Parenti invadenti dopo nascita figlio

Buonasera,
Sto passando un momento di difficoltà e non so come fare per trovare una soluzione così volevo chiedere un consiglio.All'inizio dello scorso anno sono rimasta incinta e, presto, a causa di alcuni problemi con la gravidanza sono entrata in prematernitá.Da quel momento alcuni problemi con i suoceri e i parenti da parte di mio marito si sono via via ingigantiti.Il problema principale è con la suocera che è fin troppo disponibile, ma successivamente all'inizio della convivenza con mio marito ha iniziato ad avere episodi di depressione che però spariscono nel momento in cui sta con il figlio.Quando sono rimasta incinta è ricominciata la depressione, i pianti con il figlio e quando ho iniziata a stare a casa il suocero mi diceva di andare spesso da lei e la sorella per farle compagnia e portarla in giro..tutto andava bene e nel fine settimana riniziava la solita solfa.Ho partorito con diversi problemi e nel frattempo mia suocera si era fatta seguire da uno psicologo per poco tempo.Subito dopo il parto di nuovo problemi.Finalmente mi hanno dimessa e tutti i fine settimana mi trovavo in casa suoceri zii nonni (da parte di mio marito)e non era mai abbastanza...tutti che volevano prendere in braccio la bimba(senza contare che io sono gelosa di mia figlia perché in passato ho avuto un aborto perché il precedente compagno mi aveva abbandonata) e che mi chiedevano quando l'avrebbero rivista.Chiamate 4 volte al giorno,visite in settimana calcolando che in settimana sono praticamente sempre sola.Un invadenza unica e poi ogni due secondi di nuovo episodi di depressione (quando fa comodo) di mia suocera.Ne ho parlato diverse volte con mio marito ma lui è morbido perché essendo figlio unico molto probabilmente non vuole fare troppi torti a sua mamma che comunque continua a trattarlo come un bambino.Quando le ha parlato di psicologo lei ha risposto che non ha nessun problema...quando io sono convinta che sua mamma ha questo problema da quando è andato via di casa...non sta più a casa sola,ma si fa portare dai suoi genitori o da sua sorella non pulisce non fa da mangiare e mi chiama sempre...io non ce la faccio più.Senza contare che mi sento perseguitata da suoceri e parenti che mi dicono cosa devo o non devo fare con mia figlia e naturalmente c è questo rapporto morboso che pare che il mio ragazzo abbia avuto la figlia con lei.
Io ho bisogno che qualcuno mi dica cosa posso fare
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
Gentile signora,

è il caso di mettere dei paletti, non solo a parole, ma con i fatti.
Il post partum è un momento delicatissimo per la donna, che certamente ha bisogno di sostegno, ma non di invadenza!!
Non perderei tempo a discutere con il Suo compagno, anche per non rischiare di litigare poi con lui, ma certamente tanti aspetti devono cambiare.
D'altra parte mi pare di capire che sia anche Lei a cedere, giusto? Come mai?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

Gentile utente,

l'arrivo del figlio come "terzo" nella coppia rappresenta un terremoto che mette in discussione le precedenti certezze.
Ma se non c'erano nemmeno prima, tali certezze .. è un problema.

Mi riferisco ai CONFINI tra la coppia e la famiglia/e di origine.

Si potrebbero fare riflessioni su molti fronti:

- il mutato rapporto tra i figli ormai adulti e i genitori ormai anziani;
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4386-il-mammismo-rende-nullo-il-matrimonio.html

- Il Suo ruolo di moglie per far sì che Suo marito La sostenga:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html

- Il ruolo del padre:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html

- il ruolo dei nonni e dei parenti, nel fare i conti non solo col nipte, ma con i genitori dello stesso:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html

Se avrete la pazienza di leggere i link certamente sarete documentati.
Mettendo insieme tutti questi pezzi prenderete delle decisioni.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Il problema si iniziava a intravedere appena andati a convivere perché mia suocera preparava da mangiare e tramite il figlio arrivava, chiamava spesso e poi mentre io cercavo di responsabilizzarlo sulle faccende casalinghe,sul prenotarsi le visite solo ecc.lei lo ricoccolava con le sue abitudini...ma diciamo che l'invadenza non era così eccessiva come ora.Io purtroppo cedo spesso perché pecco di troppa disponibilità (di cui puntualmente si approfittano) e perché non voglio arrivare a litigare perché comunque è la sua famiglia.Per questo cerco di parlarne con lui ma spesso litigo perché lui cerca anche di fare il possibile ma essendo troppo morbido poi finisce dicendomi che non cambiano e questo cambia me perché vivo in costante ansia.Lui tutta la settimana è via per lavoro e io devo badare alla bimba e vorrei farlo in tranquillità senza la costante presenza dei parenti e soprattutto vorrei capissero che vedo mio marito 2 giorni a settimana e abbiamo bisogno di stare anche soli noi 3, e invece vorrebbero fossimo sempre a pranzo da loro e parenti vari.Ho paura di cedere e non essere forte abbastanza.
[#4]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
I parenti ci sono, esistono:
e può darsi non capiscano
o che perseguano quanto interessa loro.

E' LEI, non loro,
a dover mettere i confini appropriati.

Quando leggerà i link, comprenderà che la problematica è ampia.
Se Lei cede per essere compiacente ed evitare i conflitti
forse non si sentirà proprio bene..

Ma se non ce la fa a mantenere i confini, può farsi aiutare di persona.

Carlamaria Brunialti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Ho letto i link per cercare di comprendere la situazione al meglio.Comunque io sto cercando di mettere dei paletti (anche se inizialmente avevo cercato di sistemare la situazione tramite mio marito), inizio a fargli capire in maniera indiretta i miei fastidi magari se mi chiamano sempre a volte non rispondo oppure se vogliono venire sempre qua gli dico che ho impegni o che devo fare.In realtà magari diminuiscono le chiamate o le visite per un a settimana,poi appena do un dito si iniziano a riprendere il braccio.Questi tentativi li ho provati più volte perché se fossi diretta conoscendo i suoi parenti si offenderebbero.Sbaglio modo?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

La tattica funziona,
ma Lei non può mollare.

Capisco che ciò implichi la fatica di presidiare i confini,
ma altrimenti si trova invasa.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#7]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente...non mollerò soprattutto per la mia serenità...grazie ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 503 41
"In realtà magari diminuiscono le chiamate o le visite per un a settimana,poi appena do un dito si iniziano a riprendere il braccio."

Questo va bene ma non basta solo una settimana.
Deve fare in modo che sia un'abitudine.

Poi, è un problema di chi si offende, NON Suo.
A parti invertite, se una Sua amica o parente che ha partorito da poco o che comunque non è nelle condizioni di poter costantemente accogliere ospiti, Lei si sentirebbe offesa o giustificherebbe il proprio sentirsi offesa?

Capisco che ogni famiglia ha la propria cultura: in alcune famiglie è un dato culturalmente determinato quello di mostrare il proprio affetto attraverso una presenza ... asfissiante, ma dal momento che la Sua priorità ora è prendersi cura di se stessa per poter fare bene la mamma, rimetta al centro questo Suo bisogno.

Cordiali saluti,
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott.ssa Pileci,
Io se avessi una persona vicina nelle mie stesse condizioni comprenderei ne sono sicura perché non è proprio nel mio carattere essere invadente sono per il "vivi e lascia vivere" e non mi piace impormi, ma come dice lei altri non ragionano così e soprattutto magari si offendono perché non hanno mezze misure.Comunque a questo punto visto che velatamente fanno fatica a capire eventualmente sarò più chiara, per me stessa.Io poi sono una persona indipendente a cui piace arrangiarsi per non dover dipendere costantemente da qualcuno (sono cresciuta con una madre super e mio papà che per lavoro spesso era via quindi sono molto simile a lei) mentre mia suocera non guida non lavora ha paura di tutto e credo che proprio per questo costantemente proietti su di me quello che andrebbe bene a lei.Mi metterò per prima nella lista e inizierò forse ad essere un po' più egoista.Grazie