Amore tra una donna adulta ed un ragazzo di 16 anni

Buongiorno, vi contatto in quanto sto vivendo una storia d'amore con un ragazzo di 16 anni. Io ne ho 28. La nostra storia è cominciata 8 mesi fa. Io inizialmemte non ricambiavo le avance di questo ragazzo, motivando a lui e anche a me stessa che fosse un ragazzino. In realtà però sentivo una forte atttazione, fisicamente sembrava già avesse circa 20 anni. Accettai di parlare in amicizia. Man mano che parlavamo si mostrava maturo, intelligente, affascinante e con moltissime cure ad attenzioni nei miei confronti. Fu così che una sera mi ritrovai preda di emozioni fortissime e mi dimenticai della sua età accettando, dopo molti suoi tentativi da me rifiutati, un bacio.Da li a qualche giorno dopo incominciammo una vera e propria frequentazione, nella quale si inserì anche il sesso. Era abile e premuroso, per me divenne una droga. Con piu passava il tempo più mi dicevo chd lui esulava dal modo d essere d qualsiasi suo coetaneo e che in fondo non poteva essere niente d male visto l innamoramemto e vista la consapevolezza che i suoi genitori lo sapessero. La sera andavamo a casa mia, mangiavamo o uscivamo, favevamo la doccia, l amore, dormivamo e poi andavamo a lavorare. Una convivenza cominciata spontaneamente a solo un paio d mesi di conoscenza. Era perfetto. Dopo 4 mesi d storia mi chiede di partire con lui e la sua famiglia (circensi) io lasciai il lavoro e partimmo.Perfetto fino a un paio d settimane dopo, in cui iniziò a mostrarsi più immaturo e a trattarmi con sufficienza nonostante io facessi molto in casa, x il lavoro e per lui.Dopo gli episodi spiacevoli mi chiedeva scusa e tornavamo felici.Nell'inverno i suoi atteggiamenti infantili aumentarono e anche la sua voglia d spazi. Capisco che ha bisogno di autoaffermazione sociale ed individuale e quindi ho capito che lo devo lasciargli spazio. Il problema ad oggi è che ha continui cambiamemti nelle cose da cui si sente attratto e nei comportamenti e anche nei miei confronti a volte siamo all'apice della meraviglia con momenti di magia pura a volte mi ritrovo insultata, non compresa e non come sua priorità. La sua immaturità emersa e i suoi cambi mi destabilizzano mi danno insicurezza perché la terra trema sotto i piedi.temo che non lo riconoscerò da un mese all'altro e che cambi il suo interesse x me come lo fa con le sue passioni. Da qui anche la dipendenza perché mi aggrappo all unica cosa che ho in questa vita nuova cioè
Lui, anche se è da lui che prevengono le insicurezze. Ho attacchi d panico perché non riesco a lasciarlo anche se c ho provato. Lo amo, o forse amo la sua immagine dei primi mesi.razionalmente dico che dovrei salvarmi ma emotivamente nn riesco a staccarmii.ora dice che vuole farmi stare bene come all inizio che mi ama e mi vuole a vivere con lui, ma anche che dato che mi si è presentato un lavoro forse dovremmo vivere a distanza(lui romania io italia) per i 7 mesi del suo contratto, tempo in cui dice io potrei vedere se lui sarà stabile nei miei confronti..ora che fare?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

Gentile utente,

seppure "maturo", lui ha pur sempre 16 anni anagrafici e psicologici (da non sottovalutare che per la legge è minorenne).

Un sedicenne è un vero e proprio adollescente,
con tutte le caratteristiche tipiche, che ben conoscerà anche Lei.
E dunque non può essere sicura di quanto lui voglia e desideri per sè, per Lei; gli adolescenti crescono, abbisognano di esplorare il mondo, di trasgredire.. come crescerà lui?

I mesi di distanza obbligata potrebbero rappresentare una "prova" di quanto lui "attualmente" ci tiene a Lei.
Ma Lei ha da essere consapevole - anche se da innamorata è difficile - che il ragazzo ha tutti i limiti dei 16 anni oltre a quelli del carattere (come ognuno).

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
più che si di lui che è, evidentemente minorenne, d’anima e di corpo, sposterei lo sguardo su di lei.

Perché ha ceduto alle avance di un minorenne?

Ha avuto altro amori?

Se si, come sono andati?

Ha avuto dei traumi pregressi?

Che modelli genitoriali ha?

E che rapporto ha con i suoi genitori?

Si piace? Si stima?


Consideri che lei è decisamente più a rischio di lui.
Da donna adulta rappresenta un ben trofeo narcisistico!!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte.
Dott.ssa Brunialti, sono pienamente conscia ad oggi dei limiti di quell'età. Per questo sto tanto male. Perché razionalmente so che mi sono fatta abbagliare da un inizio perfetto(si comportava da uomo realmente sia nei comportamenti che nei discorsi) e ora mi ritrovo innamorata persa mentre però la terra sotto trema. Certo sono io ad aver pensato che potesse realmente essere adulto ma per 5 mesi lo è stato costantemente. Premetto che mai mi sarei aspettata di guardare un ragazzo tanto giovane, la sua conoscenza in amicizia è stata galeotta. Inizialmente ci vedavamo al lavoro, lavoravamo nella stessa azienda. Per quanto riguarda la lontananza temo che faccia durare più a lungo una storia magari da chiudere in quanto una relazione a distanza credo sia meno impegnativa perché priva di quotidianità. Potrebbe dire cose e farne altre. La quotidianità invece nn lascia scampo.o sbaglio?

Dott.ssa Randone, so che il problema è mio. Lui semplicemente in parte con me ha realizzato una sua evoluzione ed in parte era realmente preso dal forte innamoramento adolescenziale. Questo però l'ho capito ad oggi, all'epoca vedendolo uomo con costanza sono andata oltre al tabù in quanto non sento molto i tabù sociali. Ho valori, ma evado da molti di questi, anche se ad oggi capisco che a volte i paletti sociali esistono per un motivo. Ho peccato l'ingenuità credendo che ci potesse essere eccezione alla regola, vista anche la sua cultura. I circensi vengono cresciuti molto in fretta e molto in fretta devono lavorare e prendersi responsabilità. Un po' come succedeva ai nostri nonni, che a 18 anni si trovavano già responsabili di una famiglia. Rispondo ora alle sue domande. Ho ceduto alle sue avance perché costanti, e ricche di dimostrazioni non a livello sessuale e perché l ho visto grande. Ho avuto una storia di 8 anni da quando avevo 18anni, fatta di gelosia e limitazione della libertà e con pochi stimoli e dimostrazioni. L ho chiusa io. Prima dei 18 ho avuto qualche storiella non particolarmente significativa. Dopo la chiusura ho avuto frequentazioni dalle quali mi sono dileguata perché non si rivelavano persone di mio gradimento, anche se un uomo di 40anni aveva intenzione di cominciare una storia con me. Mentre già uscivo con il mio attuale ragazzo ho ricevuto alcune avance da uomini coi quali avevo un rapporto lavorativo ma le ho sempre rifiutate con garbo (certo faceva piacere ma sono onesta e frequento una lersona per volta). Mia mamma e mio papà stanno insieme da 39 anni. Mio papà è sempre stato serio severo se serve ma giusto e comprensivo. Mia mamma è più chiusa e non mi ha mai dato affetto in modo diretto. Penso sia per questo che ne ho molto bisogno. In ogni caso mi hanno permesso di studiare e credo abbiano amore per me nonostante le scarse dimostrazioni sia fisiche che a parole.
Fisicamente ci sono cose di me che mi piacciono e altre meno ma in generale credo di essere una ragazza carina. Come persona anche qui apprezzo di me alcuni lati e altri no. C è da dire che anche se amo stare sola ad un certo punto non sopportavo piu di non avere altro al di fuori della carriera( vivendo sola a 600 km da casa) e io non accetto la compagnia di chiunque. Sono selettiva e quando vedo qualcosa che mi piace la voglio con me
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dopo
Utente
Utente
Per quanto riguarda i traumi.. ero una bella ragazzina ma venivo spesso bullizzata. Alcuni dicendomi che ero brutta e inadeguata altri invece facevano bullismo sessuale toccandosi e toccando i miei capelli o schiena dopo e tutto questo in classe..ero diversa si nel senso che ero riflessiva, filoaofeggiante, creativa. Gli altri erano ragazzini superficiali. Con alcuni mi sono trovata..erano però un po' difficili. Fumavano erano i primi a fare scherzi ai professori ed erano poco controllati dalla famiglia, ma erano comunque bravi ragazzi, sensibili.niente a che vedere con i bulli arroganti e privi di empatia..e mia madre non mi dava affetto perché presa tra lavoro e nonni malati che dovevo curare anche io
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

Le Sue riflessioni sulla lontananza sono molto lucide,
lasciando però intatti gli interrogativi.

Nella Sua storia personale si troverebbero certamente alcuni collegamenti col Suo oggi (come per ognuno, del resto), ma i motivi degli innamoramenti affondano nell'inconscio. Altrimenti che motivo ci sarebbe stato per mettersi con un sedicenne mentre altri - coetanei - La corteggiavano?

Carlamaria Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Non accettai di continuare la frequentazione con uomini di età più consone semplicemente perché non mi trovavo in sintonia con loro e non mi piacevano davvero. Non perche fossero adulti, ma perché proprio non mi si addicevano. Se lui si fosse mostrato immaturo nella fase d conoscenza o anche nei mesi dopo non lo avrei visto ancora. Lo stesso se il suo aspetto fosse quello di un 16enne. Tutta l'apparenza mi diceva "ma dai te così aperta ti limiti per l'età quando lui pare avere 20anni.insomma potrà esistere un'eccezione" e quindi da li mi lasciai andare alle sue attenzioni. Poi i genitori lo sapevano, lui era convinto e pieno di cuore e sono andata verso d lui. Ammetto che la situazione trasgressiva mi ha attirato, ma fino a che nn divenni convinta della sua (apparente) maturità mi frenavo ed evitavo di entrare in quella relzione. La Questione è che a carte scoperte la sua immaturità mi fa vacillare e sentire insicura della relazione perché è un ragazzo in cambiamento. E da qui anche la dipendenza. Oggi però ho capito che anche se mi da insicurezza di sicuro non devo essere dipendente e trovare la mia solita forza e autosoddiafazione. Il problema resta l insicurezza e se continuare a vivere con lui o staccarmi qualche tempo..di lasciarlo cosi su due piedi non me la sento perché a prescindere dai piani d esiatenza differenti penso ci sia cuore tra di noi e credo che fino a che non riesco a prendere piena coscenza di tutto sarebbe dannoso lasciarlo in quanto resterei prigioniera del suo pensiero. Credo che la fine di una storia se imposta unicamente dalla ragione non sarà mai chiusa davvero. Bisogna invece prendere scelte con un tutt' uno testa cuore penso
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
"..Ammetto che la situazione trasgressiva mi ha attirato,""
nssuna demonizzazione,
ma la consapevolezza dei "limiti" delle situazioni..."con limiti".

Riguardo a questa storia,
vedrà Lei come e se chiudere,
e quando,
tenendo anche conto del rispetto che deve a se stessa.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

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