Sbalzi d'umore ed estraniamento

Salve,
sono la mamma di una ragazza di 24 anni che da un mese a questa parte assume dei comportamenti strani, mai assunti prima. I sintomi che riesco a cogliere sono i seguenti:
1) La trovo parecchio assente a parte quando la si interpella direttamente
2) Spesso la trovo davanti lo specchio imbambolata, assente
3) Noto tic nervosi, tipo mordersi le unghia o sfregarle continuamente
4) Osservandola mi accorgo che spesso con la bocca accenna dei sorrisi, come se ridesse sola, ma soltanto con espressione facciale; ieri sera però per cena ha iniziato a ridere a tratti come se desse sfogo alle smorfie di sorriso che solitamente accenna.
5)Mi ha confidato che in questo periodo si sente stanca mentalmente e non fisicamente, come se avesse delle carenze di vitamine e di energie a livello mentale, con conseguente impossibilità di sapersi concentrare nello studio.
6)Nelle prime fasi mi ha anche detto che lei non merita nulla circa quello che ha realizzato nella sua vita, che pensa che l'abbiano sempre fatta andare avanti a scuola non per merito.
7)Sempre nelle prime fasi ha avuto la sensazione di essere spiata da qualcuno al cellulare, come se fosse sotto controllo.

Secondo la mia opinione, mi sembra crollata in questo stato a causa di vari episodi, tra cui principalmente la fine della sua storia sentimentale a giugno ( della quale però diceva di fregarsene), dopo un po' l'insuccesso in un particolare esame universitario prima a giugno e ultimamente a settembre, e l'insuccesso in un concorso di lavoro sempre a settembre.

Prima di tutto ciò caratterialmente era un leone, adesso una pecorella che raramente quando si arrabbia tira fuori un po' di leone.

Sono preoccupata, anche se mi sembrava messa peggio nel primo periodo, ma comunque anche adesso non è più lei. Le ho fatto prendere un integratore a base d'iperico nella speranza che possa aiutarla.

Mi rivolgo a voi nell'augurio di trovare preziosi suggerimenti sul comportamento da seguire, per conoscere la gravità o meno degli episodi descritti e soprattutto per capire se rivolgermi o meno ad uno psicologo o psichiatra.

Nella speranza di vostre risposte porgo i più cordiali saluti.
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

per prima cosa Le consiglierei di evitare l'uso di qualsiasi medicamento o presunto tale, senza che sia stato esplicitamente prescritto dal medico.

Dopodiché, per approfondire le cause del comportamento che Sua figlia manifesta, penso sia opportuno consultare sia il medico (eventualmente psichiatra) che lo psicologo.

Al Centro PsicoSociale dell'ASL della Sua città potrà trovare l'assistenza congiunta di entrambi i professionisti.

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
la prima tappa è una diagnosi da uno psichiatra, per comprendere la natura del corteo sintomatologico, ma nache lo psicoterapeuta dovrebbe occuparsi di sua figlia.
Presso i consultori, potreste trovare entrambe le fogure professionali.
L'integratore lo ha prescritto qualche medico?
Con quale indicazione terapeutica?
I sintomi di sua figlia, coincidono con qualche periodo di particolare stress fisico o psichico o relazionale?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
L'integratore non lo ha prescritto nessun medico visto che si tratta di un semplice integratore naturale.

I sintomi coincidono con il periodo che ho descritto già precedente, ovvero situazione sentimentale interrotta, situazione universitaria bloccata da un esame e situazione lavorativa (concorso nazionale) non riuscita.

Volevo capire se fosse possibile aspettare qualche miglioramento autonomamente, visto che comunque mi sembra migliorata rispetto al primo periodo, oppure non si risolverebbe nulla.
Nel caso aspettassi un po' rischio che possa peggiorare irreversibilmente?
Come faccio a dirle di andare da uno psichiatra? Penserà che io pensi che lei sia diventata matta.
Forse invece nominadole lo psicologo sarebbe più tranquilla, però realmente non so se soltanto una psicoterapia può risolvere il problema o meno.

Ritornerà mai quella che era?
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Soltanto una diagnosi clinica del malessere di sua figlia, puo' essere predittiva della possibilita' di recupero, di eventuali peggioramenti, ecc...
A volte gli integratori, arginano e rallentano, l' andamento della problematica, e' come togliere la febbre( sintomo) ad una polmonite o bronchite.
Se fosse mia figlia, non aspetterei ancora.
Cari auguri
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

forse i sentimenti di autosvalutazione e la paranoia che sua figlia ha manifestato inizialmente dipendevano direttamente dal dolore per essere stata lasciata e l'insieme degli episodi che menziona l'hanno resa molto stanca e stressata.

In ogni caso trattandosi di un malessere che prosegue da quasi 6 mesi direi che se non si è ancora risolto vale la pena che la ragazza ne parli con uno psicologo, ma il punto è capire se si rende conto che quacosa non va (al di là della stanchezza che ammette di provare).

Cosa dice della propria situazione?

Per quanto riguarda l'integratore a base di iperico, assumere un'erba antidepressiva senza aver ricevuto una diagnosi di depressione non serve.
Oltretutto le segnalo che da quando sono state scientificamente accertate e riconosciute anche dal Ministero della Salute le proprietà dell'iperico i prodotti che lo contengono in dosi terapeutiche sono acquistabili solo dietro presentazione di ricetta medica, mentre gli integratori da banco contengono una dose di ipericina notevolmente inferiore a quella terapeutica.

In ogni caso i sintomi che riferisce (come i tic e l'onicofagia) appartengono all'area dei disturbi d'ansia, così come è possibile che l'essere assorta e assente significhi che sua figlia ha la mente impegnata in rimuginazioni ossessive, anch'esse sintomo di ansia patologica.

Nell'ultimo periodo sta dormendo e mangiando a sufficienza?

Che lei sappia, assume dei farmaci?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Il malessere non prosegue da sei mesi, ma da i primissimi di ottobre; ovvero appena l'ultimo evento gli è andato storto, tutto è crollato; quindi sono quasi due mesi.

Sinceramente non abbiamo parlato direttamente della propria situazione.
Dorme a sufficienza e mangiava un pò meno nella prima fase, adesso pare che da una settimana a questa parte abbia recuperato l'appetito. Per questo motivo e anche per il fatto che non le sento più fare certi discorsi strani mi sembra stia migliorando.

Comunque se i vostri consigli sono comunque di farle fare una visita nonostante l'apparente (perché ancora temporalmente breve) stato di miglioramento, la porterò lunedì stesso da uno psicologo. Se mi consigliate di aspettare ancora una settimana per capire come si evolverebbe, proverò ad aspettare.

Visto che non ho mai avuto a che fare con uno psicologo, volevo chiedervi se prima dovrei parlargli io per descrivere la situazione oppure farebbe direttamente tutto lui con la ragazza.

Non assume nessun tipo di farmaci.

Grazie mille per tutte le risposte che mi avete dato.
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
A decisione intrapresa, sarà il Collega ad affettuare il primo colloquio clinico, con sua figlia direttamente,altrimenti sarebbe una sua versione dei fatti accaduti
Tra l'altro sua figlia è anche maggiorenne
[#8]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Cara signora,

capisco i suoi timori di madre, e anche se fosse mia figlia la farei vedere da uno psicoterapeuta. Tuttavia la motivazione al consulto di sua figlia è fondamentale poichè se non è convinta di andare le probabilità di successo si riducono. Eviti magari di farla spaventare o di ingigantire la situazione, soprattutto se per sua figlia non è un problema o non se n'è resa conto. Parlare è sempre la soluzione migliore per far luce su tutto.

Anche se le sembra che stia migliorando, come lei stessa ha detto un minimo insuccesso potrebbe farla crollare nuovamente. Motivo per cui ricorrere a breve ad un aiuto è consigliabile.

Come detto dalla collega Randone potete affrontare il primo colloquio insieme con lo psicologo, ma cosa pensa di dire a sua figlia di andare all'appuntamento?

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il collegamento fra il malessere attuale e i fatti di giugno è dunque un ragionamento che sta facendo lei a posteriori?
Se dopo essere stata lasciata e aver fallito quell'esame non ha dato segni di malessere è possibile che quegli episodi non c'entrino nulla e che la sua ricostruzione non sia esatta.

La invito sentitamente a parlare con sua figlia della situazione invece di preoccuparsene senza coinvolgerla: se ha 24 anni non va "portata" dallo psicologo, va interpellata e le va proposta questa possibilità, che può prendere in considerazione accettandola o rifiutandola.

In caso contrario "portarla" da uno psicologo non servirebbe a nulla se non a farla sentire una bambina incapace di pronunciarsi sulla propria situazione e di prendere decisioni al riguardo.

Le parli e ci faccia sapere!
[#10]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Scusi Volevo dire come pensa di affrontare la discussione con sua figlia?
[#11]
dopo
Utente
Utente
Ho già affrontato la problematica con lei stessa la quale mi ha parzialmente confermato i motivi di insuccesso da me presunti; anche se mi sembrava che cercasse di attribuire queste sue stranezze, più che agli eventi precedentemente descritti da me, al fatto che in casa nostra non ci fosse la tranquillità che aveva precedentemente vivendo da sola (fino a giugno 2012, tornava a casa solo nei weekend). Io capisco che è anche difficile a volte sopportare l'ambiente familiare, ma mi sembrava un po' una scusante come per togliersi un po' di colpe, ammesso che di colpe si tratti.

Anche se lei non percepisce più di tanto il problema (magari dice così anche per evitare di farmi preoccupare) comunque le ho detto che sarebbe bene farsi dare qualche consiglio da una persona competente (psicologo), che sicuramente non nuoce alla salute; lei mi ha risposto che è d'accordo; le ho anche suggerito di provare a fare degli esami del sangue per far controllare che tutti i valori siano nella norma, visto che si sentiva spossata.

Ho fatto in modo che il discorso fosse molto tranquillo evitando qualsiasi ansia o paranoia.
Adesso provvedo alla ricerca di uno psicologo.
Grazie ancora per la vostra attenzione.
[#12]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' sicuramente importante appurare anche che le condizioni di salute fisica di sua figlia siano buone, per non scambiare per psicologico un problema d'altra natura.

Se ne avete parlato e la ragazza concorda sulla necessità di sentire uno psicologo penso che ne trarrà dei benefici e che avrà così la possibilità di fare il punto della situazione sulla propria vita e su ciò che eventualmente non va.

Se vuole ci aggiorni sulle novità.

Un caro saluto,
[#13]
dopo
Utente
Utente
Sicuramente vi terrò aggiornati sullo svolgersi.

Un ringraziamento sentito a tutti coloro che mi hanno assistito.
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