Allergia alle proteine del latte e/o lattosio
Buongiorno, sono la madre di un bambino con handicap gravissimo dovuto ad un'encefalopatia da cause a tutt'oggi sconosciute, nonostante stiamo facendo ogni ricerca possibile da quasi 7 anni. Mio figlio soffre anche di problemi respiratori cronici e frequenti dovuti a diverse cause tra cui la sua immobilità e anche la sua marcata scoliosi. Recentemente abbiamo avuto un lungo ricovero a causa di una importante polmonite. Ho il dubbio, che i suoi problemi respiratori in questa occasione si siano verificati quando avevo provato a re-introdurre (lui è alimentato via peg) del latte vaccino. Perché aveva manifestato una schiuma dalla bocca che avevo visto l'ultima volta prima di mettere la peg quando ancora gli davo regolarmente il latte. Mi hanno detto che non è un'ipotesi del tutto fuori luogo, dato che dopo la peg lui è stato alimentato con Nutrini (nutricia) oppure con Ketocal (dieta chetogena) e tutti questi alimenti possono contenere "comunque anche se in dose minore", le stesse sostanze del latte. Quindi abbiamo provveduto durante il ricovero ad un esame del sangue per ricercare questa eventualità. Ho ricevuto a casa la risposta, che andrò a farmi spiegare durante il prossimo controllo ma che vorrei sottoporre anche alla vostra attenzione. " DOSAGGIO IgE specifiche (RAST): f2 Latte 0.14 KUA/L; f78 Caseina 0.17 KUA/L (valori <0.1 kUA/l indicano presenza di IgE Specifiche sieriche, . La rilevanza clinica deve essere valutata in base all'anamnesi e alle prove cutanee." Non capisco se i miei dubbi erano del tutto privi di fondamento oppure no. Vorrei discutere la cosa nell'ambito del prossimo controllo ma gradirei ricevere anche un vostro commento. Grazie di cuore.
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Allergologo
Gentile utente,
una minima positività delle IgE specifiche può avere significato se esiste un forte sospetto per allergia alimentare. Nel caso del Suo bambino, mi perdoni, non riesco a capire quale elemento clinico possa sostenerlo: la polmonite (l'hanno definita meglio? es. infettiva? ab ingestis?) in linea generale direi di no; la "schiuma dalla bocca" (se a quella si riferisce) rappresenta un elemento anamnestico difficilmente inquadrabile se non - forzando un po' la mano - in una manifestazione emetica. Ma la supposta reazione dovrebbe essere effettivamente ricondotta a una particolare esposizione al latte (in tal caso potrebbe essere utile conoscere meglio i dettagli della reintroduzione di tale alimento).
Saluti,
una minima positività delle IgE specifiche può avere significato se esiste un forte sospetto per allergia alimentare. Nel caso del Suo bambino, mi perdoni, non riesco a capire quale elemento clinico possa sostenerlo: la polmonite (l'hanno definita meglio? es. infettiva? ab ingestis?) in linea generale direi di no; la "schiuma dalla bocca" (se a quella si riferisce) rappresenta un elemento anamnestico difficilmente inquadrabile se non - forzando un po' la mano - in una manifestazione emetica. Ma la supposta reazione dovrebbe essere effettivamente ricondotta a una particolare esposizione al latte (in tal caso potrebbe essere utile conoscere meglio i dettagli della reintroduzione di tale alimento).
Saluti,
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Gentile Utente,
I valori di IgE totali per i latte e per la caseina appaiono probabilisticamente troppo bassi per giustificare una ipersensibilità del suo bambino per tali alimenti. Ad ogni modo, considerando la difficoltà nel valutare i dati clinici, ovvero l'interessamento del solo apparato respiratorio nella sospetta reazione avversa, potrebbe valere la pena completare i test eseguiti finora con i test cutanei per il latte ed i suoi derivati, come consigliato in calce al referto. Tale test (skin-prick-test), rapido e poco invasivo, consentirebbe di escludere con maggiore tranquillità la seppur remota possibilità di un allergia al latte e derivati.
Cordiali saluti,
I valori di IgE totali per i latte e per la caseina appaiono probabilisticamente troppo bassi per giustificare una ipersensibilità del suo bambino per tali alimenti. Ad ogni modo, considerando la difficoltà nel valutare i dati clinici, ovvero l'interessamento del solo apparato respiratorio nella sospetta reazione avversa, potrebbe valere la pena completare i test eseguiti finora con i test cutanei per il latte ed i suoi derivati, come consigliato in calce al referto. Tale test (skin-prick-test), rapido e poco invasivo, consentirebbe di escludere con maggiore tranquillità la seppur remota possibilità di un allergia al latte e derivati.
Cordiali saluti,
Dr. Nicola Verna
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.3k visite dal 28/02/2012.
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