Operazione per cataratta. Quale tecnica è più sicura?

La chirurgia della cataratta con il laser a femtosecondi e la chirurgia con facoemulsificazione convenzionale hanno dimostrato profili di sicurezza simili.

Un nuovo studio, pubblicato sull'autorevole rivista Journal of Cataract and Refractive Surgery, ha esaminato 4.080 occhi; 1.852 occhi sottoposti chirurgia della cataratta assistita dal laser a femtosecondi e 2.228 occhi sottoposti a facoemulsificazione convenzionale. Non ci sono state differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda l'età del paziente o il grado di cataratta.

Per tutte le procedure effettuate con il laser a femtosecondi si è utilizzato il sistema Catalys, della Abbott Medical Optics.

Rotture della capsula anteriore si sono verificate in 34 casi con il laser a femtosecondi (1,84%) ed in 5 casi con la chirurgia classica (0,22%). La differenza fra i gruppi, in questo caso, viene considerata statisticamente significativa.

Punti di minore resistenza della capsulotomia anteriore ("tag") sono stati identificati in 30 casi eseguiti con laser a femtosecondi (1,62%) ed in un solo caso di chirurgia classica (0,004%). Anche in questo caso la differenza è considerata statisticamente significativa.

Rotture della capsula posteriore si sono verificate in 8 casi di interventi con laser (0,43%) ed in 4 casi (0,18%) di chirurgia classica con soli ultrasuoni. La differenza fra i gruppi, in questo confronto, non era significativa.

Nel gruppo di interventi eseguiti con laser a femtosecondi si è avuta una maggiore incidenza di opacizzazione corneale e miosi durante l'intervento chirurgico. Il tempo di utilizzo degli ultrasuoni è risultato minore nel gruppo laser rispetto al gruppo sottoposto ad intervento classico.

Le complicanze intraoperatorie significative, in grado di influenzare i risultati post-chirurgici e la soddisfazione dei pazienti, sono risultate comunque basse in entrambi i gruppi.

 

Per leggere l'articolo completo in inglese, cliccare qui.

Data pubblicazione: 21 gennaio 2015 Ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2016

4 commenti

#1
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Caro Antonio, secondo me un lavoro di questo genere non ha molto significato per 2 motivi: il primo é perché gli interventi dovrebbero essere TUTTI effettuati da un solo chirurgo, in quanto la manualità chirurgica non é uguale per tutti.
Il secondo motivo é quello di aver utilizzato SOLO UN MODELLO di laser a Femtosecondi, nel 2013: In 2 anni questo tipo di laser si sono molto perfezionati. A parte questo ritengo che hai fatto bene a parlarne per stimolare la discussione. A presto

#2
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

P.S. oppure, meglio ancora, su un numero elevato di chirurghi, sia con alta che con media manualitá chirurgica.

#3
Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

Caro Carlo,

Posso capire le motivazioni di questo tuo commento, ma un lavoro su oltre 4000 casi, pubblicato su una rivista molto prestigiosa del nostro settore come "Journal of Cataract and Refractive Surgery" non può non essere preso seriamente in considerazione.

Grazie per il contributo,
Antonio

#4
Dr. Carlo Orione
Dr. Carlo Orione

Non metto in dubbio la qualità del lavoro che hai fatto bene a rendere noto, mi riferisco solo al fatto che 2 anni fa i laser femto per la cataratta erano meno precisi dei nuovi e che se prendi come campione le complicanze insorte in un anno in un tot di Ospedali, probabilmente i risultati sarebbero ben diversi. Se prendi la casistica operatoria annuale dei chirurghi che lavorano nello stesso Ospedale, per esempio, sai benissimo che le complicanze intraoperatorie possono variare dallo ZERO al 20% secondo il chirurgo. Con il laser che utilizziamo ad Alessandria, invece, nessun chirurgo ha avuto complicanze intraoperatorie.

Ciao
Carlo

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