Rapporto orale con prostituta

Egregi dottori, avrei bisogno di un vostro consiglio in materia HIV. In un momento di incoscienza,il 4/12 ho frequentato una prostituta di colore, avendo pero' problemi erettili. Ho avuto un "inizio" di rapporto sessuale, comunque PROTETTO, durato pochissimo, perche' non ho mantenuto l'erezione. Poi ho commesso l'ingenuità di avere un inizio di rapporto orale NON PROTETTO. Dopo 45-50 secondi al massimo (diciamo un minuto per fare cifra tonda), l'ho fatta smettere, forse per paura e perche' mi dava comunque fastidio. Ho acceso la luce (eravamo in macchina), ho guardato se c'erano eventuali macchie di sangue sul pene ma non ho notato proprio niente. Poi mi sono subito ripulito, prima con una mano, poi con un (primo) fazzoletto di carta, in maniera piu' accurata e decisa. Infine, ho reindossato il profilattico e ho riprovato il rapporto sessuale con gli stessi risultati di prima (interruzione dopo pochi secondi per "impotenza"). Dopo vari tentativi con la masturbazione, alla fine non sono riuscito a raggiungere una sufficiente erezione, e a forza di provare, ho eiaculato. Mi sono ripulito subito con un altro fazzoletto (che e'stato gettato dal finestrino, mentre il primo e' rimasto in macchina). Quindi in totale ho ripulito il pene (e il glande) due volte con i fazzoletti di carta. Mentre tornavo dalla (provvidenziale) figuraccia, ho cominciato a pensare sempre piu' al rapporto orale non protetto, con un ansia crescente.
A casa ho controllato con cura e NON HO VISTO:
- tracce di sangue sul pene e sulle mutande
- tracce di sangue sul primo fazzoletto di carta, quello rimasto in macchina, che era bianco uniforme come nuovo, senza zone rosse o piu' scure, il che dovrebbe essere una ulteriore conferma che veramente non c'era sangue sul pene (altrimenti sarebbe risaltata agli occhi, nel bianco, una anche molto piccola differenza cromatica).Al massimo il fazzoletto dovrebbe essere venuto a contatto con un liquido trasparente, come la saliva, e nient'altro .
- ferite (ne' fresche ne' rimarginate) , abrasioni, infiammazioni sul pene (ho controllato con molta cura, anche con una lente d'ingrandimento). La pelle e il glande mi sono sembrati integri in ogni punto.

Gradirei vivamente un parere sul rischio che ho corso in quei 45-50 secondi (1 minuto al massimo, va'!). Tutto quello che ho raccontato corrisponde al vero, ma in fondo posso dire con precisione solo quello che ho VISTO o NON HO VISTO, non quello che E' STATO. Premetto che non so nulla della situazione immunologica della prostituta. All'inizio ho acconsentito al rapporto orale passivo non protetto perche' lo ritenevo sicuro, ma dopo ho letto che, seppur bassissimo, e' possibile infettarsi. E che le mucose del glande e del prepuzio sono penetrabili dal virus (non lo sapevo, pensavo solo al caso di contatto sangue con sangue attraverso ferite!!!)
Dando come ipotesi pessimistica la sieropositività della ragazza (che era in carne, apparentemente in buona salute), qual'e' stato secondo voi il rischio di contagio per me in questo episodio? E per infettarsi, basta una piccola (e forse invisibile) quantità di sangue nella saliva o e' necessaria una perdita massiccia e alla fine evidente? Premetto che eseguiro' il test a 3 e 6 mesi, in ogni caso.

Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Nonostante la minuziosissima descrizione della dinamica del rapporto, non si puo' dire niente di sensato perche' non si sa nulla sullo stato della professionista. Il rischio a priori e' basso, poi non resta che aspettare i test.


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