O posso avere qualche disturbo medico da curare con magari qualche farmaco

Salve a tutti.
Sono un ragazzo di 18 anni e , come potrete ben capire dall'oggetto , vorrei avere un consulto sul mio problema.
In Luglio di quest'anno fui fidanzato con una ragazza, fu il mio primo vero rapporto. Quando arrivò il "momento" (era anche il mio primo rapporto sessuale oltre che di coppia), ho avuto problemi di disfunzione erettile. Questo capitò per le prime 2-3 volte che ci provammo. Alla quarta volta andò tutto bene, più o meno ma la storia finì di lì a poco. Ora siamo tornati insieme però, ed è capitata esattamente la stessa cosa.
Ora mi chiedo, è solamente un problema di ansia da prestazione? O posso avere qualche disturbo medico da curare con magari qualche farmaco?
Mi scuso se il testo non è scritto in linguaggio puramente formale.
Grazie a tutti.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Hai già fatto consulti medici o psicologici? Da qui qualunque ipotesi in merito al tuo problema sarebbe come tirar fuori numeri da un cilindro. Sono necessarie visite e colloqui per capire cos'hai.

Alla tua età problemi di questo tipo possono essere facilmente dovuti all'ansia, e quindi da curare attraverso psicoterapia. Ma devi farti vedere di persona per stabilire il cosa e il come.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ringrazio per la risposta.
No, non ho fatto nessun tipo di consulto ne medico ne tantomeno psicologico.
Ma è normale che i problemi d'ansia si manifestino anche dopo che magari l'atto è già accaduto?
Nel pre-rapporto(intendo baci e/o situazioni stimolanti), ho una regolare erezione, poi al momento dell'atto, la perdo.
E' una situazione che mi crea un forte disagio e vorrei cercare una soluzione concreta. Ovviamente non la pretendo da voi perchè è solamente un consulto, ma magari per potersi orientare questa potrebbe essere una buona strada.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Ma è normale che i problemi d'ansia si manifestino anche dopo che magari l'atto è già accaduto? "

Sì, può accadere.
Però prima di parlare di ansia o disturbi d'ansia o relazionali, ecc... ti suggerisco la visita medica (puoi parlarne anche col medico di base) e solo successivamente con lo psicologo.

La tua ragazza che dice a riguardo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Sì, quelli che descrivi sono sintomi ben noti. Ma purtroppo non si curano dando informazioni. Altrimenti basterebbe scrivere un bel libro e mandare in pensione gli psicologi.

A proposito di libri puoi iniziare leggendoti "La mente contro la natura" di M. Rampin, sui disturbi sessuali. Se poi però il problema non migliora, dovrai deciderti per il consulto.

[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dottoressa Pileci: ringrazio anche lei.
La mia ragazza dice che non è un problema perchè l'amore vince su tutto. Ma è comunque demotivante per me, non riuscire a soddisfarla.
Lei dice di aspettare e vedere se succede ancora. Ma io vorrei risolvere prima di abbassare ancora di più la mia autostima.
Dottor Santocito:
Prenderò seriamente in considerazione il suo consiglio, grazie mille.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> non è un problema perchè l'amore vince su tutto
>>>

Purtroppo non è vero. Anzi, spesso è proprio con le migliori intenzioni che si creano o si aggravano i problemi.

Ad esempio dovresti evitarei di cadere nella tentazione di "voler risolvere a tutti i costi", perché incaponirsi potrebbe facilmente creare o aumentare l'ansia e peggiorare le cose. Prenditi semmai un periodo di distensione e leggiti il libro. Poi se vedi che le cose non migliorano spontaneamente, fai i consulti suggeriti.

[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dottore io mi fido di quello che mi dice la mia ragazza. Se lei dice che questo non le crea problemi, perchè non dovrei crederle?
E cosa intende per periodo di distensione?
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazzo,

fermo restando che da qui si tratta di ipotesi, l'atteggiamento della tua ragazza potrebbe non aiutare a risolvere il problema a livello relazionale. Mi spiego meglio: come mai non crea problemi l'insoddisfazione sessuale? Come mai non c'è una sorta di cooperazione contro questa defaillance, ma pare che la tua ragazza abbia rinunciato e... va bene così, non è un problema e l'amore vince su tutto?

Quando si ha un problema non è l'amore a vincere su tutto magicamente.
Sia chiaro che non sto dicendo che la tua ragazza dice robe non vere, sicuramente lei ha questa idea, ma questa idea può creare ulteriori difficoltà nella gestione del problema.

Dopo gli accertamenti medici, pottreste rivolgervi insieme in un consultorio per poter parlarne con uno psicologo.

Saluti,
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Il fatto che la tua ragazza abbia un atteggiamento più rilassato del tuo e non contribuisca ad accrescere la dimensione del problema è senz'altro positivo, ma questo di per sé non te lo risolve. È questo che intendevo dire.

Periodo di distensione significa, ad esempio, un paio di settimane senza pensare al sesso, per disinnescare il meccanismo "ce la devo fare, ce la devo fare...". A volte basta questo, altre volte non è sufficiente.

Ad ogni modo il messagio importante è: se il problema scompare spontaneamente, meglio così. Altrimenti non è online o con i libri che potrai risolverlo, dovrai farti vedere da uno specialista.

[#10]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
i spiego meglio io, dottoressa. Essendo un problema già esistito in un passato neanche troppo remoto, la mia ragazza dice che non ha importanza perchè crede che sia un problema temporaneo che si risolverà da solo col tempo, sciogliendo gradualmente l'ansia. Per lei è assurdo anche pensare che io mi preoccupi cosi tanto per una cosa del genere.
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Mi scuso per l'incomprensione dottor Santocito.
Allora proverò a vedere se scomparirà da sè, oppure se sarà necessario un consulto medico. Rinnovo i ringraziamenti!
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Se stiamo parlando d'ansia, l'ansia non si risolve da sola col tempo...
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Per lei è assurdo anche pensare che io mi preoccupi cosi tanto per una cosa del genere.
>>>

Eh, certo, l'ansiosa non è mica lei!

Se il tuo problema dipendesse dall'ansia, è ovvio che saresti tu quello preoccupato: *del* problema, ma potrebbe essere proprio quest'ansia che ti *provoca* il problema.

Ansia = preoccupazioni

Una defaillance può capitare a chiunque. L'ansioso, tuttavia, ci costruisce sopra un castello di paure e previsioni catastrofiche che rendono più probabile che la defaillance si ripeta in futuro.

Questo sempre *se* si tratta di ansia, è chiaro.

[#14]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Nell'assoluta ignoranza nel campo, la mia ragazza dice che essendosi "risolto" già una volta (anche se anche quella volta ci furono difficoltà), aspettando un po', si risolva da solo.
[#15]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Si infatti ho proprio paura che il mio problema dipenda proprio da questo.. Anche se magari sul momento non ho tutta quest'ansia, potrebbe anche essere un fattore inconscio?
[#16]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
[#17]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Salve a tutti.
Tenevo ad informare voi, che avete cercato di darmi maggiori informazioni sul mio problema, sulle recenti vicende legate al mio disturbo.
Il culmine l'ho raggiunto proprio ieri sera. Abbiamo avuto una serata all'insegna della provocazione,sfociata poi in rapporti orali, andava tutto veramente bene, ero eccitatissimo ed ho chiesto io alla mia ragazza di procedere al rapporto completo, perchè ero veramente preso e pensavo che il problema fosse risolto, ma esattamente venti secondi dopo però, al momento dell' "atto", mi è calata l'erezione.
La mia autostima e il mio morale sono a terra, ho una crepa sul cuore, e sapere di suscitare nella ragazza che amo, un desiderio, che poi non riesco a soddisfare, mi fa veramente male. Ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.
[#18]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Si e' rivolto ad uno specilista?
Ha effettuato qualche cura?
I consigli, non servono a molto, purtroppo
[#19]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ho parlato con uno psicologo/medico omeopata. Mi ha detto che è una cosa che capita a tantissime persone, che non gli stavo raccontando nulla di nuovo, che ha sentito tantissimi casi come il mio, specialmente se ai primi rapporti come il sottoscritto. Ha detto che ci avrei fatto presto una bella risata sopra, questo circa due mesi fa.
[#20]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Beh, ma se la risata in due mesi ancora tarda ad arrivare, forse occorre restringere un po' di più il campo. Intendo dire che lo specialista indicato potrebbe essere uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi della sessualità (e d'ansia, perché dalla sua ultima descrizione sembrerebbe chiaro che si tratti di un problema d'ansia).

[#21]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Quindi lei mi consiglia una visita piu accurata da uno specialista?
[#22]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Credo di interpretare il pensiero del Collega:
la minimizzazione della problematica o la classica pacca sulla spalla, non cura, nè risolve la problematica.
Solo clinici attenti, formati e preparati ad occuparsi di lei, potranno aiutarla mediante un vero percorso di cura
[#23]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Quindi lei mi consiglia una visita piu accurata da uno specialista?
>>>

No, le consiglio una visita di specialità più circoscritta: psicologo psicoterapeuta, possibilmente esperto in disturbi della sessualità.

Lo psicologo/medico/omeopata a cui si è rivolto probabilmente non ha gli strumenti adatti per attaccare il suo problema nel modo dovuto.

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