Apatia e noia

Buona sera, sono Sara, una ragazza, o per meglio dire, donna di 21 anni.
Sono soddisfatta della mia vita sotto molteplici aspetti, non potrei chiedere di meglio in quanto famiglia, studi e salute; sarebbe dunque tutto perfetto se non fosse per un lato del mio carattere. Sono una persona molto sociale, decisamente poco timida, che attacca bottone anche con gli sconosciuti abbozzando un sorriso che sa conquistare. Instauro con facilità e in breve tempo grandi amicizie che però "distruggo" altrettanto brevemente.
Il problema è che perdo interesse con estrema facilità.
Ho avuto tanti amici, ma nessuna migliore amicizia che sia durata più di un determinato periodo (1 anno), anche nelle relazioni sentimentali è la medesima cosa: all'inizio sono presa, sembrerei addirittura innamorata agli occhi di un terzo osservatore, ma in poco tempo divento apatica, indifferente, fredda, lasciva. La parola esatta per descrivere questo mio status è l'apatia. Non provo emozioni: quando torno a casa, dopo un'uscita divertente con un ragazzo, non sento nulla, è come se non "mi avesse lasciato nulla".
Spesso mi dico che evidentemente non ho ancora trovato nessuna persona in grado di stimolarmi mentalmente quanto fisicamente, devo ancora cercare evidentemente... ma è mai possibile o sono io che creo una barriera per proteggermi da qualcosa?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Sara,

penso che nel corso della tua vita avrai incontrato persone "in grado di stimolarti" sia nel campo dei rapporti di coppia che in quelli d'amicizia.

Se il risultato di ogni contatto con gli altri è sempre e immancabilmente una perdita di interesse da parte tua si può ragionevolmente presumere che il problema dipenda da te, e che sia cioè tu a svalutare rapidamente le persone con le quali hai a che fare, perdendo interesse e non desiderando più incontrarle o frequentarle.

Non conoscendoti è impossibile dire quale sia il motivo di quello che accade, ma è importante che ti stia ponendo il problema del tuo ruolo in tutto ciò.

Non hai mai sviluppato alcun legame che abbia resistito all'"apatia"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
L'unica vera amicizia che perdura tutt'ora è con una ragazza che vive dall'altra parte d'Italia rispetto a me. Non ci vediamo mai, ma ci sentiamo solo per messaggi e fra alti e bassi la nostra amicizia dura ormai 5 anni.
Il mio problema consta proprio nel fatto che provi noia ad uscire sempre con le stesse persone poiché gli argomenti di cui discutere restano sempre i soliti.
Ho notato inoltre che perdo interesse in particolare per le persone che mi risultano troppo facili da comprendere caratterialmente o chi risulta avere un carattere troppo debole.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
E com'è questa amicizia con la ragazza che vive dall'altra parte d'Italia?
Con lei non ti annoi perchè non vi frequentate e perchè c'è una bella distanza?
Ma se lei fosse nella tua stessa città?

Le ipotesi possono essere molte per cercare di spiegare questa tua tendenza nelle relazioni: forse la tua abilità a fare subito "amicizia" per poi "stancarti" potrebbe anche rivelare una paura di relazioni più profonde e intime, dalle quali scappare.

Se la cosa ti turba ed è motivo di disagio per te, potrebbe essere interessante approfondire con uno psicologo di persona, partendo dai modelli relazionali che hai avuto modo di vivere in famiglia.

Sei figlia unica?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Il mio problema consta proprio nel fatto che provi noia ad uscire sempre con le stesse persone poiché gli argomenti di cui discutere restano sempre i soliti"

Di cosa ti piacerebbe parlare?
Quali sono i tuoi interessi?

Da bambina ti integravi con i coetanei e giocavi con loro?
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dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Pileci, sì sono figlia unica e in famiglia non ho mai riscontrato problematiche che non fossero semplici litigi adolescenziali.
Con la mia amica Cristina vivo un rapporto di amicizia che non è basato sul sentirsi costantemente, ogni giorno, bensì quando se ne sente il desiderio, quando si ha bisogno di un'amica con cui confidarsi e parlare.
Credo che se dovesse abitare vicino a me sarebbe diverso, sarebbe come tutte le altre ragazze che conosco.
Ho una compagnia di amici, ex compagni di classe del liceo, con cui mi ritrovo ad uscire il sabato sera. Nonostante la nostra frequenza sia settimanale, spesso sento il bisogno di "staccare la spina" ed evitare di uscire con loro per un mese o anche due.

Dott.ssa Massaro, da bambina non ho mai avuto problemi ad interagire con i miei coetanei, sono sempre stata una bambina sociale, molto spontanea e solare, nonché una gran chiacchierona.
I miei interessi sono vari, posso spaziare dagli argomenti di attualità, allo sport, dalla scienza alla religione, dalla politica all'arte. Parlo con molta facilità di qualsiasi argomento, sono preparata culturalmente.
Non ho neanche problemi a socializzare con le persone più grandi di me, spesso mio padre mi porta a vari convegni dove incontro persone laureate con le quali riesco a destreggiarmi in lunghe conversazioni.

Provando ad analizzare la mia situazione, ho pensato che il mio problema derivi anche dal desiderio di riassumere tutto secondo schemi che mi rendano chiara la psicologia delle persone. Il fatto di trovare una logica, un modello razionale, mi priva di quella suspense, dell'incognita che mi lasci pensare: "risponderà X o Y?", "farà A o B?".
Avendo già colto le caratteristiche essenziali so già che risposta darà alle mie domande, la persona diventa dunque scontata, già nota nel suo profondo. Inutile quindi domandare: "cosa faresti in questa situazione?" perché la risposta la conosco già. So a priori che materia scolastica preferiva al liceo, il colore preferito, lo sport che praticava...
Memorizzo i gesti del volto, delle mani, del corpo traducendoli in emozioni. Riconosco le bugie, gli stati di inquietudine, di tranquillità, di gioia, di vivacità...
Tutto ciò trasforma le persone in scatole vuote di cui conosco ogni singolo angolo.
Finché non arrivo a questo livello di conoscenza, l'interesse rimane alto, la mia mente indaga cercando pregi, difetti, punti di forza e di debolezza. Una volta scoperta la logica, l'equazione, il fascino di ogni persona svanisce.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Entrare in relazione con una persona non significa "studiarla" come qualunque altro oggetto, ma interagire con lei ricavandone delle emozioni e creando nel tempo un legame.

Forse è proprio questo che non riesci a fare.

La capacità di inserirti occasionalmente e temporaneamente in un ambiente di persone adulte e colte non indica nulla circa la tua capacità di relazionarti con queste persone, se non che probabilmente sei una ragazza intelligente e preparata.

Questo però non ti serve quando si tratta di rapporti umani e infatti non ti consente di creare relazioni soddisfacenti con i tuoi pari.