Infertilita maschile.

Carnitina e Coenzima Q10 nelle infertilità maschili "inspiegate"

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Un’ampia revisione e meta-analisi condotta dall’Università di Yangzhou e pubblicata su Reproductive Sciences [1] evidenzia il potenziale ruolo degli antiossidanti nel trattamento dell’infertilità maschile inspiegata. In particolare, L-carnitina e Coenzima Q10 sembrano migliorare parametri chiave del liquido seminale, come concentrazione, motilità e morfologia degli spermatozoi. I risultati appaiono promettenti, ma non ancora definitivi per protocolli clinici standardizzati.

Infertilità maschile e ruolo dello stress ossidativo

In questi ultimi decenni la diagnostica e le terapie dell’infertilità maschile e di coppia si sono impegnate a meglio capire il ruolo dei Radicali Liberi dell’Ossigeno (ROS) come causa alla base di molte infertilità “inspiegate”.

Con questa prospettiva molte sostanze ad azione antiossidante sono state proposte in questi ultimi anni come possibili terapie in maschi infertili che presentavano dispermie idiopatiche, ma con elementi clinici che indicavano possibili danni causati da uno stress ossidativo.

Antiossidanti studiati: L-carnitina e Coenzima Q10

Un gruppo di ricercatori cinesi dell’Università di Yangzhou, attraverso una revisione sistematica e una meta-analisi di rete, pubblicata ora su Reproductive Sciences, ha cercato di studiare e valutare gli effetti di alcuni antiossidanti, quelli che attualmente sembrano essere i più utilizzati nella pratica clinica e cioè la Levo-carnitina e il Coenzima Q10, e la loro capacità di migliorare i parametri alterati di un liquido seminale e gli eventuali tassi di gravidanza nei maschi con un’infertilità inspiegata.

Sono stati così incluse nel lavoro tutte le ricerche che valutavano l’effetto terapeutico di questi antiossidanti attraverso i più importanti database: Cochrane Library, EMBASE, Web of Science e PubMed.

Criteri e parametri analizzati nella meta-analisi

I parametri studiati sono stati:

  • la concentrazione degli spermatozoi,
  • la loro motilità progressiva,
  • la percentuale di spermatozoi morfologicamente normali,
  • il tasso di gravidanza.

Dopo un severo e rigoroso screening sono stati presi in considerazione 16 studi clinici.

Risultati: miglioramenti nei parametri seminali

La sintesi estrema di questa complessa meta-analisi sembrerebbe confermare che la L-carnitina, il coenzima Q10 e l’associazione L-carnitina più Acetil-L-carnitina migliorano in modo significativo alcuni parametri del liquido seminale in confronto all’utilizzo dei placebo.

In particolare, il coenzima Q10 sembrerebbe capace di determinare un aumento statisticamente significativo del numero degli spermatozoi, mentre la L-carnitina avrebbe una azione più importante sul miglioramento della motilità progressiva dei gameti maschili.

Limiti dello studio e prospettive future

Impossibile però trarre conclusioni definitive anche da questo lavoro, in particolare comprendere meglio quali gruppi di uomini con oligoastenoteratozoospermia idiopatica possano meglio rispondere a questi particolari antiossidanti, a quali dosaggi e soprattutto come identificarli, come e con quali accertamenti.

Per approfondire:Salute maschile: quali controlli fare?

Data pubblicazione: 04 settembre 2025

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

Medico chirurgo con specializzazioni in Urologia, Andrologia e Patologia della Riproduzione Umana, vanta oltre 15 anni come responsabile di Unità di Andrologia focalizzata su problematiche sessuali e riproduttive in lesioni midollari. Dirige strutture d’eccellenza private-convenzionate per la salute sessuale maschile. Docente in istituti internazionali, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e co-editore di testi specialistici, è esperto in chirurgia andrologica e terapie della fertilità maschile

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