Deficit erettile a 26 anni

Salve, sono un ragazzo di 26 anni 170cm 85kg.
Da un po' di tempo ho scoperto di soffrire di disfunzione erettile, questo perchè non avevo mai avuto rapporti prima dei 25 anni. Appena ho cominciato ad essere attivo mi sono reso conto che le mie erezioni non erano sufficienti per la penetrazione, praticamente ottengo l'erezione e la perdo subito dopo. Non saprei se la componente psichica possa avere un ruolo importante nel mio problema (visti i miei trascorsi e la difficoltà nel rapportarmi con l'altro sesso), ma mi sembra davvero strano perchè il deficit si presenta anche nella masturbazione.
Premetto che sono stato operato di idrocele comunicante a 12 anni e d'allora il testicolo destro è rimasto sempre in posizione più alta e in avanti rispetto all'altro, così come l'avevano "bloccato" nell'operazione chirurgica.
Preso dallo sconforto ho fatto il grosso errore di autosomministrarmi cialis da 20mg acquistandolo sul web. Con questo farmaco, anche se originale, non ho riscontrato quasi nessun effetto. Soltanto la seconda volta ho notato che riuscivo a non perdere l'erezione quasi immediatamente ma sempre con una rigidità insufficiente alla penetrazione.
Il mio stile di vita non è del tutto sano visto che sono un abituale fumatore, abbastanza sovrappeso anche se ultimamente sto cercando di seguire una dieta più sana facendo attività fisica quasi tutti i giorni.
Ho già prenotato una visita andrologica per il prossimo mese ma vorrei chiedervi se il problema potesse essere legato al ripresentarsi di un idrocele o quant'altro. Infatti in quest'ultimo periodo sto avvertendo dei lievissimi dolori (direi più fastidio) nella parte sinistra del pube, meglio localizzati nell'incrocio tra gamba-testicolo-pube. Li avverto maggiormente da seduto e ho notato l'esigenza di divaricare la gamba sinistra spesso, come per allontanarla da testicolo.Inoltre sento la stanchezza nelle gambe più facilmente anche se sono seduto. A volte il testicolo sx è molto più "penzolante" dell'altro.
Ho già letto che idrocele e varicocele raramente sono associati a DE. Cosa potrebbe essere?
Grazie

ps: attualmente seguo una cura a base di finasteride (propecia). Anche se tra gli effetti collaterali c'è proprio il deficit erettile, volevo puntualizzare che il problema è sorto molto prima dell'inizio della cura.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta e completa valutazione clinica diretta.

A questo punto, senza perdere altro tempo prezioso, riconsulti il suo medico di famiglia che, riesaminato in prima istanza il suo problema clinico, potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata rivalutazione specialistica andrologica.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua tempestiva e cortese risposta Dott. Beretta.
Quando mi fu diagnosticato l'idrocele, il mio allora medico era il pediatra.
A questo punto non mi resta che aspettare direttamente l'appuntamento con l'andrologo.
Vi terrò informati.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

l'erezione è un fenomeno squisitamente vascolare (arterioso e venoso) che viene modulato da stimoli nervosi provenienti dal cervello.
L'idrocele non può avere alcuna correlazione, il varicocele si, in quanto espressione di una debolezza delle pareti venose. Una buona rigidità e mantenimento della stessa è in correlazione con la capacità del complesso sistema venoso dei corpi cavernosi di chiudersi in maniera adeguata per il tempo adeguato.
se questo non si verifica il paziuente sente di avere una certa rigidità solo fintanto che il pene venga stimolato manualmente con veloce perdita della rigidità mentre si indossa il profilattico o ci si posiziona per penetrare in vagina. Scatta ansia, paura e sconforto di non farcela......
Ne parli con uno specialista
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Pozza.
Mi sono reso conto proprio di questo.
Le erezioni non mancano affatto nel mio caso ma , ripeto, non mi ero mai accorto che non fossero sufficienti.
Infatti finché c'è stimolazione, nessun problema ma subito dopo il pene perde turgidità molto velocemente. Basta il tempo di infilare il preservativo o di lasciarlo (cioè nel momento della masturbazione).
Vedo che la cosa peggiora soprattutto quando sono in piedi mentre è leggermente più lieve in posizione distesa.

Il problema non lo notava in quanto le erezioni sembravano normali quando indossavo gli abiti, quindi aiutate dalla biancheria che svolgeva una sorte di funzione contenitiva. Proprio riguardo a ciò, volevo informarvi che la perdita di rigidità è minore quando "alzo" l'asta del pene portandola più su verso il basso ventre oppure quando sono seduto (quindi con una condizione di posizione similare) ottengo erezioni migliori.

Oltre a questo vedo che la difficoltà di erezione è ancora maggiore quando il testicolo sx scende fortemente verso il basso. Qualche giorno fa è successo proprio questo. La consistenza dei testicoli era molto più "molle", il sinistro era davvero giù rispetto al destro e la distanza tra asta e testicolo sx portava la pelle della sacca ad essere tesa. Il destro invece era come sempre più alto e anche fuori asse. Sembrava una specie di torsione. C'è la possibilità di torsione? Non so se sto dicendo solo una sciocchezza ma potrebbe essere un'altra informazione utile mentre aspetto la visita con l'andrologo.
Grazie.
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non perda altro tempo ad autoanalizzare la sua situazione clinica molto particolare e a fare correlazioni ed ipotesi a cui è difficile dare un reale significato clinico se lei non può essere valutato clinicamente ed in diretta da un vero andrologo.

Fughe venose, possibili torsioni od altro tutto diventa potenzialmente possibile ma da qui non si può confermare nulla.

Nell'attesa, se lei desidera poi avere più informazioni dettagliate su tutte queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il link Dott. Beretta.
Non mi rimane nient'altro che aspettare la visita andrologica già prenotata, tra qualche settimana.
Vi terrò informati.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Comunque, fatta questa, ci aggiorni, se lo ritiene utile.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Certo Dott. Beretta e grazie della sua disponibilità.
Vi terrò informati non appena fatta la visita, fra qualche settimana.
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
oltre alla preziose informazioni già ricevute dai colleghi andrologi, vorrei aggiungere l'importanza, a diagnosi andrologica avvenuta, di effettuare una consulenza psico-sessuologica.
Valutata la sua giovane età e, la giovane età della sua vita sessuale, credo che qualche colloquio di counseling psico- sessuologica, potrebbe dipanare la matassa emozionale correlata al d.e., dove cause ed effetti, si intersecano con modalità esponenziali, concorrendo a mantenere immodificata la sintomatologia.
Legga, se desidera, alcuni dei miei articoli, troverà qualche spunto di riflessione.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#10]
dopo
Utente
Utente
Cara Dott.ssa Randone,
i suoi articoli sono davvero molto interessanti e descrivono alla perfezione molte situazioni psicologiche presenti nei giovani d'oggi. In alcuni di essi mi identifico molto.
Prenderò in seria considerazione il suo consiglio
Grazie per la sua disponibilità.
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Sono contenta che li abbia trovati utili.
In bocca al lupo e buona domenica
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
vi riporto i risultati degli esami ai quali l'andrologo mi ha sottoposto:
ESAME LIQUIDO SEMINALE
Volume 2,5ml
pH 7,6
spermat/ml 25.200.000
spermat/eiaculato 63.000.000
Motilità progressiva 53%
Motilità non progressiva 5%
Motilità PR+NP 58%
Immobili 42%
Leucociti/ml 64.000
Agglutinati assenti
Cellule epiteliali alcune
Cristalli di spermina alcuni
Cellule immature/ml 765.000
Aggregati assenti
Batteri assenti
Emazie assenti
SWELLING TEST 67% degli spermatozoi presenta normale attività di membrana

ESAME COLTURALE PER GERMI E MICETI negativo
ESAME COLTURALE PER MICOPLASMA+HUREAPLASMA negativo

VALUTAZIONE STRESS OSSIDATIVO
SIERO
d-ROMS (sostanze perossidate) 410 (forte stress ossidativo)
Attività antiossidante 0,97 mmol/l
PLASMA SEMINALE
LPOp(lipoperossidi) <20nmol/10*6 spermatozoi
attività antiossidante 1,42-3,6 mmol/l

Testosterone totale 9ng/ml
Testosterone libero 0,13 ng/ml
Testosterone biodisponibile 2,98ng/ml
Testosterone salivare 167 pg/ml
SHBG 68nmol/l
diidrotestosterone (DHT) 828 pg/ml

FSH 3,64 mUI/ml
prolattina 15,94 mg/ml

L'ecografia scrotale aveva dapprima ipotizzato un varicocele(poi smentito dall'ecodoppler)

DIAGNOSI ECOGRAFIA: verosimile ectasia vascolare in contiguità del polo superiore del testicolo DX
DIAMETRI
DX cm4x2,8x1,6 circa
SX cm4,5x2,7x1,8 circa
Non rilevabili alterazioni dell'ecostruttura parenchimale, bilateralmente.

ECODOPPLER SCROTALE VASI SPERMATICI
Vena spermatica interna SX continente.Diametro trasverso massimo cm 0,25 sia in clinostatismo che in ortostatismo
vena DX idem

ECODOPPLER PENIENO BASALE e DINAMICO
arteria dorsale diametro cm0,2. picco sistolico con velocità massima 41cm/sec
arteria cavernosa DX e SX diametro 0,19. picco sistolico con velocità massima 19cm/sec.

Dopo infusione intracavernosa di 5 ug di PGE2:
arteria dorsale diametro 0,22. picco sistolico con velocità max di 66cm/sec
arteria cavernosa DX e SX diametro max0.19. picco sistolico con velocità max 28cm/sec

Comunque dopo l'iniezione di PGE2 non ho notato nessuna erezione.
Nella prima visita, l'andrologo ha subito notato la differenza tra i testicoli e la dimensione ridotta di quello DX. Ha dapprima diagnosticato un varicocele a sinistra(vista la posizione del testicolo molto più bassa) poi smentito dall'ecodoppler scrotale.
Per quanto riguarda il testicolo DX sostenne nella prima visita che si fosse probabilmente atrofizzato, mentre dopo l'ecodoppler mi disse che non funzionava più bene.
È possibile che questo possa essere stato causato dall'operazione di idrocele eseguita in maniera errata? Sinceramente io ricordo il testicolo DX sempre nella stessa posizione da quando fu "bloccato" dal chirurgo e quindi non saliva o scendeva rispetto al SX.
Ora vi chiedo, se non cè nessun varicocele, cosa può causare questa discesa molto accentuata del testicolo SX e il dolore che avverto?
In alcuni casi il testicolo e davvero molto basso e nella prima visita ricordo che avvertii un forte dolore appena l'andrologo incominciò la palpazione. Come se stesse "spostando" i testicoli dalla loro posizione. Il dolore è sempre localizzato nella parte sinistra del pube (a volte anche a destra) tra pene, testicolo e gamba e si irradia fino alla coscia e al ginocchio, dandomi sensazioni di stanchezza alla gamba. Lo avverto soprattutto stando seduto oppure è molto frequente dopo l'eiaculazione.
Notando il forte stress ossidativo, l'andrologo mi ha prescritto una cura con EZEREX, DESEO E LIPOSOM FORTE sostenendo che principalmente il problema sia di natura psicologica. Io mi chiedo, come possono essere questi dolori localizzati di natura psicologica visto anche il fatto che perdo l'erezione anche nella masturbazione?
In che modo questi INTEGRATORI possono risolvere il mio problema? E soprattutto, quanto conta lo stress ossidativo nel processo dell'erezione?
Scusate se mi sono dilungato.
[#13]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo per avere una corretta risposta a tutti i suoi quesiti particolari e complessi, non possiamo ora che rimandarla al suo andrologo, l'unico che, avendo potuto valutare la sua reale situazione clinica in diretta, è stato in grado di formulare una diagnosi e poi la successiva terapia indicatale.

Risenta il suo andrologo e poi ci riaggiorni sulle risposte ricevute.

Un cordiale saluto.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Dopo il ciclo degli integratori dovrò ritornare dall'andrologo.
Vi aggiornerò dopo la prossima visita fra circa un mese.
Grazie Dott. Beretta
[#15]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene qua siamo e, se lo desidera, continui ad aggiornarci.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vorrei chiedere un'informazione.
Qualche giorno fa, durante l'attività fisica, in una serie di flessioni ho avvertito un dolore. È sempre lo stesso dolore/fastidio che avverto da un po' di tempo (tra pene-testicolo-interno coscia), ma questa volta è stato un dolore molto forte e soprattutto istantaneo, cioè è durato solo per un attimo. Però ho avvertito il bruciore fin su nel basso addome.
Gentilmente, potreste dirmi cosa mi sta facendo male precisamente ? Vena? Qualcos'altro?
Grazie.
[#17]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da qui gentile lettore , senza nessuna valutazione clinica diretta , non possiamo darle alcuna indicazione precisa sulla causa del suo attuale ed acuto problema clinico.

Risenta ora il suo andrologo in diretta e poi, a valutazione fatta e se lo desidera , ci riconsulti e forse le potremo anche noi darle un nostro parere mirato.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua sempre pronta disponibilità Dott. Beretta.
Purtroppo la visita andrologica è fra un mese circa e nonostante la cura di integratori che sto seguendo, questi dolori sono davvero scoraggianti.
Oltre al fatto che la situazione della DE non è cambiata per niente.
Vi terrò aggiornati appena risentirò l'andrologo.
[#19]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Comunque , in attesa della visita andrologica, una vista di controllo con il medico curante io personalmente la rifarei.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Vi aggiornerò al più presto. Grazie
[#21]
dopo
Utente
Utente
Cari Dottori,
dopo un po' di tempo vi scrivo nuovamente per aggiornarvi sul mio caso.
Ritornando dall'andrologo, dopo che LIPOSOM FORTE-EZEREX e DESEO non stavano dando i risultati sperati, mi è stata prescritta una nuova cura, rimpiazzando DESEO con Cialis 5 mg e aggiungendo Proxeed NF.

Purtroppo la situazione rimane immutata e dopo più di un mese di somministrazione, neanche cialis sembra dare effetti apprezzabili.
Certo non che non abbia alcun effetto, qualcosa la fa ma ancora non basta per rendere l'erezione sufficiente.
Ricontattando subito il dottore, si è rinnovata nuovamente la sua tesi riguardante la natura psicologica del problema dicendomi che l'ipertono ortosimpatico e' proprio la causa dei miei sintomi mentre la mattina al risveglio, quando agisce solo il parasimpatico ci sono le erezioni. Quindi mi consiglia un trattamento affiancato di training autogeno che a suo parere risolverà definitivamente il problema.

La domanda che vi pongo è:
può un problema di natura psicologica causare sintomi così forti su tutto il meccanismo dell'erezione?
Visto e considerato che le erezioni anche al risveglio le sento alquanto "incomplete" e i miei fastidi pube/gamba/basso ventre persistono (ma non sono stati presi in considerazione e catalogati come possibile presenza di ernia o presenza di basso tono muscolare nella zona inguinale nell'ultima visita), quanto potrebbe contare il fattore psicologico in tutto questo? È mai possibile che possa trattarsi solo di somatizzazioni?


[#22]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, potrebbe essere possibile.
D'altra parte se è il Suo stesso andrologo, che L'ha visitata, che è giunto a questa conclusione...
Le consiglierei comunque di contattare uno psicologo psicoterapeuta, meglio se cognitivo-comportamentale, per un inquadramento più chiaro, anzichè il training autogeno, che è solo una tecnica.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#23]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
le terapie per i disturbi sessuali, in special modo in giovane età, sono spesso di natura combinata, si associa ed affianca alla terapia farmacologica, la cura dell'aspetto psichico e relazionale correlato alla sessualità.

cari saluti
[#24]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte Dott.ri Pileci e Randone.
Si, lo psicoterapeuta consigliatomi è cognitivo-comportamentale.
Vi terrò informati appena inizierò la terapia.
Grazie ancora.
[#25]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Ci tenga informati. Saluti
[#26]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi scrivo nuovamente.
Purtroppo la mia situazione è rimasta immutata nonostante stia seguendo ancora la cura con cialis 5 mg (momentaneamente con dose raddoppiata cioè 2 compresse al giorno) affiancata dalla terapia dallo psicologo cognitivo-comportamentale.
Nell'ultima visita ho richiesto il test rigiscan per fugare ogni residuo dubbio inerente alla natura psicogena del problema. Dopo le tre notti di rilevamento il test ha dato esito completamente opposto, il problema sembra essere proprio di natura vascolare.
Vi riporto i dati riassuntivi:

1 notte
aumento circonferenza apice <2cm
aumento circonferenza base <3cm
max rigidità apice 45% (evento max)
max rigidità base 77% (evento max)
durata max episodi 35min
numero episodi 3

2 notte
aumento circonferenza apice <2cm
aumento circonferenza base <3cm
max rigidità apice 16% (evento max)
max rigidità base 78% (evento max)
durata max episodi 60min
numero episodi 3

3 notte
aumento circonferenza apice 2cm
aumento circonferenza base <3cm
max rigidità apice 51% (evento max)
max rigidità base 64% (evento max)
durata max episodi 31min
numero episodi 4

Conclusioni: si evidenziano erezioni notturne con tumescenza e rigidità ridotte e con dissociazione base/apice.

Da premettere che il test rigiscan è stato fatto sotto assunzione di cialis.
Ho sentito da poco l'andrologo per telefono e mi ha detto che in effetti c'è una fuga e per il momento mi ha suggerito di raddoppiare la dose giornaliera di farmaco per 15-20 giorni (cioè 10mg/giorno) per vedere se possa presentarsi qualche miglioramento. Altrimenti si deve passare alla chirurgia anche se dopo circa un anno di visite e ingenti spese (che sostengo da solo), una vera e propria diagnosi ancora non sono riusciti a trovarla.
Se si tratta di fuga, perchè il cialis non funziona? Ci sono altri casi simili nei quali gli inibitori non funzionano?
Anche se inizialmente non sono stato preso in considerazione, continuo a ripetere al dottore che il fastidio sulla parte sinistra del pube(che ho descritto in precedenza) lo avverto sempre oltre alla stanchezza nelle gambe, soprattutto la sinistra.
Ma i problemi erettili possono trovarsi leggermente più a "monte" anziché essere strettamente collegati al pene? Cioè, possono presentarsi problemi circolatori nella zona pelvica?
Ultima domanda... in caso di operazione chirurgica, ho letto che gli esiti danno nella maggior parte dei casi esiti insoddisfacenti. È vero anche questo?
[#27]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non arrivi da solo alla diagnosi di "fuga venosa" od altro e senta il suo andrologo in diretta.

Sul non "funzionamento", per i disturbi dell'erezione, degli attuali vasodilatatori (PDE5i) ci sono alcune segnalazioni in questo senso ma le ripetiamo ancora una volta che deve risentire in diretta il suo andrologo anche per tutti "i possibili problemi erettili che possono avere una causa più a monte anziché essere strettamente collegati al pene"; comunque la sua età ci direbbe di non prendere queste possibili cause come probabili e realistiche.
[#28]
dopo
Utente
Utente
Dott. Beretta,
non era assolutamente mia intenzione formulare una diagnosi, bensì è stato l'andrologo stesso che si è riferito, in maniera poco chiara e insicura, ad un eventuale fuga.
Per quanto riguarda vari ed eventuali problemi a monte, era soltanto una domanda in quanto i miei dolori sulla parte sinistra del pube non sono per niente cessati.
Comunque a breve dovrò risentire l'andrologo.
La terrò informato.

[#29]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, qua siamo e ci aggiorni, se lo ritiene utile.
[#30]
dopo
Utente
Utente
Cari Dottori,
ho risentito l'andrologo.
A suo avviso è presente una notevole fuga venosa.
Ora mi ha messo in contatto con il chirurgo e la prossima settimana dovrò fare una visita preventiva con quest'ultimo per vedere se un'eventuale operazione chirurgica possa risolvere il problema ancora non molto chiaro.
Ho letto spesso e su varie parti che questi tipi di operazioni danno scarsi risultati.
Cosa potete dirmi a riguardo? Cosa potete consigliarmi?
[#31]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

confermiamo quello che ha già letto sul nostro sito; attento alla facile diagnosi di fuga venosa e soprattutto alle "non sicure" indicazioni chirurgiche per risolvere il problema.

Cordiali saluti.
[#32]
dopo
Utente
Utente
Cari Dottori,
dopo una giornata passata in viaggio sono arrivato dal chirurgo che mi ha visitato.
Per prima cosa mi ha prescritto una cura a base di proxelan e nimesulide riguardo alle lievi ma continue dolorazioni che avverto sulla zona pelvica laterale (sinistra e a volte destra) soprattutto nella palpazione dei testicoli e della testa dell'epididimo. A suo avviso si tratta di epididimite.
Per quanto riguarda la fuga venosa, invece, sono rimasto assai perplesso.
Il mio andrologo l'aveva teorizzata ma senza alcun aggiuntivo esame per avere una diagnosi esatta.
Arrivato dal chirurgo, ero sicuro del fatto che non si dovesse fare nient'altro che verificarla. Invece mi ha soltanto parlato dell'operazione sorvolando tutto il resto, dicendo che potrebbe essere qualcosa di congenito ecc ecc... Costo dell'operazione : 7500/8000 euro!
Ora vi chiedo un chiarimento... ma per verificare se davvero c'è questa benedetta fuga venosa cosa bisogna fare? Ci sono altri esami o bisogna per forza "aprire" per vedere come stanno le cose? Oppure basta semplicemente il Rigiscan per poi passare alla chirurgia?
E poi, è mai possibile che costi così tanto un'operazione che potrebbe essere inutile?
[#33]
dopo
Utente
Utente
Cari Dottori,
dopo una giornata passata in viaggio sono arrivato dal chirurgo che mi ha visitato.
Per prima cosa mi ha prescritto una cura a base di proxelan e nimesulide riguardo alle lievi ma continue dolorazioni che avverto sulla zona pelvica laterale (sinistra e a volte destra) soprattutto nella palpazione dei testicoli e della testa dell'epididimo. A suo avviso si tratta di epididimite.
Per quanto riguarda la fuga venosa, invece, sono rimasto assai perplesso.
Il mio andrologo l'aveva teorizzata ma senza alcun aggiuntivo esame per avere una diagnosi esatta.
Arrivato dal chirurgo, ero sicuro del fatto che non si dovesse fare nient'altro che verificarla. Invece mi ha soltanto parlato dell'operazione sorvolando tutto il resto, dicendo che potrebbe essere qualcosa di congenito ecc ecc... Costo dell'operazione : 7500/8000 euro!
Ora vi chiedo un chiarimento... ma per verificare se davvero c'è questa benedetta fuga venosa cosa bisogna fare? Ci sono altri esami o bisogna per forza "aprire" per vedere come stanno le cose? Oppure basta semplicemente il Rigiscan per poi passare alla chirurgia?
E poi, è mai possibile che costi così tanto un'operazione che potrebbe essere inutile?
[#34]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

vedo che ha già fatto lei diverse riflessioni su cui meditare.

Abbiamo la sensazione che non sia sulla giusta strada.

Si ricordi poi che attualmente è difficile, se non impossibile, fare una diagnosi sicura di "fuga venosa" con le tecniche ed i mezzi diagnostici oggi disponibili.

Cordiali saluti.
[#35]
dopo
Utente
Utente
Quindi non c'è alcun esame che possa avvalorare la tesi di fuga venosa?
Ho letto riguardo alla cavernosometria/cavernosografia come esami molto invasivi o che possono addirittura arrecare danni loro stessi.
Nell'ecodoppler dinamico non risultava alcuna anomalia (secondo il dottore) anche se dopo l'iniezione di 5 ug di medicinale non avvenne alcuna erezione. Mi dissero che non bisognava preoccuparsi perché 5ug non erano sufficienti anche se il dottore dell'esame Rigiscan si insospettì molto, dicendo che 5ug bastano e avanzano.
Quindi cosa è rimasto da fare? Farsi operare alla cieca? A parte il fatto che io non dispongo di tale cifra... e se fosse solo qualcosa di sbagliato e inutile?
[#36]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene , vedo che sta comprendendo alcuni problemi clinici fondamentali, complessi e non chiari di questo sospetto problema clinico.

Io personalmente, senza inutili furie od ansie, se il problema dovesse persistere, ripeterei eventualmente il test dinamico a dosi maggiori di prostaglandina E1.

Ancora cordiali saluti.
[#37]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori,
vi aggiorno nuovamente sugli ultimi sviluppi.
Come avevo già accennato, l'andrologo dopo aver teorizzato una probabile fuga venosa, mi organizzò un incontro con il chirurgo. Io ero assolutamente sicuro di dover sostenere qualche esame per avvalorare questa tesi invece si parlò direttamente di operazione con costi esorbitanti.
A parte il fatto di essere venuto a conoscenza che l'operazione di legatura non la passano e si fa solo a pagamento, ho ricontattato l'andrologo per richiedere qualche certezza. Quest'ultimo mi ha proposto come ultima spiaggia, di fare 10 sedute di iontoforesi seguite subito dopo da un'iniezione di caverjet in dose man mano crescente.
Nella prima seduta mi sono stati iniettati 5ug di farmaco e (come nell'ecodoppler dinamico) non c'è stata alcuna erezione. La settimana successiva, mi sono stati iniettati 10ug che mi hanno dato un'erezione di circa venti minuti. Da premettere che la seconda iniezione è stata eseguita sulla parte sinistra del pene. Nella terza seduta, abbiamo continuato con 10ug ma stavolta a destra senza ottenere nessun risultato bensì solo un grande dolore come la prima volta con 5ug. Ultima volta 12ug a sinistra con erezione di circa 30-40 minuti. Comunque sia, le erezioni che mi crea il caverjet sono anch'esse insufficienti e tendono a scomparire se non sono seduto. Sembra più o meno la mia tipica erezione, o meglio la mia tipica eterna tumescenza. Magari solo un po' più sostenuta.
Come mai il medicinale non funziona a destra? Che significato ci può essere?
[#38]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

laq chirurgia "venosa" non serve a nulla e non viene considerata efficace nel trattare una Disfunzione Venosa. Purtroppo esistono molti chirughi che la propongono ed effettuano ( fatalità sempre per la modica cifra di 7-10.000 Euro).
Adirittura c'è uno specialista milanese che "scende" a Roma propronendo tale "mirabolante chirurgia". I pazienti vanno a Milano la mattina, nel piccolo centro privato, vengono operati e la sera tornano a casa a Roma ( chiaramente dopo aver pagato l'onorario!)
Purtroppo non esistono terapie per la Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa!!
esistono vari rimedi, Viagra, Cialis, Levitra, Iniezioni intracavernose con PGE1, protesi peniene ultrasoffici o idrauliche...
Ma, mi creda non si è ancora riousciti a trovare una terapia.
Stia attento a non cadere in una spirale perversa di cure (costose) cure (ancora più costose....) perdita di speranze...
cari saluti
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Utente
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Caro Dott. Pozza,
grazie per la sua risposta.
Purtroppo tutti i rimedi da lei descritti dal viagra alle iniezioni non hanno dato nessun risultato e incappare nella perdita di speranze, le assicuro, non è affatto difficile in questa situazione.
Dunque molto probabilmente può trattarsi davvero di sindrome veno occlusiva, visto i risultati delle iniezioni a dx/sx?
Cosa mi rimane da fare, solo le protesi? Non è un'operazione costosissima anch'essa?
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Utente
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Cari dottori,
non potete dirmi nient'altro?
Non sta dando alcun risultato nessuna terapia
Neanche il caverjet. Iniettato a destra niente. A sinistra deboli erezioni o meglio tumescenze... e siamo arrivati all'iniezione da 15ug.
Anzi, oggi con 15 non ha funzionato neanche a sx!!
Potete darmi qualche consiglio? Qualche vostra impressione? Un'idea che vi siete fatti a riguardo?
Vi prego, indirizzatemi sulla buona strada, su che alternative ho a disposizione.
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Che dice il suo andrologo?
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Utente
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Car Dott. Beretta,
il mio andrologo era certo della natura psicogena del problema fino a poco tempo fa.
Dopo aver provato invano la cura con cialis ho richiesto il test rigiscan. Se lo avessi fatto all'inizio avrei evitato tutto questo calvario che dura da quasi 2 anni (e senza ottenere nessun risultato).
Finalmente convintosi del problema vascolare, abbiamo fatto una breve prova di 2 settimane con 10mg di cialis giornalieri. Neanche con questo dosaggio ho riscontrato alcun beneficio.
Poi siamo passati al discorso operazione. Lui diceva semplicemente. "C'è una notevole fuga venosa".
Mi mette in contatto con un chirurgo che senza ulteriore indagine mi parla di operazione e di costi (esorbitanti). Non potendo spendere tale cifra ritorno e chiedo spiegazioni all'andrologo, cioè se si può avere certezza che il problema sia la fuga venosa visto il rischio di questa operazione. Lui mi dice che le prove sono abbastanza evidenti e che bene o male bisogna eseguire questo tipo di chirurgia. Inoltre mi propone le 10 sedute di iontoforesi seguite da iniezione di caverjet, forse per provare ulteriormente la tesi. Fino ad ora ho eseguito 6 iniezioni con dose crescente. Siamo arrivati a 15ug senza risultati. Praticamente a destra il farmaco non funziona e a sinistra ho la mia "solita" erezione, più che altro una tumescenza. L'ultima volta non ha funzionato neanche a sx con 15ug. Le iniezioni le sta eseguendo l'infermiere, quindi non ho ancora sentito l'andrologo riguardo quest'ultima cosa che si sta presentando.
Sinceramente il dottore non mi sta fornendo spiegazioni e risposte, a mio modesto parere, sicure e fondate e non me la sento di rischiare un'operazione magari inutile oltre che costosa.
Perciò chiedo delucidazioni a voi
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua ora in modo preciso le indicazioni datele dal suo andrologo!
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Utente
Utente
Bene, vi aggiornerò appena avrò risentito l'andrologo o quando saranno finite le iniezioni di caverjet.
Grazie Dott. Beretta
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Utente
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Gentili Dottori,
scrivo per aggiornarvi della mia ormai impossibile vicenda.
Il mio andrologo ha nuovamente ribaltato la sua tesi.
Come avevo già illustrato, essendo molto dubbioso riguardo all'operazione chirurgica, chiedo all'andrologo altre alternative per accertare definitivamente la sua tesi di fuga venosa. Prima mi propone le sedute di iontoforesi e iniezioni cavernose con scarsi o nulli risultati dopodiché (sempre a intervalli di 2-3 mesi con attese lunghissime) ci risentiamo e sembra non esserci altra modalità di indagine. La sua richiesta è quella di vedere direttamente in un filmato la mia erezione (con e senza l'ausilio di Viagra o Cialis). Nei filmati era molto evidente come l'erezione venisse perduta in pochi istanti (sia che io fossi in piedi, sia che io fossi disteso) oltre al fatto che l'erezione la ottenevo con grande fatica e avevo bisogno di continua stimolazione manuale per mantenerla.
Sua conclusione: non ci sono problemi organici, perché la perdita erettiva in mancanza del supporto femminile, alla mia età è FISIOLOGICA. L'erezione deve essere mantenuta con il contatto con la vagina. Quindi nel mio caso, il mio problema sarebbe la mancanza di una partner.
Essendosi consultato con altri colleghi, lui arriva a parlare di vaginofobia.
Ora io mi chiedo, cosa significa fisiologica? Può essere normale un'erezione che viene perduta dopo pochi istanti? Può essere normale un'erezione che in verità è una continua tumescenza? L'andrologo parla di mancanza di una partner e del dover vincere la soggezione di avere rapporti, ma come ho spesso riferito, nei miei "tentativi" di rapporti sessuali ho sempre accusato la difficoltà nel penetrare a causa di una incompleta e non sufficiente erezione. La penetrazione era possibile soltanto nel momento in cui arrivavo "vicino" al momento eiaculatorio, quindi nell'istante in cui il pene è leggermente più teso. A causa del continuo bisogno di stimolazione, arrivavo a penetrare solo in questo momento naturalmente eiaculando precocemente.
Come è possibile dichiarare questo dopo avere accertato che con Cialis (10 mg al giorno) e Viagra 100 non ho risultati (o meglio, migliorano soltanto le mie tumescenze). Le sedute di intoforesi non hanno funzionato e le iniezioni di caverjet (concomitanti all'assunzione di cialis) funzionavano in maniera alternata dandomi sempre forti tumescenze che tendevano a sparire stando in piedi o se il pene non era più a contatto con la biancheria. A questo punto si mettono in discussione anche i risultati del test rigiscan? I risultati erano molto chiari, tumescenza e rigidità erano molto ridotte. Quindi sono vaginofobico anche durante il sonno?
Cari dottori, vi chiedo di darmi delucidazioni. Sono sulla strada giusta?
Scusate se mi sono dilungato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

rimangono tutti i dubbi e i problemi sollevati e discussi in questo lungo 3D che purtroppo però non possono essere in questa sede chiariti a fondo e soprattutto risolti.

Se ci sono comunque dubbi sull'operato e la diagnosi del suo andrologo potrebbe essere corretto, a questo punto, anche sentire una terza voce oppure, se confermata una problematica psicologica, come una vaginofobia, allora bisogna consultare, senza perdere altro tempo prezioso, un bravo psicologo.

Cordiali saluti.

[#47]
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Utente
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Caro Dott. Beretta,
grazie per le Sue sempre pronte risposte.
Da un bravo psicologo ci sto già andando mentre sto valutando subito di sentire qualche altro parere in ambito andrologico.
Prima di questo, però, vorrei fare una domanda semplice e diretta. Il test del Rigiscan è univoco? Cioè se questo esame ha indicato rigidità ridotta, il responso è sempre "problema organico" visto che siamo nel sonno?
In che maniera l'andrologo è ritornato al problema psicogeno ignorando ciò? Perchè sta ignorando anche la non funzionalità di inibitori e caverjet?
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

purtroppo il Rigiscan test dà molti falsi positivi e vale sempre quando questo è normale e non viceversa.

Sul perché il suo andrologo sia ritornato su i suoi passi a lui è sempre bene chiederlo e poi noi si discute...

Cordiali saluti.

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Utente
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Scusi Dott. Beretta,
non so se ho capito bene. Lei vuole dire che il Rigiscan da falsi positivi in condizioni che il paziente non abbia problemi e mai viceversa?
Ma nel mio caso, per tre notti consecutive e con l'ausilio del Cialis?
E il Caverjet? Non dovrebbe produrre ottime erezioni "meccaniche" se il paziente non ha problemi organici?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

dopo tutto quello che si è già detto, le ripeto che, se rimangono dubbi o problemi, in parte anche sollevati e discussi in questo lungo 3D, purtroppo questi non possono essere in questa sede chiariti e soprattutto risolti.

Sui dubbi sull'eventuale diagnosi fatta dal suo andrologo, a questo punto, se vogliamo chiarirli, bisogna sentire una terza voce poi, le ripeto, se confermata o accettata una problematica psicologica, come una vaginofobia, allora bisogna consultare, senza perdere altro tempo prezioso, un bravo psicologo.

Cordiali saluti.
[#51]
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Utente
Utente
Bene, ho già contattato un altro andrologo.
Vediamo che dice.
Vi terrò aggiornati.
Grazie
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Utente
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Bene, ho già contattato un altro andrologo.
Vediamo che dice.
Vi terrò aggiornati.
Grazie
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

in tanti decenni di lavoro andrologico non mi è mai capitato di trovare un caso di "vaginofobia" mentre ho incontrato moltissimi casi di pazienmti con una sintomatologia sovrapponibile alla sua.
Esistono casi di defict organico della erezione che possono essere risolti solo con terapie farmacologche o chirurgiche molto concrete.
Quasi sempre i problemi psicologici sono la consenuenza non la causa del defict erettile .
cari saluti
[#54]
dopo
Utente
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Caro Dott. Pozza,
ciò che ha esposto Lei, cioè i problemi psicologici come una conseguenza, è proprio ciò che sento e avverto. Per questo motivo il responso finale di "vaginofobia" mi ha lasciato alquanto dubbioso dopo i visibili fallimenti farmacologici. Comunque, visto che il mio parere è più che inutile, vi esporrò quanto dirà il nuovo andrologo appena contattato.
Vi ringrazio, come sempre, dei vostri interventi.
A presto
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non affronti la questione attraverso preconcetti e pregiudizi, sentito l'attuale andrologo di riferimento, poi ci riaggiorni.

Ancora un cordiale saluto.
[#56]
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Utente
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Cari dottori,
venerdì ho sentito il nuovo andrologo.
Dopo avermi visitato mi ha consigliato di ripetere gli esami del testosterone e della prolattina e di eseguire anche azotemia, glicemia, creatininemia, emocromo, tranaminasi, colesterolo, trigliceridi, PSA, LDH, beta HCG, alfafetoproteina. Inoltre mi ha chiesto di ripetere l'ecografia scrotale al testicolo DX visto che è di dimensioni ridotte in seguito all'operazione per l'idrocele.
Ho anche esposto i soliti disturbi alla gamba sinistra che spesso sento stanca dopo l'eiaculazione o in genere tendente a "addormentarsi", oltre al fastidio sul pube vicino al pene. Mi ha detto che dovrei fare degli esami su tutto l'apparato cardiovascolare inferiore fino ad arrivare all'epigastrica se voglio fugare i miei dubbi.
A parte questo, a suo avviso è presente un ipertono adrenergico ma non ha escluso altri fattori legati alla fuga ematica per il momento. Chiedendo informazioni riguardo alla meccanicità del caverjet, ha ipotizzato che l'ipertono potrebbe inibire i farmaci che ho assunto. Secondo voi l'ipertono adrenergico ha la capacità di inibire farmaci come cialis, viagra caverjet?
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

segua le indicazioni datele dal suo attuale andrologo.

Le sue considerazioni sull'ipertono adrenergico sono condivisibili.

Ancora un cordiale saluto.
[#58]
dopo
Utente
Utente
È quindi possibile avere un ipertono adrenergico presente in maniera cronica? Che inibisce farmaci ed erezioni notturne?
In che maniera si cura, farmacologicamente o solo tramite la via psicologica?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
E' un problema psicologico e quindi non ci sono indicazioni farmacologiche o chirurgiche.
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