Riduzione punta e pelle grassa

Gentili Medici, mi sono sottoposto 8 mesi fa ad un intervento di rinoplastica. L'intervento prevedeva anche una riduzione della punta. Ad oggi all'occhio la punta appare esattamente come prima, ma il medico mi assicura di averci operato e si giustifica dicendo che lo spessore della mia pelle grassa ha vanificato il tutto e che ogni reintervento sarebbe improduttivo ed anzi rischioso perché rischierei solo di far "crollare" la struttura per comunque non riuscire a visualizzare benefici.
Ora Vi chiedo, è possibile che lo spessore della pelle renda totalmente invisibile una riduzione delle cartilagini?

Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19 9
Gentile utente,
premesso che sarebbe necessaria una visita specialistica,
una appropriata correzione-riduzione delle strutture cartilaginee della punta porta di norma ad una ottima riduzione di essa in termini di estetica anche con pelli particolarmente spesse.
Reintervenire su un naso già operato non è improduttivo, ma comporta sicuramente rischi maggiori di non riuscita e di complicanze dell'intervento stesso.

Saluti,

Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Leva,

La ringrazio per la cortese risposta. Purtroppo però sia il mio chirurgo sia il chirurgo suo assistente sono di opinione diversa e si rifiutano di reintervenire poichè ritengono che il rischio sia quello di far "crollare" la punta, mi chiedo se ciò sia determinato da una loro vera convinzione o da un non voler "spendere" per sistemare il lavoro mediocre svolto. Eppure sulla carta sono entrambi ottimi professionisti, laureati e specializzati con lode.

Approfitto per porre un'ulteriore domanda: presento anche un rimasuglio di gibbo osseo presente fin dalla rimozione del gessetto. Loro ritengono si tratti di edema che ha poi lasciato il posto a un callo osseo, io ci credo ben poco data la consistenza appunto ossea che aveva fin dalla prima settimana e dato che nel tempo è rimasto immutato. Ad ogni modo, hanno proposto di intervenire con una raspa, avvertendomi però che rischio che tale callo/gibbo si ripresenti col tempo. È un rischio concreto?

Grazie in anticipo, ancora cordiali saluti.
[#3]
Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19 9
Per la protuberanza a livello del dorso nasale bisogna attendere 12 mesi dall'intervento per dirsi definitiva.In quel caso dovrebbe essere lo stesso chirurgo a reintervenire per asportarglielo.
Tale problematica post-operatoria può purtroppo preeentarsi e non necessariamente per negligenze del chirurgo.

Saluti,
[#4]
Dr. Sandro Cerqua Chirurgo plastico 122 3 3
Buongiorno,
la cute del naso particolarmente spessa costituisce un limite oggettivo al rimodellamento della punta poichè tende a mascherare le correzioni apportate alle cartilagini sottostanti responsabili della forma della stessa.L imperfezione presente a livello del dorso necessita senza dubbio di una correzione chirurgica.

Cordiali saluti

Dr. sandro  cerqua

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie al Dott. Leva e al Dott. Leva per le utili risposte.
Vorrei sapere quale sia il rischio che, dopo aver rimosso tale protuberanza (sia che si tratti di callo osseo sia che si tratti di gibbo non completamente asportato) tramite la "raspa" esso si riformi anche solo parzialmente.

Grazie ancora e cordiali saluti
[#6]
Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19 9
Gentile utente,
non esiste un' esatta percentuale di probabilità che si riformi un callo osseo dopo l'asportazione chirurgica di esso. Sicuramente questa percentuale non è alta.

Le consiglio di attendere sino a 12 mesi (tempo necessario per un definire il risultato definitivo) ed eventualmente farsi asportare l'imperfezione presente.

Saluti,
Rinoplastica

Rinoplastica aperta, chiusa o rinofiller? Tipologie di intervento per rifare il naso, durata della convalescenza, aspettative sul risultato, possibili rischi.

Leggi tutto