Integratore con curcuma, zenzero, bromelina, vitamina b7 può infiammare la prostata?

Salve dottori, dopo 4 anni di dolori testicolari e perineali un bravo urologo ha scoperto non esserci infiammazione ai testicoli, ne varicocele o quant'altro. Alla palpazione infatti nessun dolore, ma quando ha premuto sul pube sono saltato dal lettino. Sono andato da un ortopedico e ha riscontrato bacino bloccato, tendinite inguinale per cui posso dire di essere abbastanza sicuro della diagnosi (lo spero quantomeno). Per sfiammare la zona l'urologo mi ha dato Be-Total e l'ortopedico vi ha associato il normast. In Farmacia mi hanno dato anche l'integratore a base di curcuma, zenzero, B7 e bromelina, leggendo su internet ho letto che sono tutti potenti antinfiammatori, tuttavia per la prostata è bene evitare cibi/spezie piccanti, per piccante si intende il capsicum del peperoncino o anche lo zenzero e curcuma che anch'esse danno la sensazione di piccante?
Sapete non vorrei irritare la prostata peggiorando già tutto il quadro disastroso, posso continuare con questo integratore o è meglio smettere?

Grazie per l'attenzione.
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Non è chiaro in base a quale ragione la farmacia le abbia dato quell'integratore che peraltro ha probabilmente forme non assorbibili, quindi inefficaci, dei diversi componenti e in particolare della curcuma nonché dosi non utili. Per quanto riguarda la prostata e la sua congestione infiammatoria serve, tra le altre molte cose, una alimentazione equilibrata e senza eliminare nulla... basta non esagerare. Sul fatto che poi non ci siano aspetti genitali non basta certo la palpazione esterna.... mi auguro che l'urologo abbia effettuato i dovuti esami di merito per escludere tutto.
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Utente
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Salve dottore,
ha eseguito un'ecografia, per la prostata non credo l'abbia controllata, credo abbia escluso a priori perché, oltre al dolore pelvico, non ho alcun sintomo della prostatite.
Comunque praticamente questo integratore non fa nulla, non infiamma, ma non sfiamma nemmeno giusto? L'ho pure pagato 30 euro!
Ma secondo lei è verosimile una pubalgia che perdura da 4 anni?
Ancora grazie.
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Non ha senso la pubalgia in sé che nella realtà non esiste: le sindromi dolorose scheletriche riferite al bacino sono sempre da carico squilibrato tra la colonna vertebrale e gli arti inferiori e possono coinvolgere lo scheletro e /o i muscoli dell'area. Il dolore e i fastidi dell'area pelvica pertanto possono derivare, come credo abbia pensato l'ortopedico, dallo squilibrio scheletrico-muscolare... ma allora è meglio che sia valutato da un fisiatra per poi affidarla ad un allenatore sportivo o trainer se preferisce. In alteranativa possono derivare anche a 23 anni da una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che però va adeguatamente valutata almeno con una ecografia con fase doppler pelvico-prostatica e scroto-testicolare associate ad uno spermiogramma. Mi spiace per la spesa aggiuntiva dal farmacista, ma poteva proprio evitarla.
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Utente
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Credo sia un problema alla schiena, perché in effetti sia urologo che ortopedico hanno detto che ho problemi di schiena e hanno parlato di radicolite, che se bene ho capito sarebbero dolori dei nervi periferici della parte finale della colonna vertebrale. Come esami ho eseguito 5 spermiocolture con antibiogramma ove necessario in un anno, la prima volta negativa, la seconda volta staphylococcus epidermidis, la terza negativa dopo aver trattato l'epidermidis adeguatamente, la quarta staphylococcus warneri anch'esso trattato, l'ultima spermiocoltura era negativa.
La minzione è regolare e non ho alcun problema nei rapporti sessuali, la cosa strana è che il dolore proviene proprio dalla zona della prostata, ma sparisce durante l'attività fisica e ritorna gradualmente con lo trascorrere dei giorni. Come terapia sto eseguendo esercizi a casa per sbloccare il bacino. Sono abbastanza disperato e non vedo la luce in fondo a questo tunnel, spero di non dover andare avanti così per tutta la vita.

Grazie dottore per la sua disponibilità e le sue celeri risposte.
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Utente
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Dimenticavo, da settembre 2016 soffro di coccigodinia che per fortuna ho quasi risolto con esercizi appositi.
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Come era prevedibile quelle spermiocolture sono state negative o inquinate e quei batteri erano sostanzialmente privi di significato. Una congestione infiammatoria pelvico-prostatica può dare o non dare sintomi evidenti ed è per questo che spesso la si trascina per anni senza identificazione a meno di una attenta valutazione. E' molto probabile che lei abbia un problema posturale e/o di dinamica scheletrico-muscolare (in cui va ricompresa anche la sindrome al coccige) da risolvere con specifici esercizi e/o con il nuoto. Il suo quadro si risolverà solo quando sarà preso in considerazione nei suoi diversi aspetti, senza esclusioni a priori, e trattato di conseguenza.
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Utente
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Dottore, scusi non avevo visto la risposta, grazie mille per le risposte molto soddisfacenti. Ad ogni modo sono dubbioso sulla diagnosi, potrebbero un ecocolordoppler testicolare e un'eco sovrapubica alla prostata essere utili per fugare eventuali dubbi?
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Le due ecografie possono essere utili se ben eseguite senza sottostime. Dopodiché non bastano a definire il quadro che, come già detto, non va focalizzato sull'esame colturale, che deve essere lacoltura del secreto prostatico estratto al meato. Ripeto... serve lo spermiogramma ben fatto con la relativa analisi spermatica (veda i miei blog sul tema) e ove si evidenzino problemi (occhio al concetto di normalità spermatica), si dovrà procedere ad evidenziare con i dovuti esami le ragioni di essi. Queste possono essere di tipo metabolico, ossidativo o endocrino, magari associati a quello scheletrico-muscolare, ed è l'andrologo che deve saper discriminare e scegliere le opportune valutazioni.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,
si possono fare tutte le indagini immaginabili, ecografiche, doppler, ecodoppler, ecocolor... ma bisogna stare attenti a non attribuire alle indagini ecodoppler capacità diagnostiche che vanno al dilà della definizione strutturale e vascolare. a consigliare indagini non si sbaglia mai in medicina specialmente in quella odierna piena di risvolti legali e di risvolti interpretativi legati all'immenso web.
Spesso bisognerebbe stare con i "piedi per terra" ed usare la interpretazione clinica che non può prescindere dalla conoscenza del paziente in tutti i suoi aspetti
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Grazie ad entrambi, l'ecocolordoppler se non sbaglio serve principalmente per diagnosticare il varicocele/idrocele, però in un'infiammazione si ha maggior afflusso di sangue in una zona e le strutture dovrebbero essere ingrossate, quindi un minimo si dovrebbe capire. Scusate se posso sembrare insistente, ma dopo 4 anni potete ben capire quanto ne vorrei venire a capo.
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Tenga aperto solo uno dei due consulti.... non si può fare il ping-pong per le stesse questioni. Deve capire che il suo quadro va visto in modo unitario, altrimenti non ne esce.
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Utente
Utente
Ok allora teniamo l'altro! Posso chiuderlo io o ci pensa lo staff?
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Andrologo, Urologo, Chirurgo generale attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Può chiuderlo o semplicemente abbandonarlo.
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Utente
Utente


Dottore Salve,
ho commentato qui perchè non trovo l'altro post che avevamo deciso di tenere aperto.

Ho aspettato prima di aggiornarla per vedere come andava, ma tutto è rimasto uguale, anzi, al tutto si è aggiunto un dolore all'anca/inizio coscia e dolore urentissimo appena a destra della base del pene che segue una linea retta fino all'anca, ho eseguito esame della prostata e tutto ok. Se faccio sport (trekking qualche ora, nulla di che) tutti i dolori cioè, fastidio tra ano e scroto decentrato verso sinistra, quasi impercettibile a destra, fastidio al coccige si attenuano, però al termine dell'attività aumenta il dolore urente. L'urologo che aveva parlato di pubalgia mi aveva detto di evitare sport per mesi, l'ortopedico dopo una serie di test dopo sforzo e palpazione mi ha detto che c'era un po' di tendinite, il trekking non è sport che implica sforzi come atletica, calcio o sollevamenti pesi e potevo farlo. Da notare però che sono stato fermo per 20 giorni ed il dolore urente si era placato a scapito di un aumento della sintomatologia pelvica. Che fare? Per ora sembrerebbe che l'urologo ci abbia azzeccato e l'ortopedico un po' meno, sento un terzo parere di un ortopedico esterno alla vicenda?
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