Ansia e depressione post infarto

Buongiorno, più di un anno e mezzo fa (17 febbraio 2015) ho avuto un infarto miocardico curato con angioplastica (Stent su coronaria destra). Fortunatamente finora è andato tutto bene, seppur diverse volte sono corso al pronto soccorso perché mi sembrava di avvertire i sintomi tipici dell'infarto, e invece si trattava di attacchi di panico e ansia.
Per la terapia cardiaca attualmente assumo cardioaspirina e Torvast.
Sono sempre stato ansioso e da quell'evento la mia ansia è significativamente aumentata e a volte ho paura a fare attività lontane da casa per paura di un altro attacco. A volte mi aiuto con 10-15 gocce di EN, ma solo quando devo fare qualche attività lontano da casa. Prima dell'estate sono però stato da uno psichiatra e mi ha prescritto anche Xanax 0,50 a rilascio prolungato, ne prendo però solo metà prima di andare a dormire, anche se sul foglietto illustrativo è riportato di non dividerle, ma lo psichiatra mi ha detto che le posso dividere lo stesso. È una pratica corretta? Al bisogno però continuo a prendere quelle 10-15 gocce di EN. Purtroppo non riesco a capire se lo Xanax mi porta dei benefici, mentre le gocce di EN mi tranquillizzano molto e riesco a svolgere le attività con più serenità.
Nell'ultima visita (venerdì scorso) mi ha prescritto anche un antidepressivo, il Venlaflaxina 37,5 mg a rilascio prolungato, da prendere la sera a cena, in aggiunta allo Xanax da prendere sempre ogni giorno e alle gocce di EN, da prendere però solo al bisogno.
Come vede questa terapia? Non le nascondo che ho timore ad assumere tutti questi farmaci, e non sono neanche certo se mi faranno bene. Finora l'unico benefico che avverto con nettezza è quando prendo le gocce di EN. Il problema è che vivo sempre con questa ansia addosso che mi fa temere in ogni momento di avere un attacco cardiaco, con sintomi tipo dolore toracico, dolore al braccio sinistro e tremolio alla mano, mal di gola e mancanza di fiato ecc.
Lei cosa mi consiglia?
Grazie delle risposte che vorrà darmi.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lo xanax rp una volta diviso diviene un prodotto pronto non a rilascio prolungato ed è complicato dividere le compresse.

Non è chiaro se le è stato prescritto l'antidepressivo a rilascio prolungato e se è generico, in quanto vi sono differenze sostanziali anche con il farmaco brand.

Una terapia antidepressiva ha senso per ridurre tutti i suoi sintomi relativi alle preoccupazioni.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie per la su risposta.
L'anti depressivo che mi è stato prescritto sulla ricetta è Venlafaxina a rilascio prolungato 37,5 mg. Quello che mi hanno dato in farmacia è Venlafaxina Teva Italia. Quindi penso sia quello generico.
Non sapevo però ci fossero differenze tra brand diversi.
Questo che ho preso va bene?
Concordo che è difficile dividere le compresse di Xanax a rp in due. Ma avevo provato a prenderne una intera ma accusavo una eccessiva stanchezza e sonnolenza per tutto il giorno per cui mi è stato consigliato di prenderne metà .
Ma allora non sarebbe meglio prendere lo Xanax da 0,25 mg quello normale?
In tutti i modi, voglio cercare assolutamente di ridurre i miei sintomi relativi alle mie preoccupazioni che non mi stanno facendo vivere con serenità (sia a lavoro che nel tempo libero) avendo in ogni momento il pensiero fisso che possa ricapitarmi un altro attacco cardiaco, nonostante tutte le rassicurazioni del mio cardiologo.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottore, ma alla luce del mio precedente messaggio, lei cosa mi consiglia? Mi conviene sostituire lo Xanax 0,5 mg a rilascio prolungato che divido a metà, con lo Xanax 0,25 mg ad effetto immediato?
Inoltre per i miei problemi di ansia e paura di un nuovo attacco di cuore, va bene la Venlafaxina 37,5 mg a rilascio prolungato?
Grazie.
Infarto

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