html

Cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#4]
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Utente
Utente
Dottore ho letto tempo fa il suo articolo e lo spunto per approfondire il tema lo presi da li' , poi reperendo facilmente in rete (tramite google) un documento di un Accademico del Dipartimento di Dermatologia dell' Universita' di Dresda ("Erbium-YAG-laser treatment of Balanoposthitis chronica circumscripta benigna plasmacellularis Zoon"), nel quale di parlava appunto della sperimentazione del laser Erbium YAG per la cura della balanite di Zoon. In sintesi i risultati del trattamento, effettuato su soggetti tra i 34 e 83 anni, sembrano molto confortanti (trattamento non invasivo , senza effetti collaterali) e senza ricadute.
Credo sia di estremo interesse per molte persone , non solo per me, affette da questa patologia conoscere meglio questa nuova terapia e dove eventualmente e' possibile effettuarla in Italia.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
non si tratta di nulla di nuovo. Il laser erbio o CO2 non fanno altro che vaporizzare un tessuto ed eliminarlo. Tecnicamente l'intervento è possibile sia a livello ambulatoriale che ospedaliero (presso i centri dotati dell'apparecchiatura). Certamente una sola pubblicazione sull'argomento non può essere sufficiente a proporlo come metodologia standard. Rimane un atto a livello di sperimentazione e, pertanto, deve ottenere il consenso della controparte prima di essere effettuato.
Cordiali saluti


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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore, la citazione dell'articolo (da profano in materia mi era balzato all'attenzione, lungi da me porre il documento come fonte ufficiale di riferimento) era solo uno spunto per meglio comprendere se la medicina ufficiale contemplasse o meno il laser ablativo per la balanite di Zoon.
Vorrei pero' riformularLe la domanda nel senso di capire se esiste un limite al trattamento farmacologico per la balanite di Zoon oltre il quale si rendono necessarie altre tecniche non sperimentative, ed in tal caso quali sono.


Grazie

Cordiali saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Ci mancherebbe che si suggeriscano tecniche e pratiche mediche non condivise dalla medicina ufficiale! Siamo medici ricercatori quindi da qui solo consigli non vincolanti ma sempre basati sulla medicina basata sull'evidenza - anche se in questo campo non esistono linee guida ufficiali ed una limitatissima bibliografia su approcci terapeutici alternativi.

Per il resto sappia che non esiste una balanite di zoon ma più forme, più gradi di severità e talune connessioni eventuali (sinechie in primis)

Solo il suo dermatologo potrà aiutarla a
Reperire una valida terapia.

Carissimi saluti
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Come le dicevo generalmente lo specialista adotta una strategia terapeutica individualizzata per ridurre al massimo i sintomi con il minor impatto farmacologico possibile. Non vi sono limiti teorici a questo. La medicina ufficiale non contempla una terapia "specifica" per la balanite di Zoon: non troverà mai un farmaco che riporti precisamente la patologia nelle indicazioni. Questa constatazione è comune a molte condizioni cutanee che, pertanto, vengono trattate empiricamente o basandosi su linee guida od anche su pubblicazioni, quali quella da lei citata. Sappiamo che la condizione ha un carattere cronico e che, comunque, è benigna. Se uno specialista è pratico nel trattamento laser della balanite di Zoon potrà essere certamente utilizzato. L'importante è sottolineare come anche questo strumento si inserisca in un'ottica di gestione della patologia, non di risoluzione definitiva. O, perlomeno, non mi risultano lavori che abbiano messo in luce la superiorità della metodica rispetto ad altri approcci, sempre non chirurgici. Le dico questo fondamentalmente per un motivo: essendo uno specialista che si occupa di laser da tanti anni, ho paura che venga sopravvalutata la metodica in talune condizioni. La tecnologia laser è superiore nel trattamento di tante condizioni cutanee od inestetismi, ma quando viene utilizzata in territori non ancora bene esplorati dovrebbe essere prudenziale considerarla al pari di altri trattamenti, sino a prova contraria.
Spero di essere almeno in parte riuscito a risolvere i suoi dubbi.
Cordiali saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Giustissimo ciò che dice il Dr. Brunelli:

sempre attenzione. mi piace aggiungere ancora:

affidarsi al proprio specialista di fiducia è l'arma migliore per avere - in base al proprio caso specifico - un quadro essenziale e chiaro dei dispositivi terapeutici da utilizzare.

Utile asserire ancora, che qualsiasi altro strumento in mano al dermatologo per affrontare questo problema (ricordando che non solo il laser ma anche altri approcci strumentali in corso di balanite di zoon ingravescente o persistente, come ad esempio microiniltrazioni zonalidi vario genere - sempre sotto la responsabilità del proprio medico e dopo accurato consenso informato da parte del paziente) possono essere tentati, ma sempre e solo dopo l'insuccesso di terapie più classicamente adottabili anche a livello domicilare, le quali purtroppo - almeno al sottoscritto (ma credo di non essere il solo a dirlo) sono infruttuose o poco impattanti nel decorso di tale patologia, anche se vale la pena di essere sempre tentate.

Proprio per tale ragione la frontiera deve essere aperta allo sviluppo di nuovi approcci, sempre studiati da paziente a paziente e sempre primariamente sicuri per lo stesso.

cari saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, siete stati assolutamente chiari e precisi e Vi ringrazio per questo. Non era assolutamente mia intenzione mettere in discussione la medicina ufficiale e se l'ho fatto inconsapevolmente me ne scuso, volevo solamente capire se si poteva riporre una qualche speranza nelle nuove tecnologie per questa patologia.
Vi terro' comunque informati sull'andamento della terapia.

Cordiali saluti

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Stia sereno, lei e' un utente gentile e disponibile al dialogo: per noi e' il miglior modo di comunicare nozioni della nostra esperienza e conoscenza.
Carissimi saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottori,


la terapia con Fucicort e Fucidin che sto continuando non sta portando ad un miglioramento o stabilizzazione della patologia, anzi, credo che rispetto agli inizi della stessa nella prima fase si stiano riproponendo con piu' frequenza arrossamenti e vesciche nella zona del solco balano prepuziale. Preoccupato, mi sono recato pochi giorni fa dalla dottoressa: a suo giudizio questo e' il normale andamento della Balanite di Zoon, ma sinceramente a questo punto e visto il suo parere che sembra essere fermo su questo tipo di cura volevo chiedere a Voi se e' meglio cambiare dermatologo-venereologo per seguire un diverso approccio al problema.
In secondo luogo volevo chiederVi cosa ne pensate dei trattamenti della Balanite di Zoon con tacrolimus (Protopic) e dei trattamenti con Aldara Imiquimod 5%.
Vi ringrazio come sempre per la disponibilita'.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
i preparati da lei citati dovrebbero essere utilizzati con modalità "off label" cioè non è previsto il loro utilizzo al di fuori di alcune patologie. Non entro in merito al suo caso, perché ognuno è storia a sé stante e solo lo specialista che la segue potrà dare giudizi in merito. Le posso solo dire, in modo generico, che personalmente sono favorevole all'utilizzo - in particolare del tacrolimus - anche in patologie per le quali non ha specifica indicazione. Naturalmente, ripeto, questi approcci devono essere prescritti e monitorati dal dermatologo.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la cortese risposta. Il poter discorrere con Lei e con gli altri dottori di possibilita' curative/attenuative della Balanite di Zoon da' grande merito a Voi ed alla Vostra disponibilita' su questo sito.
Mi sembra peraltro che sull'argomento Balanite di Zoon ci sia poca divulgazione , non dico scientifica (che per quanto constatato da "profano" esiste) ma nel vero significato del termine "vulgus", di possibile comprensione cioe' per chi soffre di questa patologia.

Cordiali Saluti

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Lei ha ragione; anch'io ritengo che sia una patologia da trattare in modo più diffuso in ogni ambito

saluti
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dopo
Utente
Utente
Lei cosa ne pensa dott.Laino dei due trattamenti che ho citato, il tacrolimus e l'imiquimod?


Cordiali Saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
A mio avviso non utile il primo e addirittura pericoloso per rischio ustioni/irritazioni da contatto il secondo su questa patologia e sulle mucose interne: ricordo che si tratta di farmaci utili per altre patologie e in questo caso citati come off label

Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio dott.Laino.

Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
Cari dottori, vorrei tornare un attimo al consiglio datomi molti mesi fa dalla dermatologa-venereologa di non pensare alla circoncisione in quanto la Balanite di Zoon nel mio caso interessa oltre al glande anche il solco balano prepuziale e le zone limitrofe.
Ma la circoncisione potrebbe attenuare ad esempio la sensazione di ipersensibilita' che ho nella zona del glande interessata? E potrebbe dissuadere il formarsi di vesciche (molto fastidiose) nella zone limitrofe al solco balano prepuziale? O trattasi di manifestazioni della Balanite di Zoon a prescindere dalla condizione di esposizione della pelle propria della circoncisione?
Vi ringrazio anticipatamente.

Cordiali Saluti
[#20]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori, spero siate in ferie e vogliate appena possibile rispondermi...per me , come per altri affetti da questa controversa patologia, questa vostra opinione significherebbe molto.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
da parte le rispondo che avrei necessità di valutare il quadro dal vivo per espormi in un consiglio così impegnativo. Certamente nei suoi panni mi sottoporrei ad un piccolo prelievo cutaneo per avere una conferma istologica dell'evidenza clinica.
Cordiali saluti

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Nella mia pratica clinica, non ho mai sottoposto nessuno a circoncisione per una balanite di zoon, la quale dovrebbe essere - in via generale e se il caso clinico lo richiede - essere sottoposta (e quindi anche qui concordo con il collega Brunelli) ad un prelievo cutaneo per l'esame istologico di conferma.
Tante sono poi le strade che possono essere approntate e che spaziano da terapie tradizionali ad approcci laseristici a microinfiltrativi. Ne parli con i suoi specialisti

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, Vi ringrazio per la cortese risposta. Vi aggiornero' .

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Ecco cortesi dottori, vi aggiorno sulla situazione dopo un anno e mezzo dai miei post sull'argomento. Nessun miglioramento, ho provveduto alla sospensione di Fucidin e Fucicort che non stavano portando a nulla, anzi come dicevo nei post precedenti il Fucidin mi stava creando arrossamenti ulteriori. Ho ottenuto una certa stabilizzazione alla BdZ solo con applicazione serale di Boracid Plus. Sono sempre pero' piu' dell'idea di optare per la circoncisione. Per questo motivo ho deciso , concordando con il dermatologo-venereologo dell'ospedale della mia citta' a cui mi sono rivolto, di sottopormi a biopsia a fine mese, allo scopo di sottoporre all'urologo (prassi indicatami dal dermatologo) il caso per valutare l'intervento di circoncisione. Francamente sono stanco di cure palliative, vorrei una vita sessuale normale e fino ad ora questo non e' stato.
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dopo
Utente
Utente
con l'urologo abbiamo deciso, dopo il risultato bioptico che confermava la bdz nuovamente, per la circoncisione . Operato il 3 febbraio.
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dopo
Utente
Utente
A distanza di 4 mesi dall'intervento di circoncisione totale, posso dire che la situazione e' nettamente migliorata in tutto e per tutto. Ognuno faccia le proprie riflessioni, ma nel mio caso posso dire che ...avrei dovuto fare l'intervento molto molto tempo fa.
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