Scosse al basso ventre, testicolo e gamba: cosa fare?
Rispettabili Dottori,
Sono un ragazzo di 25 anni che, fortunatamente, non ha mai sofferto di nulla in vita propria.
Purtroppo, da due mesi a questa parte, un dolore simile a scosse mi sta rendendo la vita impossibile.
Inizio dicendo che sono purtroppo una persona che soffre d'ansia, ipocondria e attacchi di panico, quindi ogni minimo problema di salute lo moltiplico x100.
In merito al problema, riprendo il discordo dicendo che è da un paio di mesi che sento "pizzichi"/"scosse" nella zona dove si presenta l'appendice del colon, che si diramano contemporaneamente a testicolo destro e gamba destra.
Oggi, le scosse sono arrivate pure al ginocchio e alluce.
Con un bravo andrologo, ho fatto una visita poco dopo la comparsa dei dolori (verso fine settembre) che ha prontamente verificato con varie manovre, assieme all'ecocolordoppler scrotale, l'assenza di qualsiasi causa individuabile con tali metodi (tolto il varicocele al testicolo sx di 3 grado, che ho da una decina di anni ormai e non riesco ad operare a causa della mia ansia).
Arrivando al punto, ho consultato l'andrologo poiché queste scosse avvengono in concomitanza della risalita del testicolo dx e indurimento della cute.
Caso per cui, collegato all'ansia di cui soffro, mi ha mandato in tilt più volte temendo si stesse verificando una torsione testicolare (anche se il dottore ha escluso la sindrome dello scroto a campana e inoltre mi ha tranquillizzato poiché alla mia età la possibilità che si verifichi una torsione è veramente bassa - non nulla, ma bassa).
Quindi, queste scosse dolorose che compaiono in momenti a caso della giornata (sia a riposo, che in situazioni - che per me, anche una semplice spesa - rappresentano stress), assieme alla continua paura che possa essere un infarto intestinale o una torsione testicolare, mi stanno rendendo la vita uno schifo.
So che è un po' presto per poterlo dire, ma ho perso qualsiasi speranza, non so più che fare e vorrei a questo punto solo un medicinale che mi anestetizzi da questi dolori.
Cosa mi consigliate di fare?
A quale specialista dovrei rivolgermi?
Vorrei evitare esami invasivi perché non sono sicuro di riuscire a reggerli mentalmente, anche una semplice RMN richiede un sacrificio enorme (l'ultima volta che la feci per delle emicranie tensive si è trasformato in un trauma da cui ancora non mi sono ripreso, e sono passati 5 anni).
Sono un ragazzo di 25 anni che, fortunatamente, non ha mai sofferto di nulla in vita propria.
Purtroppo, da due mesi a questa parte, un dolore simile a scosse mi sta rendendo la vita impossibile.
Inizio dicendo che sono purtroppo una persona che soffre d'ansia, ipocondria e attacchi di panico, quindi ogni minimo problema di salute lo moltiplico x100.
In merito al problema, riprendo il discordo dicendo che è da un paio di mesi che sento "pizzichi"/"scosse" nella zona dove si presenta l'appendice del colon, che si diramano contemporaneamente a testicolo destro e gamba destra.
Oggi, le scosse sono arrivate pure al ginocchio e alluce.
Con un bravo andrologo, ho fatto una visita poco dopo la comparsa dei dolori (verso fine settembre) che ha prontamente verificato con varie manovre, assieme all'ecocolordoppler scrotale, l'assenza di qualsiasi causa individuabile con tali metodi (tolto il varicocele al testicolo sx di 3 grado, che ho da una decina di anni ormai e non riesco ad operare a causa della mia ansia).
Arrivando al punto, ho consultato l'andrologo poiché queste scosse avvengono in concomitanza della risalita del testicolo dx e indurimento della cute.
Caso per cui, collegato all'ansia di cui soffro, mi ha mandato in tilt più volte temendo si stesse verificando una torsione testicolare (anche se il dottore ha escluso la sindrome dello scroto a campana e inoltre mi ha tranquillizzato poiché alla mia età la possibilità che si verifichi una torsione è veramente bassa - non nulla, ma bassa).
Quindi, queste scosse dolorose che compaiono in momenti a caso della giornata (sia a riposo, che in situazioni - che per me, anche una semplice spesa - rappresentano stress), assieme alla continua paura che possa essere un infarto intestinale o una torsione testicolare, mi stanno rendendo la vita uno schifo.
So che è un po' presto per poterlo dire, ma ho perso qualsiasi speranza, non so più che fare e vorrei a questo punto solo un medicinale che mi anestetizzi da questi dolori.
Cosa mi consigliate di fare?
A quale specialista dovrei rivolgermi?
Vorrei evitare esami invasivi perché non sono sicuro di riuscire a reggerli mentalmente, anche una semplice RMN richiede un sacrificio enorme (l'ultima volta che la feci per delle emicranie tensive si è trasformato in un trauma da cui ancora non mi sono ripreso, e sono passati 5 anni).
Gentile lettore,
il suo quadro clinico è obbiettivamente complesso e caratterizzato da dolori riferiti in diverse aree anatomiche (appendice, testicolo, gamba, ginocchio, alluce) associato a forti componenti ansiose e ipocondriache.
Ora è fondamentale affrontare sia gli aspetti fisici che psicologici della sua situazione clinica.
La visita andrologica con l'ecocolordoppler scrotale hanno escluso cause immediate come la torsione testicolare o altre patologie urologiche evidenti.
Il dolore riferito e la sua diffusione suggeriscono la necessità di una valutazione più generale; ad esempio consideri la possibilità di un consulto con un medico internista o con un neurologo per escludere cause sistemiche o neurologiche.
La sua storia clinica di ansie, di crisi ipocondriache ed attacchi di panico è un elemento centrale da considerare.
In queste situazioni un percorso psicoterapeutico (es. terapia cognitivo-comportamentale) potrebbe aiutarla a gestire l'ansia e le preoccupazioni legate alla salute, riducendo così l'impatto del dolore e migliorando la sua qualità di vita.
Potrebbe anche essere utile valutare l'assunzione di farmaci ansiolitici o antidepressivi ma sempre sotto lo stretto controllo di uno specialista.
Data poi la sua avversione agli esami invasivi, potrebbe considerare anche alcuni approcci non farmacologici (es. tecniche di rilassamento, mindfulness, agopuntura) o, se necessario e sempre sotto stretta supervisione medica, potrebbero essere utile l'assunzione di farmaci per il controllo del dolore neuropatico o somatico, tenendo conto sempre dei suoi problemi di ansia.
Eviti sempre l'autodiagnosi e soprattutto la ricerca eccessiva di informazioni online che possono, tra l'altro, alimentare l'ansia. Si concentri invece su un'attenta collaborazione con i professionisti sanitari che la circondano per arrivare ad una gestione integrata del suo complesso problema clinico.
Un cordiale saluto.
il suo quadro clinico è obbiettivamente complesso e caratterizzato da dolori riferiti in diverse aree anatomiche (appendice, testicolo, gamba, ginocchio, alluce) associato a forti componenti ansiose e ipocondriache.
Ora è fondamentale affrontare sia gli aspetti fisici che psicologici della sua situazione clinica.
La visita andrologica con l'ecocolordoppler scrotale hanno escluso cause immediate come la torsione testicolare o altre patologie urologiche evidenti.
Il dolore riferito e la sua diffusione suggeriscono la necessità di una valutazione più generale; ad esempio consideri la possibilità di un consulto con un medico internista o con un neurologo per escludere cause sistemiche o neurologiche.
La sua storia clinica di ansie, di crisi ipocondriache ed attacchi di panico è un elemento centrale da considerare.
In queste situazioni un percorso psicoterapeutico (es. terapia cognitivo-comportamentale) potrebbe aiutarla a gestire l'ansia e le preoccupazioni legate alla salute, riducendo così l'impatto del dolore e migliorando la sua qualità di vita.
Potrebbe anche essere utile valutare l'assunzione di farmaci ansiolitici o antidepressivi ma sempre sotto lo stretto controllo di uno specialista.
Data poi la sua avversione agli esami invasivi, potrebbe considerare anche alcuni approcci non farmacologici (es. tecniche di rilassamento, mindfulness, agopuntura) o, se necessario e sempre sotto stretta supervisione medica, potrebbero essere utile l'assunzione di farmaci per il controllo del dolore neuropatico o somatico, tenendo conto sempre dei suoi problemi di ansia.
Eviti sempre l'autodiagnosi e soprattutto la ricerca eccessiva di informazioni online che possono, tra l'altro, alimentare l'ansia. Si concentri invece su un'attenta collaborazione con i professionisti sanitari che la circondano per arrivare ad una gestione integrata del suo complesso problema clinico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5 visite dal 30/11/2025.
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