eiaculazione precoce post-circoncisione: cause e soluzioni?

Buongiorno a tutti.
Sono un ragazzo di 26 anni che è stato operato di circolazione e Corporoplastica nello stesso intervento.

Dopo la circoncisione, la sensibilità al glande è diminuita rispetto a prima, ma ho sempre un eiaculazione precocissima, parliamo di secondi.
Soffrendo di fibromialgia, dunque avendo in sistema nervoso "alterato" pensavo che la causa dell'EP fosse quella, dato che ho utilizzato farmaci come priligy e fortacin e non hanno avuto effetto.
Non so cosa fare con questo problemi, dato che nessuno mi sa dare un trattamento efficace.

Come potrei fare?
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 57.2k 1.3k
Gentile lettore,

la diminuzione della sensibilità del glande dopo una circoncisione è un effetto collaterale non nuovo, ma questo non è necessariamente collegato all'eiaculazione precocissima che lei ci descrive.
Un'eiaculazione che avviene entro un minuto dalla penetrazione, può avere diverse cause, tra cui: ansia da prestazione, stress, problemi di coppia oppure alterazioni neurochimiche (serotonina, prolattina), infiammazioni delle vie uroseminali ,come una prostatite, o ancora alcuni squilibri ormonali.
Non si devono poi dimenticare poi possibili cause neurologiche: ad esempio la fibromialgia che, essendo una condizione che coinvolge il sistema nervoso centrale, potrebbe teoricamente influenzare anche il controllo dell'eiaculazione, sebbene questa non sia una causa diretta comunemente riconosciuta in presenza di questa problematica sessuale.

Il fatto poi che farmaci, come la Dapoxetina e la Clomipramina, usati off-label, non abbiano funzionato suggerisce che la sua eiaculazione prococe potrebbe non rispondere ai comuni trattamenti standard.
Detto questo le consiglio un consulto con uno esperto psicologo o sessuologo, specializzato in disfunzioni sessuali maschili, poi bene sentire in diretta anche un bravo andrologo con chiare competenze sessuologiche per escludere eventuali ed altre patologie organiche e considerare poi alcune terapie alternative.
In alcuni casi tecniche comportamentali, come lo "stop-start" o il metodo "squeeze", spesso guidate da un esperto terapeuta sessuale, possono essere molto utili.

È importante affrontare ora il problema in modo multidisciplinare, considerando sia gli aspetti psicologici che organici del suo problema sessuale.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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