Amoxicillina mononucleosi

Buongiorno, a fine gennaio 2019 riscontro un malessere che il medico curante inizialmente fa risalire alle placche batteriche così mi prescrive Augmentin per 10 giorni, al 4 giorno di antibiotico riscontro un malessere incredibile con spossatezza, mal di testa e fotofobia, così il medico mi prescrive le analisi per la mononucleosi che danno questi risultati.
VCA IgG 121,00 u/ml (<20 negativo >20 pos)
VCA IgM 12,30 u/ml (<20 negativo >40 pos)
I risultati delle analisi li ho avuti a malattia quasi finita.
Il mio malessere è durato circa 15 giorni per poi migliorare, il medico imputa quindi il tutto ad una mononucleosi e mi dice che prendere l' amoxicillina è stato un errore perché causa effetti collaterali molto pesanti.
A fine aprile si ripresenta un forte mal di gola (dalle analisi risulta uno streptococco viridans) così il medico mi prescrive Augmentin per 7 giorni. Il settimo giorno di antibiotico, il 3 maggio si presentano delle bollicine sulla pancia, interrompo l antibiotico immediatamente e nel giro di poche ore mi riempio di bollicine in tutto il busto,schiena e inguine molto pruriginose. A distanza di quasi un mese il prurito e le bollicine persistono.
Sono stata vista da diversi dermatologi ed ho appena effettuato una biopsia (avrò risposte il 7 giungo) nel frattempo mi hanno detto che potrebbe essere stata ancora l' amoxicillina che ha fatto reazione con il virus della mononucleosi.
Volevo chiedere, possibile che a distanza di più di 3 mesi ancora faccia reazione l antibiotico con il virus della mononucleosi?
Se fosse un allergia all Augmentin quando può durare il rash cutaneo? È corretto curarlo con cortisone ed antistaminico?
Attualmente faccio iniezioni di trimeton mattina e sera ma non ho molto giovamento, e dal 7 maggio al 16 ho assunto 4 mg di cortisone al giorno che sembrano aver fatto poco.
Grazie per qualsiasi risposta saprete darmi
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Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo 313 17 31
Gentile Signora, il mio parere è che la reazione all'amoxicillina a distanza di mesi ha ben poco a che fare con la mononucleosi. Tra l'altro i dati immunologici presentati non forniscono certezza circa recente infezione. E' un pò complicato da spiegare, ma valori elevati di IgG non indicano per forza una reazione recente (o in fase calante ). Molti virus, tra l'altro difficilmente identificabili, portano ad attivazione policlonale di virus come EBV o CMV ed altri ; ciò si traduce in un valore scarsamente predittivo circa una reale recente infezione. La reazione che lei descrive, di tipo ritardato, eventualmente va indagata per fornirle una volta e per sempre certezza di un'eventuale ipersensibilità alla penicilline.
Senta un allergologo, esprima le sue condivisibili perplessità e stia certa che l'aiuteranno a risolvere ed a chiarire eziologia e diagnosi.
Distinti saluti

Dr. VALERIO LANGELLA

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la celere e chiara risposta ne approfitto per farle un altra domanda.
Ho effettuato un altro tampone faringeo e hanno riscontrato lo stafilococco aerus. So che è un batterio spesso presente nelle nostre gole ma potrebbe questo aver attaccato la cute causandomi le bollicine pruriginose simili a morbillo? Premetto che ho già la certezza di non avere malattie esantematiche e ho già effettuato tutti i test allergici sono allergica solo ad alcuni fans.
Può in alternativa avermi fatto allergia l amoxicillina anche senza mononucleosi causando questo rash morbillare?
Grazie mille.
Buona serata
[#3]
Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo 313 17 31
Signora una reazione avversa (anche morbilliforme) non è per forza legata ad una reazione allergica, che, per definizione, è da considerarsi pericolosa in occasione di future esposizioni all'allergene (struttura proteica della penicillina). Le ipotesi come lei suggerisce sono diverse, io consiglio di cercare quanto più possibile una definizione diagnostica al fine di avere ben chiaro il suo futuro atteggiamento vs antibiotici.
saluti.
PS il tampone faringeo deve essere letto in un contesto clinico e non semplicemente considerare il valore laboratoristico

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