Una luce nel buio: il meccanismo molecolare nel trattamento delle malattie neurodegenerative

otellopoli
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno

In questo breve articolo vengono illustrati studi in vivo su cavie animali ed il relativo meccanismo molecolare che permetterebbe di aumentare funzionalità e numero delle sinapsi nelle malattie neurodegenerative, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica e la malattia di Alzheimer, che consentirebbe (qualora i dati trovassero conferma in studi su modello umano) di trattare efficacemente la suddette malattie.

Una luce nel buio!

 

 

Researchers from The University of Texas Graduate School of Biomedical Sciences (GSBS) at Houston have recently garnered the front cover of the latest edition of Neuron. The study entitled, “A TRPV channel in Drosophila motor neurons regulates presynaptic resting Ca2+ levels, synapse growth, and synaptic transmission,” aimed to better understand how the brain receives and processes data in an effort to develop improved treatment options for neurodegenerative conditions such as amyotrophic lateral sclerosis (ALS) and Alzheimer’s disease.

This study was conducted by Dr. Kartik Venkatachalam, Phd, part of the Faculty Department of Integrative Biology and Pharmacology at GSBS whose lab focuses on studying the neurobiology of Drosophila and understanding how certain synaptic channels sense and transmit information to the nervous system and brain. In addition to identifying the mechanisms involved in synaptic channel activation and regulation, their work aims to remap the neuronal circuits that utilize these channels in hopes of developing novel therapeutic targets for neurodegenerative diseases. In this study, Dr. Venkatachalam and his collaborators utilized cutting edge laboratory technology to study the synaptic function of certain channels known as TRPV channels that are responsible for signal transduction at neural synapsis in Drosophila.

Study Findings:

The team found that when TRPV was removed from the neuronal process, synapse function was diminished and the opposite was true when TRPV was enhanced. They were also able to restore lost synaptic activity through an introduction of genetic material that enhanced TRPV. In a press release about the study’s findings, Dr. Venkatachalam stated, “The brain does much more than simply relay electrical charges among nerve cells, or neurons. It also shapes the power of those transmissions along inter-cellular connections called synapses. And, we have identified a molecular mechanism that does just that.” This study adds to the body of knowledge that is looking into the relationship between neural synapses and diseases such as Alzheimer’s and ALS. Further studies both in animal and human models are needed to confirm the clinical relevance of the findings.

 

 

Data pubblicazione: 04 aprile 2015 Ultimo aggiornamento: 17 ottobre 2019

Autore

otellopoli
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso Università La Sapienza Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 35412.

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10 commenti

#1
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

notizia interessante di ricerca di base che porta un (grosso) tassello ai meccanismi con cui avvengono le malattie neurodegenerative. In futuro sarà importante

#2
Ex utente
Ex utente

http://www.imci.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1339&Itemid=325

http://news.doccheck.com/it/268/alzheimer-respirare-profondamente/
lzheimer

Buongiorno Dr. Otello Poli, apprezzerei un suo parere riguardo agli studi che invio. Il primo studio suggerisce che la carenza di ossigeno favorisce la malattia di Alzheimer, l'altro articolo indica che per la cura dell'Alzheimer alcuni Medici degli Stati Uniti d'America prescrivono la terapia che consiste nella Ventilazione a Pressione Positiva d'Aria utilizzando la macchina ventilatrice chiamata Cpap. Possiamo capire che, aumentando la ossigenazione al Cervello, soprattutto, aumentando STABILMENTE la pressione parziale di ossigeno disciolto i cui livelli sono indicati dalla pO2 arteriosa, si può ottenere la regressione della malattia neurodegenerativa Alzheimer o altre patologie neurologiche.
E' possibile Dr. Poli che aumentando stabilmente la ossigenazione Cerebrale (aumento della pO2 generale) si può ottenere la crescita progressiva di Nuove Cellule del Cervello (Neurogenesi) e la seguente regressione delle malattie neurodegenerative?
A sua conoscienza Dr. Otello, è attuata regolarmente in Italia la terapia che aumenta la pO2 generale per la cura delle malattie Neurologiche?
Grazie per la molto apprezzata e stimata risposta Dr. Otello Poli.

#3
Ex utente
Ex utente

http://gaianews.it/salute/esercizio-fisico-migliore-medicina-per-lalzheimer-43691.html#.Vh3fF_ntmko

Se posso aggiungere Dr. Otello Poli, questo studio è una conferma di quanto da me affermato riguardo all'importanza di aumentare la pO2 arteriosa per ottenere la prevenzione o anche la cura della malattia di Alzheimer.
Infatti, dallo studio che invio possiamo leggere che, l'esercizio fisico aerobico è la migliore medicina per l'Alzheimer, e allora ci chiediamo subito, qual'è l'esatto meccanismo di azione dell'esercizio fisico per merito del quale ci immunizziamo o curiamo la malattia di Alzheimer?
Questa è una realtà che posso dimostrare senza timore di essere smentito perché (ripeto) io stesso pratico regolarmente (quotidianamente) l'attività fisica aerobica, e ho avuto l'idea di controllare la pO2 arteriosa richiedendo l'Emogasanalisi, a seguito della quale ho osservato un progressivo incremento della mia pO2, da 76,6 mmHg che era nel 2010, ora, dopo cinque anni della pratica costante dell'attività fisica aerobica, la mia pO2 arteriosa è aumentata di 12 millimetri di mercurio, adesso corrisponde a 88,6 mmHg.
Questa realtà indica senza ombra di dubbio che, l'esercizio fisico praticato costantemente INCREMENTA INDISCUTIBILMENTE la pO2 arteriosa, per questo motivo le Persone che svolgono regolarmente l'attività fisica prevengono o anche curano con efficacia le malattie degenerative del Cervello una delle quali è la malattia di Alzheimer.
Allora è necessaria questa riflessione: cos'ha di speciale la pO2 arteriosa aumentando la quale si ottiene il miglioramento delle condizioni Mentali e Fisiche?
La pO2 arteriosa è PARAMAGNETICA, e non serve per la ossigenazione cellulare, ma proprio perché paramagnetica è indispensabile per irradiare nel sangue l'Energia Elettrochimica necessaria per la generazione dei Potenziali d'Azione, che sono quei Potenziali Elettrici di Membrana i quali determinano tutte le Attività del Cervello e altri Organi del Corpo.
Si può capire che, la diminuzione più o meno consistente della pO2 arteriosa che si verifica quando la Persona non pratica la regolare attività fisica, causa più frequentemente il rischio delle malattie degenerative del Cervello e del Corpo, ma al contrario, quando pratichiamo costantemente l'esercizio fisico, oltre all'Angiogenesi (crescita di nuovi vasi sanguigni) aumentiamo la pressione parziale di ossigeno disciolto (incremento della pO2) ottenendo in questo modo quella maggiore energia elettrochimica irradiata nel sangue, grazie alla quale si verifica la Crescita di Nuove Cellule del Cervello e del Corpo che vuol dire la Rigenerazione Cellulare.
Ecco perché quando pratichiamo regolarmente l'esercizio fisico aerobico preveniamo le malattie, ma le possiamo anche curare risolutivamente.
E' importante una sua riflessione Dr. Otello Poli, e la riflessione degli altri Medici del Forum.
https://it.wikipedia.org/wiki/Potenziale_d%27azione

I più Cordiali Saluti.
Pino Fronzi

#4
Ex utente
Ex utente

http://www.nonsolofitness.it/divulgazione-scientifica/neuroscienze/esercizio-fisico-e-neurogenesi-negli-adulti.html

Augurandomi il consenso dei Medici aggiungo quello che ho capito svolgendo una ricerca sulle cause e cure delle malattie degenerative del Cervello (Neurologiche) e del Corpo (Oncologiche).
Anche l'articolo che invio indica l'importanza del costante esercizio fisico aerobico per ottenere la prevenzione delle malattie degenerative, lo studio suggerisce che per merito dell'attività fisica otteniamo l'Angiogenesi e la Neurogenesi, grazie alle quali preveniamo efficacemente le malattie sopra descritte, ma, la riflessione è importante: qual'è l'esatto meccanismo di azione dell'attività fisica aerobica a seguito della quale otteniamo migliori Condizioni Mentali e Fisiche?
Gli studi di importanti Istituti Scientifici di Ricerca Medica NON indicano, perché ancora NON lo conoscono, qual'è il reale meccanismo di azione dell'esercizio fisico, io però praticando da 12 anni la regolare attività fisica aerobica posso affermare con assoluta certezza che, l'esercizio fisico costante consente la protettiva diminuzione della Frequenza Cardiaca, a seguito della quale otteniamo l'aumento della GITTATA CARDIACA, che vuol dire maggiori quantità di sangue e ossigeno ad ogni battito del Cuore.
L'esercizio fisico inoltre rafforza il Muscolo Cardiaco, il quale rafforzato, sospinge con maggiore forza di propulsione il sangue e l'ossigeno in tutte le arterie determinando in questo modo la crescita di nuovi vasi sanguigni (Angiogenesi) a seguito della quale si verifica l'incremento di nuove cellule del Cervello, producendo la Neurogenesi, verificandosi inoltre la Rigenerazione Cellulare in tutti gli altri Organi del Corpo.
Sia l'Angiogenesi che la Neurogenesi e la Rigenerazione Cellulare si ottengono soprattutto per merito dell'incremento dell'Energia Elettrochimica determinata dall'aumento dei livelli di Ossigeno Disciolto la cui pressione parziale e quantità è indicata dalla pO2 arteriosa.
Consentitemi di ripetere che, l'Ossigeno Disciolto ha una caratteristica NON ANCORA STUDIATA DALLA SCIENZA MEDICA, infatti l'O2 è PARAMAGNETICO nel sangue, e non è necessario per la ossigenazione cellulare, a questo scopo è presente l'ossiemoglobina, in grande quantità, ma, l'Ossigeno Disciolto, presente nel sangue in minima quantità, circa il 2% dell'intera ossigenazione sanguigna, proprio perché PARAMAGNETICO è INDISPENSABILE, insieme all'attività elettrolitica (ioni sodio, potassio ecc) l'Idrogeno Ionizzato (anch'esso presente nel sangue) e le membrane cellulari polarizzate, per consentire la generazione dei Potenziali d'Azione (potenziali elettrici di membrana) i quali determinano tutte le attività del Cervello, del Cuore, e dei Muscoli.
L'Ossigeno Paramagnetico nel sangue genera e irradia inoltre l'Energia Elettrochimica per le cellule di tutti gli altri Organi del Corpo.
Allora possiamo essere certi che, l'INCREMENTO STABILE dei livelli della pO2 arteriosa ottenuto soprattutto con la regolare attività fisica aerobica, ma, per esempio, se la Persona non può esercitarsi fisicamente, la pO2 arteriosa aumenta principalmente, anche con la terapia che consiste nella ventilazione a pressione positiva d'aria utilizzando la macchina ventilatrice Cpap, alcune ore al giorno e nel sonno notturno, consentendo la prevenzione o eventualmente la cura delle malattie degenerative, determinando anche il rafforzamento del Sistema Immunitario, ottenendo così Migliori Condizioni Mentali e Fisiche.
Ringrazio per l'eventuale e apprezzata attenzione da parte degli Stimati Medici.
Pino Fronzi

#6
Ex utente
Ex utente

http://www.lastampa.it/2012/05/08/scienza/benessere/medicina/poco-ossigeno-e-il-cancro-dilaga-PvmRSDPhld7CEFSy5PdNzN/pagina.html

Ringraziando il Dr. Otello Poli e gli altri Medici per aver consentito la possibilità di indicare quello che sono certo di aver capito svolgendo una ricerca sulle cause delle malattie degenerative, invio questo articolo che descrive uno studio svolto negli Stati Uniti il quale indica che, la carenza di ossigeno nel sangue (Ipossiemia) può causare anche il cancro.
E' importante notare che neanche gli Studiosi-Medici Americani considerano che, l'ossigeno la cui carenza causa il rischio dell'insorgenza delle malattie degenerative è solo l'Ossigeno Disciolto Paramagnetico generatore di energia elettrochimica nel sangue, la cui pressione parziale è indicata dalla pO2 arteriosa.
Infatti, la carenza di ossiemoglobina, essendo presente nel sangue in grande quantità, non causa il rischio di malattie.
Penso sia importante una riflessione dei Medici riguardo della carenza di ossigeno disciolto, perché potrà essere decisiva per indicare alle Autorità Sanitarie la vera funzionalità dell'ossigeno paramagnetico il quale non è necessario per la ossigenazione cellulare ma è indispensabile per consentire la generazione degli Impulsi Elettrochimici i quali determinano tutte le Attività Cerebrali, Cardiache, e Muscolari, generando l'energia per tutti gli altri Organi del Corpo.
Ringrazio e Saluto

#7
Ex utente
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http://www.lastampa.it/2015/09/22/sport/formula-1/schumacher-non-migliora-e-adesso-pesa-chili-i-famigliari-nessun-miracolo-5ldcvJnrDhCnDymRh8VyWK/pagina.html

Penso che anche a Michael Schumacher indicando di attuare la Terapia che consiste nella Ventilazione a Pressione Positiva d'Aria (pressione adeguata) utilizzando la macchina ventilatrice CPap con mascherina naso-bocca, dopo due o tre mesi di regolare terapia AUMENTERA' NEUROPROTETTIVAMENTE la concentrazione di ossigeno nelle Aree Cerebrali (aumento stabile della pO2) determinando quella maggiore energia elettrochimica generata dal Paramagnetismo dell'Ossigeno Disciolto irradiato nel Flusso Cerebrale, grazie all'aumento del quale sarà stimolata la Rigenerazione di Nuove Cellule del Cervello.
In questo modo Michael Schumacher potrà beneficiare di un netto Miglioramento delle Condizioni Cerebrali e Fisiche.

#8
Ex utente
Ex utente

http://www.eutanasialegale.it/articolo/max-fanelli-sospende-le-cure-%C2%ABlo-stato-trascura-i-morenti%C2%BB

Consapevole di quello che scrivo vorrei aggiungere una possibile realtà la quale può essere di aiuto per le Persone ammalate con la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Il Sig. Max Fanelli, come altre Persone con la SLA, è paralizzato a causa della malattia neuromuscolare, non avendo più la capacità di respirare a causa della mancata attivazione dei muscoli respiratori, a Fanelli è stato fatto l'intervento chirurgico per la tracheostomia, in modo che ai polmoni e in tutto il corpo affluisca ossigeno utilizzando la macchina ventilatrice automatica.
In queste condizioni quale può essere una cura risolutiva per Max Fanelli?
Una possibile cura è la seguente: VA AUMENTATA UN PO' LA PRESSIONE DELLA INSUFFLAZIONE DI OSSIGENO ARTIFICIALE, in modo che, dopo due o tre mesi, l'aumento della pressione di insufflazione di ossigeno determinerà l'INCREMENTO STABILE della pressione parziale di Ossigeno Disciolto nel Flusso Cerebrale e in tutto il Corpo, rilevabile con l'Emogasanalisi riscontrando l'aumento della pO2 arteriosa.
L'aumento stabile dei livelli dell'Ossigeno Disciolto Paramagnetico sarà fondamentale, perché aumenterà l'Energia Elettrochimica irradiata nel sangue dal paramagnetismo dell'Ossigeno, determinando la crescita di nuovi Motoneuroni e altre Cellule del Cervello, per merito delle quali Max Fanelli potrà ottenere un progressivo miglioramento.
Molto importante è anche la Fisioterapia Riabilitativa Quotidiana, grazie alla quale si otterrà la Rigenerazione soprattutto di Nuovi Motoneuroni i quali azioneranno nuovamente alcuni muscoli, ricresceranno principalmente quei Motoneuroni e altre Cellule del Cervello maggiormente stimolate dall'azione muscolare prodotta dalla Fisioterapia.

#9
Ex utente
Ex utente

http://italiasalute.leonardo.it/news2PE.asp?ID=10305

http://www.teamsalute.it/Pub/Notizie/Salute-russare-rovina-materia-grigia-ma-curare-apnee-rigenera-cervello.aspx?idpage=16013&idnews=26615

Augurandomi la apprezzata attenzione da parte dei Medici di questo Forum, invio questo studio che dimostra in parte quanto da me affermato riguardo alle cause e cure delle malattie neurodegenerative.
Lo studio svolto dai Ricercatori-Medici dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, indica che, aumentando la concentrazione di ossigeno (aumento della pO2 arteriosa) nel Flusso Cerebrale e in tutto il Corpo, si ottiene la Rigenerazione del Cervello.
Alcune Persone, nei quali si verificano le frequenti e ripetute apnee a causa del russare nel sonno notturno, nel tempo si causano la CARENZA CONTINUATA di Ossigeno nelle Aree Cerebrali, provocandosi in questo modo i deficit neuro-cognitivi.
La rischiosa CARENZA di Ossigeno è riscontrabile con l'Emogasanalisi, osservando soprattutto la più o meno consistente diminuzione della pO2 arteriosa.
Per la cura delle Persone con i deficit neuro-cognitivi causati dalle apnee nel sonno, i Ricercatori-Medici del San Raffaele hanno pensato di prescrivere la Ventilazione a Pressione Positiva d'Aria utilizzando la macchina ventilatrice chiamata Cpap.
Dopo tre mesi di costante terapia, ricontrollando con la risonanza magnetica funzionale, E' STATA RISCONTRATA LA RIGENERAZIONE DEL CERVELLO.
Si può capire che, l'incremento STABILE soprattutto dell'Ossigeno Disciolto Paramagnetico, ha determinato quell'aumento di Energia Elettrochimica irradiata dal paramagnetismo dell'Ossigeno nel Flusso Cerebrale per merito della quale si è verificato l'automatismo che produce la CRESCITA DI NUOVE CELLULE DEL CERVELLO, consentendo la guarigione delle Persone precedentemente ammalate con i deficit neuro-cognitivi a causa della frequente carenza dell'Ossigeno Disciolto la cui pressione parziale e quantità è indicata dalla pO2 arteriosa.
Si può ragionevolmente intuire che, con la stessa terapia la quale aumenta stabilmente la concentrazione di ossigeno al Cervello (aumento della pO2 arteriosa) oltre alle malattie neurodegenerative si possono curare risolutivamente anche i tumori Cerebrali.
Ringrazio i Medici per l'eventuale e apprezzata attenzione.
Pino Fronzi

#10
Dr. Otello Poli
Dr. Otello Poli

Egr. sig. Fonzi,
ritengo come Lei abbia avuto sufficiente spazio per esporre le sue teorie così come ritengo che chi ne sia stato interessato abbia avuto tempo per "prendere appunti" e formarsi una opinione in merito.
Penso possa bastare così !

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