E sulle cisti presenti che a parer del medico sembrano essere poco importanti

Gentile Dottore, mio marito 54 anni, alto 1,80 peso 70 kg.,circa un paio di anni fa ha avuto una colica renale per la quale è finito in pronto soccorso con dolori atroci e codice giallo. Non aveva mai avuto problemi quindi siamo stati colti di sorpresa, solo la sera prima aveva avuto sangue nelle urine per il quale si apprestava a fare analisi urine. Gli è stata messa flebo e dopo numerose ore rimandato a casa per poi dover ritornare in pronto soccorso.. insomma un calvario. Ha fatto poi controlli su controlli, ecografie, lastre etc., in seguito è stato anche ricoverato in ospedale e gli hanno fatto anche la tac.. ma chi diceva una cosa chi un'altra e nn ci abbiamo mai capito molto.
Ha fatto tutti gli esami del sangue ed urine richiesti che sembra vadano bene a parte le proteine nelle urine che, una sola volta, sono risultate 10, ma che poi ripetendo l'esame nn si è più verificata questa anomalia.
Ora recatosi da un altro urologo per controllo, quest'ultimo gli ha prescritto di ripetere ecografia ed ecco di seguito l'ultimo referto:
"Il rene di destra è in sede, di normale morfologia, il diametro longitudinale è di 9 cm. (vn da 9,5 a 11,5 cm). Conservato il rapporto cortico-midollare. La superficie dell'organo è regolare. Si rileva un'immagine riferibile a formazione di tipo litiasico, del diametro massimo 0,3 cm. Le vie escretrici non sono dilatate. A livello del terzo medio è presente una formazione cistica del diametro massimo di 1 cm.
Il rene di sinistra è in sede,di normale morfologia, il diametro longitudinale è di 10.3 cm. (vn da 9,5 a 11,5 cm). Conservato il rapporto cortico-midollare. La superficie dell'organo è regolare. Si rileva un'immagine riferibile a formazione di tipo litiasico, del diametro massimo 1 cm. Le vie escretrici non sono dilatate. A livello del polo superiore è presente una formazione cistica del diametro massimo di 1.7 cm. A livello del polo superiore è presente una formazione anecogena, del diametro massimo complessivo di 2 cm, contenente aggregati iperecogeni, calcifici, di diametro subcentimetrico.
Non è presente versamento libero o saccato in sede peri-epatica e peri splenica."
L'urologo interpellato consiglia di intervenire sul calcolo di 1 cm. con laser senza anestesia e propone ricovero in ospedale per 2 gg.
Vorrei cortesemente sapere se a Suo parere è corretto tale percorso, se poi il calcolo frantumato può dare problemi per essere espulso, se è molto doloroso questo tipo di intervento col laser, quali sono i tempi di ripresa fisica, e vorrei il Suo parere circa le dimensioni diverse dei 2 reni (9 cm il dx e 10,3 il sx) e sulle cisti presenti che a parer del medico sembrano essere poco importanti.
Ringrazio anticipatamente per le cortesi risposte che riceverò. Cordialmente.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettrice,
non posso che dre fiducia alle indicazioni dell'Urologo che ha potuto valutare direttamente suo marito. Con il vostro Urologo discutete della modalità di eliminazione dei frammenti e dei tempi di ripresa.
La differenza di dimensioni tra i due reni e la presenza di cisti sono reperti ecografici frequenti, e non preoccupanti.
Suggerisco comunque di fare accertamenti di tipo metabolico per indagare se esiste una predisposizione alla formazione di calcoli, vista la presenza di calcolosi bilaterale: ne parli con il vostro Urologo.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
cara lettrice,

un problema di calcolosi renale dovrebbe essere valutato in maniera "integrata" per capire se esistano concrete possibilità di eliminare gli eventuali calcoli ed evitare il formarsene di altri
A Roma esistono numerose strutture pubbliche ove poter trattare tali problemi.
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora fortunatamente le dimensioni dei calcoli bilateralmente non sono tali da dare sofferenza (dilatazione) ai reni. Il trattamento della calcolosi renale può avvenire secondo diverse tecniche, interne (PCNL) o esterne (ESWL) la scelta del migliore trattamento possibile è dell'urologo. Mi pare di capire che suo marito è ben seguitoe quindi vale la pena di continuare ad affidarsi al collega che lo ha in cura.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
Vi ringrazio per le risposte e per le indcazioni che prontamente e gentilmente mi avete fornito.
Mio marito è in attesa che il medico gli comunichi la possibilità di effettuare il trattamento col laser poichè l'Ospedale non ha il suo macchinario ma gli viene portato solo saltuariamente raggruppando più pazienti per quella giornata.
Desidererei sapere se a Roma ci sia un Ospedale proprio specializzato per essere seguiti per calcolosi renale poichè siamo un po' preoccupati avendo letto alcune cose su questa tecnica che sembra essere non priva di effetti collaterali (come trauma al rene che può evolvere in fibrosi interstiziale o insorgenza di diabete come conseguenza dell'azione delle onde d'urto sul pancreas, e tante altre cose).
Calcoli di dimensioni 1 cm sono sempre da trattare?
Grazie ancora