Possibile dismorfofobia legata ad ansia e depressione, sto malissimo e non so a chi chiedere aiuto

Salve a tutti, ho già chiesto un consulto prima su questo argomento ma non so proprio come fare, sono una ragazza di 18 anni e da tempo soffro di episodi depressivi e di ansia/pensieri ossessivi periodici e sto molto male, la causa principale è stata una serie di eventi spiacevoli e un continuo isolamento sociale, ora sono ancora sola senza vita sociale e ciò non mi aiuta per niente.
Di solito peggiora molto verso settembre e ottobre e faccio molta fatica a iniziare la scuola ogni anno, sto malissimo per due o tre mesi e poi la cosa migliora un pò, ma quest'anno è stato diverso visto che ho passato varie fasi depressive abbastanza pesanti durante altri periodi dell'anno.Al momento non so dove sbattere la testa, sono stata in terapia da una psicologa ma ho fatto solo qualche seduta, i miei genitori (sopratutto mia madre) non erano affatto contenti della cosa ma ho dovuto insistere molto per iniziare anche se vedevano che stavo male.
Ora sono riuscita a convincere mia madre a riprendere almeno per un pò e vorrei farmi prescrivere qualcosa da prendere temporaneamente per riuscire ad andare a scuola e stare meglio perché non ne posso più. I miei usano la scusa che non possiamo permettercelo ma in realtà hanno molti pregiudizi sulla psicologia/psichiatra e mia madre ha molto astio verso mio zio dopo che ha tentato il suicidio nel 2013 in un modo abbastanza imprevedibile. Non so se la mia psicologa è specializzata in queste patologie ma io credo di soffrire di dismorfofobia legata ad ansia, è ovvio che non sono un medico ma ho tutti i sintomi e non ne posso davvero più. Continuo ad ossessionarmi sull'aspetto fisico e su alcune parti del corpo specifiche ma comunque mi ossessiono in generale. Sono arrivata a postare una mia foto per chiedere pareri oggettivi ma ha solo peggiorato la situazione visto che ne sono ancora più fissata adesso, ho ricevuto alcuni commenti sgradevoli e complimenti (molti mi hanno detto che sono un pò androgina d'aspetto e la cosa non piace affatto a molti). Tutto ciò mi fa stare male...non voglio sembrare un uomo, non voglio essere quella 'brutta' o la 'sfigata'. Ho paura di andare in mezzo alla gente e di essere umiliata o ignorata o messa al confronto delle altre, molti mi hanno detto che ho un bel fisico e il mio viso è carino (insomma sono una ragazza normale secondo alcuni, poco attraente per altri e bella per altri) ma tutti i complimenti mi sembrano solo esagerati. La società giudica molto dall'aspetto fisico, mia madre e mio padre sono i primi a fare commenti su tutto e tutti anche se non si rendono conto che sono sgradevoli (anche su di me a volte). Come faccio a parlarne con la psicologa? E a dirlo ai miei? Mia madre dice che mi faccio troppi complessi e i miei non capiscono affatto questo genere di problemi. Mi basta leggere una minima cosa ovunque per scatenare ansia o malessere, piango quasi tutti i giorni e non ce la faccio più! A volte penso che sarebbe meglio morire, mi sembra di stare in un baratro...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Ci sono alcuni aspetti da considerare. La manifestazione che riferisce è una preoccupazione rispetto all'aspetto fisico, su cui chiede rassicurazione o sollecita commenti, per poi ovviamente (questo è prevedibile) ricavarne solo una serie di ulteriori dubbi.
L'altro aspetto è però che si tratta di una cosa periodica, che si acuisce in un momento dell'anno per poi rientrare in parte, e che c'è una familiarità psichiatrica da approfondire meglio.
Ciò semplicemente per dire che può darsi che quando va da uno specialista le siano chieste anche cose che non hanno direttamente a che fare con il problema "estetico".

Naturalmente ha senso andare da uno psichiatra, specie se ancora non è stata fatta una diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Se mia madre sapesse che voglio parlare con uno psichiatra o che ne ho bisogno impazzirebbe visto che lei non vuole accettare ho dei problemi e vuole solo accusare la situazione in cui mi trovo (aver subito atti di bullismo continui, esclusione sociale, familiari poco uniti, tentativo di suicidio dello zio etc), non vuole nemmeno che io porti dei certificati a scuola perché dice che 'non vuole sembri io la pazza o quella con problemi'.

Sono stata diagnosticata di un disturbo d'ansia ma non era sicura visto che l'ho vista poco e non ne è certa e mia ha prescritto degli ansiolitici (che ho potuto prendere davvero poco a causa del parere contrario di mia madre) e di una depressione 'reattiva' ma da quello che mi ha detto non può esserne sicura. Ha escluso il disturbo bipolare visto che non ho le tipiche 'fasi' ma io ci ho pensato visto che è una cosa che va e viene e peggiora nei mesi autunnali...anche ora ho dei momenti in cui sto bene o normale altri in cui sto malissimo e vorrei quasi morire. Ho pensato anche ad una depressione stagionale ma forse non ha molto senso...ho fatto molte ricerche ma non ne vengo a capo.

Che cosa vuole dire con 'familiarità psichiatrica'? In passato ho avuto episodi simili ma con ossessioni di carattere diverso e anche quelle duravano certi periodi poi passavano e ritornavano...sto impazzendo?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Per familiarità psichiatrica si intende la presenza in famiglia di persone con disturbi (per es suo zio), che può indicare una predisposizione a patologie psichiatriche.
Con la psicoterapeuta dovrebbe sentirsi libera di esporre i problemi che ha, compresi gli episodi di bullismo e la paura che le viene quando deve tornare a scuola.
L'inizio della scuola è in autunno, forse non è un caso che la sintomatologia peggiori in quel periodo.
Una diagnosi psichiatrica precisa sarebbe utile, può ricorrere all'asl se non vuole o non può spendere. E' maggiorenne, non serve l'autorizzazione dei genitori.
Se riuscisse a superare il senso di isolamento con qualche attività extrascolastica, volontariato (per anziani, bambini, animali, ambiente) o sport, si potrebbe creare (col tempo, mica da un giorno all'altro, attenzione!) un ambiente in cui sentirsi accettata per quello che è e quello che fa, e questo l'aiuterebbe a vivere meglio in altri ambienti più difficili come quello scolastico. Non so se ci ha mai pensato, ma le sue compagne che le sembrano più alla moda, più sicure, sorridenti, ecc hanno anche loro tante insicurezze, forse le nascondono meglio.

Franca Scapellato

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Ho provato a chiedere ai miei che problemi avesse avuto mio zio ma sono stati molto generici e mia madre si è arrabbiata perché 'la cosa non ha nulla a che fare con te'.

Credo abbia avuto una forte crisi depressiva dopo una vita di isolamento (ha passato tutta la vita in casa con i suoi lavorando e non divertendosi mai, ha avuto solo una ragazza da adolescente, non si è mai sposato e credo abbia una forte mania per i soldi e un forte attaccamente verso la madre (ora deceduta).

Ai miei non piace che vada all'Asl per esempio perché dicono che 'non c'é privacy' e 'non vorrai sembrare sempre tu quella con i problemi', sono abbastanza di coccio e ottusi su questo aspetto. Devono sempre discutere quando si parla di queste cose o non voglio parlarne...
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
È lei che "sta malissimo" e chiede aiuto, ma se il problema è convincere i genitori non se ne esce.
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Mia madre sopratutto non si fida degli psicologi o psichiatri e per lei le persone con problemi sono 'matte'...non sopporta la mia psicologa perché non le piace sentire quello che le dice, cioè che è troppo ossessionata, paranoica, negativa e iperprotettiva.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
La invito a rileggere quello che ha scritto e a parlarne con la psicologa: finché dipenderà dai giudizi e dalle scelte degli altri, in primis sua madre, ma anche i compagni di scuola e perfino sconosciuti sui social continuerà a stare male.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Penso che queste sue valutazioni siano però troppo ipotetiche. Se una persona sta male e chiede un parere, ciò non comporta nulla, esce dall'ambulatorio se mai con una diagnosi e con una proposta di terapia, libera come prima.
I costi alla ASL sono mediamente più contenuti, ma non ho idea di che costi abbia in mente.
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Mia madre non sopporta la psicologa e ho dovuto litigare per convincerla ad andare almeno un'altra volta (con una scusa visto che dobbiamo pagare le ultime sedute). Lei proprio non vuole ma ho pensato di chiedere alla psicologa se può prescrivermi qualcosa per il rientro a scuola da prendere a settembre e ottobre ma non saprei...qualche leggero antidepressivo o ansiolitico, in quel periodo sto sempre molto male anche se ora mi sento meglio.

Questi fasi depressive e di ansia vanno e vengono comunque
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non credo stia parlando della psicologa, che non può prescrivere niente. La psichiatra forse ?
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Si la psicologa dovrebbe parlare con la psichiatra come ha fatto l'altra volta per gli ansiolitici
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
No, la psichiatra dovrebbe visitarla, funziona così. Non che prescriva farmaci su suggerimento della psicologa senza valutarla.
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