Fibromialgia dolore corpo mente.

Fibromialgia: quando il corpo avverte il dolore della mente

Il dolore può nascere anche dal cervello, senza essere generato da stimoli lesivi esterni o interni al corpo.

Cos’è la fibromialgia

 La fibromialgia è un disturbo cronico caratterizzato da dolore muscolo-scheletrico persistente e diffuso, dovuto a ipersensibilità agli stimoli dolorosi e riduzione della soglia del dolore.

Altri sintomi sono stanchezza cronica, insonnia, cefalea, rigidità mattutina e nebbia da fibrosi (disturbi della memoria, confusione, deficit dell’attenzione e della concentrazione).

La fibromialgia colpisce 1,5-2 milioni di italiani, prevalentemente donne in rapporto donne/uomini 3:1 [1, 3].

La diagnosi di esclusione

Le cause di questa sindrome non sono chiare. L’incertezza sui meccanismi fisiopatologici che la determinano rende la fibromialgia una diagnosi di esclusione, da affrontare con un approccio multidisciplinare che preveda reumatologi, psichiatri e psicologi.

Il reumatologo deve escludere le malattie reumatiche facilmente confondibili con la fibromialgia.

Il dolore è ovviamente il sintomo principale da valutare. Quello fibromialgico è diffuso e può variare di localizzazione e di intensità.

Negli anni ’90 del Novecento, per la diagnosi di fibromialgia, si è data grande importanza alla presenza di dolorabilità alla palpazione per un minimo di tre mesi in almeno 11 su 18 aree specifiche del corpo, chiamate “tender points”.

Per approfondire:Fibromialgia: cosa sono i tender points e i trigger points?

Nel 2010 sono stati stabiliti nuovi criteri [2, 3, 5]. La diagnosi è essenzialmente clinica e basata sulla presenza di sintomi quali:

  • stanchezza cronica,
  • disturbi cognitivi,
  • insonnia,
  • sintomi psicologici e difficoltà nelle azioni quotidiane.

Attraverso questionari compilati dai pazienti si valuta l’intensità del dolore (indice di dolore diffuso) e la gravità delle altre manifestazioni cliniche caratteristiche della fibromialgia (scala di gravità dei sintomi).

Psichiatra e terapia farmacologica

Depressione e ansia si associano alla fibromialgia nel 60% dei casi [2, 6]. Anche i disturbi del sonno sono una caratteristica costante e, forse, una causa scatenante [6].

Molti farmaci antidepressivi, in particolare gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, e alcuni farmaci antiepilettici, sono efficaci nel trattamento di questi quadri psicopatologici.

Al contrario, antinfiammatori non steroidei e analgesici oppiacei, tipici farmaci reumatologici, non hanno mostrato particolare efficacia, mentre i cortisonici sono addirittura controindicati.

L’intervento dello psichiatra diventa fondamentale per la diagnosi dei sintomi dell'ansia e dell'umore associati al dolore e per una gestione professionale della terapia antidepressiva.

Per approfondire:Fibromialgia: a cosa servono gli antidepressivi?

Il ruolo dello psicologo

La mindfullness, integrata con la terapia farmacologica, è tra gli approcci psicoterapici più promettenti nella fibromialgia.

Obiettivo: favorire un atteggiamento di accettazione radicale, per investire energie e risorse verso ciò che è utile per l’individuo, modificando il suo rapporto con i propri stati dolorosi e migliorandone sostanzialmente la qualità della vita.

Altri rimedi per la fibromialgia

Una terapia fisica può essere utile: stretching, attività aerobiche “dolci”, yoga, pilates e massaggi possono aumentare l’elasticità tendineo-fasciale e la resistenza muscolare così da controllare il dolore [7].

Anche la dieta sembra influenzare l’ipersensibilità al dolore fibromialgico [8]. Limitare i dolcificanti, i cibi contenenti glutammato, i formaggi stagionati e la salsa di soia. Alcuni integratori potrebbero essere utili a ridurre la percezione del dolore: magnesio, zinco, vitamine del gruppo B, vitamine C ed E, acidi grassi omega tre.

Bibliografia:

  1. Arnold L.M. et al. AAPT Diagnostic Criteria for Fibromyalgia. The Journal of Pain, Vol 20, No 6 (June), 2019: pp 611−628.
  2. Stahl’s Essential Psychopharmacology, IV Edition, 2013. pgg 420-443.
  3. Häuser Fitzcharles M.A. Facts and myths pertaining to fibromyalgia. Dialogues in Clinical Neuroscience - Vol 20. No. 1. 2018: pp 52-62.
  4. Hench P.K. Nonarticular rheumatism, 22nd rheumatism review: review of the American and English literature for the years 1973 and 1974. Arthritis Rheumatol 1976, 19, 1081-1089.
  5. Marchi L., Conversano C., Vivere con la fibromialgia. Strategie psicologiche per affrontare il dolore cronico, Erickson, 2018.
  6. Siracusa R. et al.Fibromyalgia: Pathogenesis, Mechanisms, Diagnosis and Treatment Options Update.Int. J. Mol. Sci. 2021, 22, 3891. https://doi.org/10.3390/ijms22083891.
  7. Mendonça Araújo F., Melo DeSantana Physical therapy modalities for treating fibromyalgia. F1000Research 2019, 8:2030 (https://doi.org/10.12688/f1000research.17176.1).
  8. Holton K. The role of diet in the treatment of fibromyalgia. Pain Manag. (2016) 6(4), 317–320.
Data pubblicazione: 13 gennaio 2022

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