Un controllo alla prostata che ha escluso patologie

Da circa 1 mese raggiungo con difficoltà l'erezione completa e la turgidità e la durata della stessa mi sembrano inferiori a prima (anche dopo l'eiaculazione questa permaneva per un pò, ora subito dopo decade...), inoltre faccio fatica a raggiungere l'eiaculazione; la frequenza dei rapporti sessuali non è cambiata (3-4 alla settimana)ancge se ogni volta sono preoccupato dell'esito. Ho 45 anni, ho effettuato l'anno scorso un controllo alla prostata che ha escluso patologie. Però a Dicembre 2004 ho avuto un problema cardiaco risolto (senza conseguenze)con angioplastica; da anni sono sotto cura contro l'ipertensione anche se solo ora con la dose dei farmaci aumentata, la pressione è nella norma (130/80 contro 160/95 precedente); da 7 mesi infatti(da quando ho avuto il problema cardiaco) sono in cura con 2 compresse al giorno di metopropolo, 1 di triatec 10 e 1 di norvasc 10 (oltre a cardiospirin, torvast e proxian ma non credo influenti..). Ho letto nelle istruzioni delle medicine che vi possono essere effetti collaterali che influiscono sulla sessualità; volevo chiderLe:
- possono essere le medicine la causa delle difficoltà sopradette?
- a cosa è dovuto (al fisico calo di pressione rispetto a prima)?
- è possibile che solo dopo 7 mesi emergono questi effetti?
- sono effetti transitori perchè il fisico si deve abituare o permanenti?
- premesso che non credo di poter sospendere le cure, esistono possibilità alternative (sostituzione di medicine, altre da integrare, ecc.)?
- ci sono consigli che può darmi?

Grazie, sto vivendo questo problema con preoccupazione.....

Saluti. M.P.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si, forse Lei ha individuato la causa più probabile dei Suoi problemi erettivi e di eiaculazione. Potrebbe trattarsi di effetti collaterali da far risalire alla terapia farmacologica cui Lei deve necessariamente sottoporsi. Non può ovviamente sospendere tale terapia che, presumo, Lei effettua sotto stretto controllo cardiologico.
Non mi sento altro che consigliarLe una accurata visita specialistica presso il centro Andrologico Universitario o Ospedaliero più vicino al Suo luogo di residenza. Occorrerà sottoporsi ad alcuni esami di laboratorio e strumentali anche invasivi che, specie in considerazione della sua storia patologica cardiaca pregressa, sarebbe bene effettuare con accanto anche un supporto specialistico cardiologico. Stia tranquillo.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema.
Cordialissimi saluti e un Buon Ferragosto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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