Patologie genitali dermatologiche

giampierogriselli
Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico

Sì è appena concluso il 2° incontro bolognese sulle "Patologie genitali e dintorni" nel quale si sono ritrovati vari medici specialisti interessati ad approfondire queste interessantissime tematiche.

Al di là della discussione sul merito dei singoli interventi, tutti molto brillanti e completi, è emersa la necessità di non trascurare, nella pratica clinica quotidiana, evenienza rare ma non così infrequenti come si potrebbe pensare.

Quante volte durante una visita medica generale, una visita dermatologica, e addirittura, durante una mappatura nei, evitiamo di far spogliare completamente il paziente, o la paziente, per pudore?

Quante volte la osservazione di lesioni, così attenta su tutto l'ambito cutaneo, si ferma nella zona genitale e perineale, e ci limitiamo a chiedere "Problemi... lì sotto???".

Sembra infatti "pericoloso" e "equivoco" chiedere ad una persona, magari del sesso opposto, oppure anziana, di spogliarsi completamente e, quindi, spesso, si omette.

Ma i dati sul melanoma vulvare dimostrano come esso oscilli dal 6 al 10% di tutti i tumori vulvari, e dal 3 al 7% di tutti i melanomi. E come la sua prognosi sia spesso sfavorevole, in relazione proprio al ritardo diagnostico.

Come primo dato di riflessione, forse dovremmo ripensare all'antico precetto dei nostri maestri, che ricordava come il paziente andasse visitato sempre nella sua nudità per aver modo di ispezionare e notare qualunque segno.

Oggigiorno invece, sulla base della fretta da una parte, dalla ritrosia dall'altra, alimentata da paure e difficoltà psicologiche, non sembra così facile attuarlo.

Ma è una cosa corretta? 

Vorrei condividere questa riflessione.

Data pubblicazione: 31 gennaio 2015 Ultimo aggiornamento: 06 febbraio 2015

10 commenti

#1
Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

Giampiero sono d'accordo , la figura del vulvologo ( è presente una Società Internazionale di VULVOLOGIA) nasce per colmare questa lacuna
Ciao Nicola

#3
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli


Sì è parlato molto anche di vulvodinia, ovviamente non solo dei problemi organici ma anche i relativi riscontri psicologici, e delle terapie .Gran parte di spazio anche per una nuova , relativamente, terapia laser per la atrofia. Certamente si è convenuto sul fatto che lo specialista che vede più le pz , il ginecologo, ma anche il dermatologo, debba avvalersi anche dell, aiuto di psicoterapeuti.

#6
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

La cosa che è da sottolineare è che il melanoma nelle mucose ha una progressione più rapida , e gli studi dimostrano come la stragrande maggioranza di donne alla quali era stato riscontrato un melanoma vulvare aveva già uno spessore ragguardevole, cioè non erasottile.
Questo provoca grave aumento di mortalità e di interventi assai demolitivi.

#7
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

Quindi non utile, ma necessaria la stretta collaborazione tra le varie figure mediche , in primi ginecologica e dermatologi, per arrivare precocemente a diagnosi e terapia.
E certamente prevedere anche l'ingresso di altre figure nell'agosto ne globale della pz.

#9
Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

Giampiero sono in perfetta sintonia , la collaborazione tra dermatologi e ginecologi è fondamentale per la diagnostica della patologia vulvare , infatti nella Societa Italiana di Vulvologia ci sono Ginecologi, Dermatologi e Anatomo- Patologi

#10
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

Ehmmm...PS
Nell' "agosto ne globale" leggasi....gestione globale :-)
Del tutto d'accordo Nicola!!:-)

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