Fibrosi

Chiedo nuovo consulto al Dottor Cavallini;

Egregio Dottore le scrivo nuovamente per chiederle un consiglio dato che lei ha tanta esperienza in ipp! le rissumo in breve quello che mi accadde esattamente 6 mesi fa, a causa di una ignezione di prostaglandine tra l'altro effettuata da un ecografista e consgliata da un andrologo della mia zona, sono stato vittima di un priapismo di 7 ore, da allora la mia situazione erettile non ha fatto altro che peggiorare, inizialmente il pene era molto rigido ed estremamente sesibile ma più piccolo in flaccidità, successivamente a distanza di mesi e spratutto dopo un leggero trauma notturno l'erezione è peggiorata drasticamente. il glande resta flaccido ed il pene ha una strana tumescenza è difficile spiegarlo ma è molto diverso da prima, oltre al fatto che ogni volta che viene sollecitato tende ad indurirsi sopratutto alla base, mentre il glande appare sgonfio come se fosse solo pelle, ho fatto delle visite qui in abruzzo ed uno specilaista mi ha parlato di possibile infiammazione della tunica albuginea, prescrivendomi integratori che non hanno dato un buon risultato, il pene si non ha particolari deformazioni ma si è rimpicciolito molto sia in flaccidità che in erezione che tra l'altro non è più completa neanche con l'assunizone di Cialis 20 mg, Quello che le chiedo è se sono vittima di una fibrosi con assenza di placche ancora nello stato infiammatorio oppure siamo già nella fase conclamata, Cosa dovrei fare per accertarlo ? basterebbe un doppler basale o una rmn oppure è necessario per entrambi i test una fase dinamica, dopo quello che mi è successo sinceramente ho un po' paura, ma non posso mica vivere nel dubbio, Avrei pensato anche una possibile visita da lei ho visto che riceve in diversi ambulatori magari potrebbe farmi lei questo test e studiare la mia situazione con una possibile terapia, nelle mie parti non hanno tanta esperienza in ipp, Un altra cosa che le chiedo il mio pene sembra meno elastico di prima non si rilassa neanche con una doccia colda al contrario di quanto avveniva prima, se fosse una fibrosi diffusa come io credo è possibile guarire o tantomeno radrizzare un po' la situazione. La ringrazio della attenzione e le porgo i miei distinti saluti, P.S: ho 32 anni con esami ormonlai ok, ho inoltre l'esito del primo doppler dinamico con tutti i valori di accelerazioni e diamoetro arterie cavernose con foto ecografiche !
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
con doppler o risonanza serve comunque una fase dinamica, si può usare o una compressona di PDE5 inibitore ed un giornaletto spinto, ovvero0 un bassissimo dosaggio di prostaglandina intracavernosa (3 microgrammi), ovvero verapamile intracavernoso ce priapismo non ne da. Sono escammotages abbastanza classici che si utilizzano appunto in questi casi.
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Utente
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La ringrazio infinitamente della sua risposta. al più presto prenoterò una visita da lei, credo a bologna dato che li è più vicino, Cosi valuta un'po la mia situazione e se c'è rimedio ad essa. Cordialità !
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
la ringrazio di fiducia.
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Utente
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Egregio dottore, ho prenotato come promesso una visita da lei, è stata fissata per il 15/12/2012, le porto tutta la mia documentazione, quello che le chiedo è, se in caso fosse confermata una fibrosi ci sono possibili terapie per mettere a posto la situazione ??
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Tutto quello che serve, tranquillo e si porti dietro tutto.
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Utente
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Egregio Dottor Cavallini, non so se si ricrda ma sono in cura da lei a breve dovrò effettuare un ulteriore visita di controllo, purtroppo la calcolosi da cui sono affetto mi ha costretto ad un ricovero per la rimoazione di tre formazioni abbastanza grnadi 8-6-13 mm che hanno richiesto l'intervento percutaneo per la rimoazione, abbastanza fastidioso adesso sono in convalescenza, purtroppo la mia situazione non sembra migliorare ho dovuto sospendere il dromos perchè mi stimolava il rigetto, ma cmq continuo con il trental e vitamina e, che sembrano non dare problemi, quello che le chiedo è questo, lei mi ha diagnosticato una area iperecognea apicale 12x8x6, ma i miei fastidi dolori riguardano sopratutto la base e l'attaccatura del pene, in secondo luogo rileggendo i suoi articoli ho letto che la diagnosi di ipp si fa a pene eretto con ignezione di pg1, lei però mi ha praticato il verapiamil che non ha prodotto erezione, ma non affermate tutti che è necessaria una fase dinamica per verificare l'estenzione della palcche, ed in secondo luogo ho una rigidità peniena valida alla base ma più ci si avvicina al glande(completamente flaccido) più essa diminusce rendendo il pene più corto, tutto ciò è causa di quella maledetta placca ?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
scusi se sono diretto, ma sono stato abbastanza chiaro:
ha sentito psicologo? In aszsenza di consulto psicologico poco o nulla posso fare. Ok per terapia orale.
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Gentilissimo dottore, seguii al suo tempo il consiglio ed ho avuto un paio di colloqui con un neuro-psicologo delle mie parti, al quale ho spiegato i miei problemi, ovviamnete mi ha ascoltato molto mi ha anche controllato i nervi erettili, la sua diagnosi dato che mi ha trovato molto tranquillo è stata ossessione compulsiva per l'autoerotismo, visto che prima del problema lo praticavo sempre, anche dopo aver fatto un esame all'univerità, era come uno sfogo che mi scaricava, ovviamente lo pratico ancora stimolato da video o pensando a corpi femminili, ma l'erezione è abbastanza dolorsa ed incompleta soprattutto nel glande come le dicevo prima. Prima del priapismo avevo difficoltà solo a mantenerla forse colpa dei beta bloccanti che il suo collega mi sconsigliò, adesso eiaculo a pene non completamente eretto e dopo l'eiaculazione mi fanno male i corpi cavernsi sopratutto nella parte dorsale, ed il pene è abbastanza deformato ha sia una curvatura dosale che laterale, magari al controllo le porto delle foto.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
neuro-psicologo:
ho detto psicologo, non neuro-psicologo, figura che non esiste, esiste il neurio-psichiatra, che non fa a caso suo. Lei ha il mio numero di celulare le avevo detto di consultrami e ovviamente non lo ha fatto. Ora o le fa come dico, oppure non ho null' altro da dirle o da controllare.
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L aringrazio, nuovamente per la sua cordiale dispnibilità, purtroppo ho avuto quell'intervento che mi ha bloccato per un bel po', adesso sono ancora in convalescenza, per il neuro-psichiatra, mi hanno convinto i genitori, per il resto le chiedo allora un nominativo per la mia zona Abruzzo, ho provato a vedere inb questo sito ma ce ne sono svariati anche molto giovani, e sinceramnte non so a chi rivolgermi, poi il controllo cmq me lo ha consigliato lei se ricorda, per vedere l'evoluzione della placca ed eventualmente decidere se procedere con il verapmile
Detto questo le auguro buona serata.
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delle mie parti ho visto questa dottoressa, Dr.ssa Sabrina Camplone che è presente in questo sito e scrive articoli come lei !!! altri non hanno neanche la foto.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Appunto.
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quandi per lei potrebbe essere utile, è una ragazza molto giovane forse ha la mia età?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
I vecchi sono vecchi ed hanno fatto il loro tempo. Meglio i giovani.
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Utente
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Va benissimo appena possibile,contatterò lo psicologo, lei cmq mi dovrebbe controllare la placchetta, anche perchè non ho ben capito dove è localizzata, perchè nel referto l'ha indicata come area iperecognea apicale!!!
A presto.
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