Cure palliative eutanasia nella storia.

L'eutanasia nella leggenda e cultura sarda: l'accabadora

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

Prima che arrivassero le normative e prima delle analisi bioetiche, nella cultura sarda si descriveva un personaggio a metà tra realtà e fantasia: l’accabadora. Le radici del termine arrivano dal verbo “accabadare”, dal duplice significato di "incrociare le mani a un morto" e di cavalcare, inteso nel senso di "partire".

Chi era l'accabadora?

L'accabadora era una donna vestita di nero che si avvicinava al paziente terminale, faceva uscire i parenti e procedeva a porre fine alle sofferenze del malato, con metodi di vario tipo. Solitamente svolgeva anche il ruolo di levatrice assumendo il significato di colei che apriva e chiudeva il cerchio della vita. Vediamo come viene descritta nella tradizione sarda questo personaggio che ha posto le radici dell'eutanasia.

Data pubblicazione: 28 dicembre 2022

Autore

brunonicora
Dr. Bruno Nicora Palliativista, Anestesista, Neurofisiopatologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001 presso PAVIA.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Alessandria tesserino n° 4449.

Oltre quindici anni di esperienza in terapia intensiva come anestesista-rianimatore, con un approccio clinico e umano “first aid oriented”. Ha diretto per dieci anni il Piccolo Cottolengo di Tortona, accompagnando bambini con disabilità gravi. Esperto in medicina palliativa, ricerca scientifica, management sanitario e innovazione tecnologica applicata alla clinica, con formazione manageriale EMMLOS all’Università di Pavia.

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