Calcificazione dotti eiaculatori

Salve. Da circa due anni combatto con una prostatite. Devo dire che a parte i pochi sintomi iniziali (disuria, pollachiuria e nicturia, prurito uretrale), adesso sto abbastanza bene se non fosse per la libido praticamente sotto i piedi.
Sembra che, comunque, la mia prostatite (ammesso che ci sia stata) curata con ciprofloxacina, antimicotici e cortisonici, abbia lasciato degli esiti per me invalidanti: sul glande e a livello eiculatorio.

Sul glande durante la fase acuta della prostatite c'era una zona arrossata dolente e molto sensibile di circa 5 millimetri appena sopra il meato uretrale. A dire il vero l'arrossamento veniva fuori dallo stesso meato. Oggi quella zona si è rilevata e il dermatologo supponendo che si tratti di un esito cicatriziale vuole asportarla con laser Co2.

Quale malattia può determinare una lesione al glande?

L'altro problema è forse più complesso. Mi sono accorto che da quando ho questi disturbi è cambiata l'eiaculazione sia in volume che in getto. Praticamente lo sperma non ha più consistenza e il liquido emesso (troppo liquido per essere sperma) non viene fuori a getto ma è più un colio... un gocciolamento.
Mi sono rivolto all'urologo il quale dopo un'eco trans-rettale mi ha diagnosticato una calcificazione dei dotti eiaculatori. Ovviamente le vescicole seminali appaiono piene e turgide con parete ispessita come da flogosi cronica.
Mi è stato proposto un intervento di TURED. Vorrei sapere, gentilmente, se esiste un metodo alternativo non chirurgico per affrontare il problema.
Poi vorrei sapere cosa succede se lo sperma prodotto normalmente, non viene mai espulso a causa dell'ostruzione e se questa situazione può far instaurare il calo del desiderio.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.le utente

premesso che non è la prostatite che le ha lasciato segni o comunque strascichi sul meato uretrale esul glande ma è invece la noxa patogena (germe o altro) che oltre a determinare la sua prostatite (da verificare) ha anche causato una infiammazione a livelo del meato uretrale e del glande. Pochè da questa postazione è impossibile fare una diagnosi serve un controllo diretto sia per una diagnosi a livello glandulare che per una diagnosi prostatica che servono per consigliarla per il meglio. Si consulti anche con il suo medico oppure senta un altro specialista.

cordialità

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La conferma di essere stato curato male me l'ha data l'ultimo urologo consultato, il quale mi ha detto (se è vero) che la calcificazione dei dotti eiaculatori è imputabile al fatto che la mia problematica non è stat affrontata nel migliore dei modi. Difatti mi è stata prescritta una spermiocoltura solo 4-5 mesi dopo l'inizio dei sintomi ed è risultata negativa per batteri e funghi.

La cosa strana è che la mia prostata non è mai stata aumentata di volume... praticamente dopo i primi momenti, i sintomi più pesanti sono rimasti: il calo del desiderio e la lesione sul glande, oltre che una dolenzia bilaterale all'inguine dopo i rapporti.

Consultare altri medici? Non saperei... in tutto mi hanno visto 5 medici che mi hanno detto che sono guarito, anche se non so di quale patologia. Mi è capitato di sentirmi un malato immaginario...

Oggi la cosa che mi interessa di più è risolvere gli esiti, e a questo proposito le domande rimangono due:
Se la lesione sul glande ha lasciato l'esito cicatriziale, considerato che in medicina 2+2 a volte può fare anche 3, non c'è il rischio che il trattamento con il laser (quindi l'ustione) possa provocare un ulteriore cheloide e aggravare la situazione?

Esiste un trattamento non invasivo per le calcificazioni ai dotti?
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
1) per risponderle correttamente servirebbe vedere la lesione che comunque in linea di massima potrebbe prima essere trattata con cure topiche

2) non esiste trattamento per far regredire le calcificazioni dei dotti.

Ancora cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte!
Mi chiedevo se l'intervento di disostruzione dei dotti è un intervento effettuabile in un comune ambulatorio oppure è meglio farlo in qualche centro d'eccellenza.

Il fatto che da un pezzo lo sperma ristagna nelle vescicole seminali può causare qualche problema?

Poi sarei molto interessato alle cure topiche per la lesione al glande.
Praticamente si tratta di una zona lunga circa 5 mm e larga 3, rilevata dalla superficie del glande di circa 1 mm.

Grazie infinitamente per le risposte.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
purtroppo non esiste un tale tipo di intervento chirurgico, mentre per la terapia topica solo lo specialista che la vedrà potrà aiutarla in tal senso.
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dopo
Utente
Utente
Ma come non esiste? Io so che esiste e che viene eseguita già dal 1973 la TURED (resezione trans uretrale dei dotti eiaculatori). O mi sbaglio?
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Premesso che lei aveva parlato di disostruzione e non di resezione, prima con terapie mediche poi è passato alla chirurgia e confermo quanto già le ho riferito, per farle maggiore chiarezza le lesioni ostruttive del tratto seminale dovrebbero essere considerate dopo aver eseguito un esame seminale che lei non ha eseguito e che quindi le consiglio di fare.

In linea generale la resezione transuretrale dei condotti eiaculatori (TURED) può essere utilizzata in caso di ostruzione ma dipende dalla relativa eziologia. L'indice di successo del trattamento chirurgico dell'ostruzione del condotto eiaculatorio è limitato e le complicazioni dopo TURED vanno dal reflusso di urina nei condotti seminali alla eiaculazione retrograda.

Cordialità .
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