Sto rinviando una visita medica urgente per via del panico.

Buongiorno.

Scusate se il messaggio risulterà confuso.

Ho 25 anni ed ho bisogno urgente di una visita medica. In particolare, di un determinato esame strumentale.

Vi chiedo cortesemente di non chiedermi riguardo ai sintomi, ho già consultato un medico e non sono ipocondriaco. E' la prima volta che mi trovo in una situazione simile.

Ho bisogno di aiuto, devo assolutamente sottopormi a questo esame in tempi brevissimi, ma sono sostanzialmente paralizzato dalla paura. Ho il terrore che quell'esame possa risultare positivo, e non riesco ad uscirne.

Non riesco fisicamente a recarmi dal medico, il solo pensiero mi manda nel panico più totale.


Ho bisogno di una chiave di lettura diversa per guardare a tutta la vicenda, qualcosa che possa darmi la calma minima necessaria per fare ciò che va fatto.

Vi prego di aiutarmi, sono così terrorizzato da non averne parlato neanche con amici e familiari, ho paura che possano obbligarmi a sottopormi a questa visita e la cosa mi spaventa.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente, fa bene a cercare una motivazione sua, per effettuare l'indagine medica, e a sottrarsi a qualunque pressione dall'esterno, che sarebbe una violenza alla sua volontà e potrebbe produrre l'effetto contrario.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale o la Terapia Strategica potrebbero aiutarla a trovare questa motivazione in una sola seduta. Qui su Internet non si fanno terapie, anche perché solo la rassicurante presenza di uno psicologo davanti a lei può ritagliare sulle sue esigenze la ristrutturazione del suo pensiero, senza peggiorare i suoi timori.
Nella sua città ci sono bravi specialisti e centri di formazione idonei.
Le faccio i più vivi auguri, per tutto.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

mi sembra comprensibile un vissuto di paura quando si deve fare un esame e si devono attendere i risultati. La sottolineatura che lei non è ipocondriaco mi sembra corretta. Sta comunicando il fatto che ci sono ragioni effettive per eseguire questo esame e i suoi timori sono giustificati.

Personalmente penso, quindi, che la sua emozione di paura non sia evitabile. Deve fare un piccolo sforzo per non farsi sopraffare e affrontare questo momento critico. Lei sente giustamente di avere bisogno di trovare la calma necessaria, senza farsi sopraffare dalla paura, per non perdere il controllo e avere un po' di fiducia.

Comprendo che in questa sede non voglia entrare nel merito della sua situazione e dell'esame che deve fare. Tuttavia mi sembra che non lo stia facendo neanche con le persone a lei care, né con gli amici né con i familiari.

Sento importante che non affronti tutto da solo, facendosi carico di vissuti angosciosi senza poterli condividere. Da qui, e con gli elementi del suo racconto, mi sento di consigliarle questo, considerando anche l'urgenza di cui parla.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Cari dottori, vi ringrazio per i vostri messaggi.

Dottoressa Potenza, vedrò di informarmi per una seduta nella mia zona che possa aiutarmi a trovare le giuste condizioni mentali. La ringrazio per i gentili auguri.

Dottor De Sanctis, ho provato già due volte a recarmi al pronto soccorso per "risolvere" la cosa, senza mai riuscire a varcare la soglia di ingresso.

Ho sempre convissuto con una leggerissima ansia in vita mia, ma abbondantemente gestibile. Credo che già la parola "gestibile" ingigantisca l'effettiva portata (quella percepita, almeno) del fenomeno, visto che al massimo si trattava di qualche periodo di breve durata (giorni) in cui mi trovavo a riflettere con una leggera preoccupazione principalmente riguardo la mia vita familiare e lavorativa.

Ma qui sono proprio paralizzato, è la paura che sta gestendo me e non il contrario, e dire che mai in vita mia mi sono preoccupato per la mia salute (vita tendenzialmente sana, un minimo di prevenzione senza nessuna angoscia).

Devo tutelarmi dalle mie stesse paure, quindi vi chiedo se sia possibile richiedere di effettuare l'esame sotto sedazione. E' una normale risonanza magnetica, ma il pensiero di stare 40 minuti nel macchinario a pensare agli ipotetici risultati, e sopratutto quello di riceverne di preoccupanti è... letteralmente insopportabile.

Non posso rimandare, ma al pensiero di recarmi al PS (o da uno specialista) mi manca il fiato.
[#4]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente, non so presso quale ospedale abbia preso appuntamento, però ha fatto bene a specificare che si tratta di una RM. Ma chi le ha detto che l'esame durerà 40 minuti? Io lo faccio anche due volte l'anno e difficilmente dura più di 20 minuti, ma forse la sua è total body.
Il medico stesso che gliel'ha prescritta, se lei avesse esternato le sue paure, avrebbe potuto tranquillizzarla: in genere i pazienti temono di sentirsi costretti sul lettino e di provare il disagio della claustrofobia. Un mio paziente che deve farla spesso mi ha detto di aver scoperto che ripetere in mente una serie di preghiere, concentrandosi sul loro significato, lo aiuta; ho consigliato ad altri pazienti che non sono religiosi dei mantra o il ripetere poesie imparate a memoria, o ripassare nella mente delle canzoni, e ho verificato che è efficace, se ci si concentra.
Si faccia coraggio, dunque, e se può si faccia aiutare e trovare la sua strategia, che richiede anche altri procedimenti mentali i quali, come le ho già detto, vanno adattati al singolo caso. Ancora auguri.
[#5]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Buonasera dottoressa.

La stima dei 40 minuti l'ho ricavata tramite siti web di studi medici privati che fra i loro servizi mettono a disposizione anche la RMN e ne indicano la durata.

Magari però mi sbaglio, lei lo saprà sicuramente meglio e spero abbia ragione.

In ogni caso dottoressa non sono claustrofobico e non ho paura dello spazio ristretto, è il pensiero di starmene lì sapendo che sono a pochi minuti dall'esito, che mi terrorizza.

Per dirla molto banalmente, non ho paura dell'esame ma del risultato.

La ringrazio nuovamente per gli auguri ed i consigli.
[#6]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

posso intanto chiederle quale iter sta seguendo? Quando ha scritto di essersi rivolto al medico, intendeva il medico di base, che ha valutato la necessità di effettuare una risonanza magnetica?

Cerco di capire come mai abbia tentato di recarsi al Pronto Soccorso, è stata una sua scelta autonoma?

È importante che si rivolga al medico di base, al quale può parlare del suo stato d'animo e della paura che la paralizza. A lui stesso può rivolgere tutte le domande e i dubbi che che comprensibilmente si sta ponendo.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#7]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Buongiorno Dottor De Sanctis.

Mi sono recato dal mio medico di base circa una una settimana fa. Lui mi ha consigliato di recarmi il prima possibile al pronto soccorso dove, secondo lui, mi avrebbero fatto una risonanza.

Non ci sono andato, non gli ho più fatto sapere nulla.

Credo di aver usato impropriamente l'espressione "andare dal medico" in uno dei miei messaggi precedenti.

Vedrò di farmi coraggio ed andarci oggi. Farò almeno un tentativo.
[#8]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente, intanto potrebbe prendere un tranquillante, poco prima di recarsi al Pronto Soccorso. Come sa vanno prescritti dal medico, ma se non è abituato a prenderli anche un prodotto da banco a base di camomilla può fare effetto. Può provare a parlare per telefono con uno psicologo, prima di recarsi al Pronto Soccorso. Infine, approvo il consiglio del mio collega dr De Sanctis, forse dovrebbe informare un amico o un parente meno ansioso degli altri e farsi accompagnare. Tenga conto che se fosse la patologia che lei forse sospetta, nella maggior parte dei casi oggi è curabile, tanto prima e meglio quanto più la diagnosi è precoce. Le rinnovo gli auguri. Ci tenga al corrente.
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