Stress e inquinamento: nemici per il bebè
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Uno studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Pediatrics ha posto in relazione lo stress e l’inquinamento a cui può essere sottoposta la donna in gravidanza con lo sviluppo neurologico del bambino nei primi anni di vita.
Lo studio è stato condotto su 248 donne non fumatrici nella regione di Cracovia in Polonia, le quali sono state seguite dalla gravidanza fino ai nove anni successivi alla nascita dei rispettivi figli.
Sono state analizzate le esposizioni agli idrocarburi policiclici aromatici durante la gravidanza, le condizioni di demoralizzazione psicologica delle gestanti e il successivo sviluppo neurofisiologico dei bambini.
Sono state rilevate interazioni significative tra demoralizzazione materna ed esposizione agli idrocarburi con sintomi di ansia, depressione, comportamento aggressivo da parte dei bambini di queste madri. L’esposizione a fattori inquinanti, quali appunto gli idrocarburi policiclici, presenti ad esempio nelle grandi città con traffico di automobili, aumenta questo rischio.
Lo studio quindi mette in stretta correlazione i problemi di tipo ansioso-depressivo (demoralizzazione) della gestante con lo sviluppo neurologico del nascituro e pone per la prima volta l’accento sull’effetto che può avere l’inquinamento atmosferico sullo sviluppo di atteggiamenti aggressivi, depressione, ansia e disturbi dell’attenzione dei bambini.
Fonte: Prenatal exposure to airpollution, maternal psychological distress, and child behavior
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