Siccome ne ho anche parlato con la mia ragazza, ho preso la decisione di rivolgermi personalmente

Salve, sono un ragazzo di 19 anni: circa due mesi fa ho avuto il mio prima rapporto sessuale con la mia ragazza (ovviamente protetto). (Premetto che sono in buona salute ed ho una buona costituzione fisica, non fumo, assumo raramente alcolici e non ho problemi di affaticamento). Da quel momento ne ho avuti altri 4, in media a distanza di due settimane l'uno dall'altro. Tralasciando il fatto che si tratta delle prime volte, nella stragrande maggioranza dei casi ho notato di avere una durata davvero bassa, all'incirca di 1-2 minuti, se non al di sotto del minuto. Tutto ciò si ripete anche nei rapporti consecutivi (ossia nella stessa giornata), quando in genere ci si aspetta una durata maggiore. Solo raramente mi è capitato di avere una durata normale, (circa 10 minuti) ma si tratta di casi rari. Nei preliminari ho spesso perdite di liquido pre-eiaculatorio, ma questo penso sia normale. Non ho mai avuto dolori e/o infiammazioni, e non ho assolutamente problemi di erezione. Ho un approccio tranquillo, assolutamente privo d'ansia; inoltre, la mia ragazza non mi fa in alcun modo pesare la cosa. Tuttavia, se dovessi andare avanti così, tutto ciò potrebbe influire negativamente a livello psicologico, e difficilmente ne uscirei. Non chiedo di avere un consulto online, ma vorrei quantomeno sapere se è possibile uscirne fuori. Siccome ne ho anche parlato con la mia ragazza, ho preso la decisione di rivolgermi personalmente ad un andrologo: abitando a Roma, vorrei che mi poteste indirizzare da qualcuno che possa aiutarmi.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente,
Sicuramente quello di parlarne a quattr'occhi con un andrologo è l'approccio migliore. Per quel che riguarda la scelta dell'andrologo eticamente non è possibile dare indicazioni precise, quel che invece è possibile è consigliare di fare una ricerca su internet e sceglierlo personalmente anche all'interno del sito leggendone le credenziali e la sede a lei più vicina.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio! In effetti, ora che me lo fa notare la mia domanda era un pò stupida. Invece, per quanto riguarda la risoluzione del "problema":Al di là dei dati che ho fornito, siccome mi sembra si tratti di una cosa abbastanza comune fra gli uomini, è possibile porre dei rimedi? Grazie ancora
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Si può vedere di migliorare il problema in base alle sue esigenze, ma prima di decidere il tipo di terapia è necessario escludere eventuali fattori predisponenti desumibili da accurata visita.