Dolore pene dopo rapporti sessuali

Salve a tutti i medici della sezione,
mi presento. Sono un ragazzo di 26 anni, residente a Roma.

Vengo subito al punto. Da qualche mese, dopo un lungo "periodo di stop", mi frequento con una ragazza con la quale mi capita di condividere purtroppo solo pochi momenti di intimità causa lavoro/università/distanza. Ma appena possibile dedichiamo del tempo per noi, effettuando così, diversi rapporti sessuali in breve tempo.

Sono qui a proposito di ciò, da stamattina ho un forte dolore all'asta del pene. Non saprei qualificare con certezza il punto ma è un dolore che và e viene. Anche se rimango immobile seduto o sdraiato e senza fare particolare "mosse". Direi localizzato un pò dappertutto, un indolenzimento generale. Alla base, al centro. Non ho segni evidenti sul glande ma ho l'impressione di vedere le due vene principali leggermente più gonfie. Urine di colore normale, non mi sembra di avvertire bruciore durante o dopo la minzione.

Premetto che in totale abbiamo avuto 2 rapporti sessuali "convenzionali", 1 rapporto orale e 2 anali (uno breve ed uno meno breve, con lubrificante) e, TUTTI protetti, nell'arco di 14 ore. Ovviamente abbiamo utilizzato sempre condom nuovi per ogni rapporto. Alcuni rapporti sono stati piuttosto lunghi ma mai sfociati nella "violenza". Devo infine aggiungere, che uno dei suddetti rapporti (avuto ieri sera), è stato interrotto poichè il pene ha avuto una torsione ambigua (è fuoriscito dalla vagina e la mia partner si è poggiata sopra creando un movimento inverso a quello della sua naturale posizione), procurandomi dolore inizialmente ma più che altro spavento.

Stamattina il pene era OK così abbiamo deciso di avere un rapporto "normale" (durata circa 15/20 minuti) ed uno anale (durata circa 7/10 minuti). Ed è qui, ovvero dopo l'ultimo rapporto (anale) che ho avvertito dolore e mi affligge tutt'ora (il dolore l'ho cominciato ad accusare non DURANTE il rapporto ma appena ho estratto il pene e tolto il profilattico). Come un forte senso senso di costrizione alla base del pene ed ora indolenzimento diffuso.

Premetto di avere il "pene curvo" (rivolto verso l'alto, a sfiorare l'addome) e che abbiamo praticato per tanto tempo la posizione "90 gradi" negli ultimi 3 rapporti. Per maggiori dettagli, informo i medici lettori, che ho un varicocele di 2° al testicolo sinistro e da una settimana ho debellato una balanopostite. Dopo ogni rapporto, io e la mia partner detergiamo le zone intime con GINEXID schiuma.

Ad essere sincero non mi era mai capitato di avvertire un dolore simile ed ammetto che oggi è stata la prima volta che ho avuto un rapporto anale così duraturo. Non vorrei sia stato proprio quello.
Ammetto che non sia facile trovare una risposta ma vorrei quanto meno cercare rassicurazioni in merito od indicazioni su un eventuale terapia/visita. Come un pò tutti gli uomini, è una zona molto delicata e ci si preoccupa facilmente.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e/o domanda.
Grazie anticipatamente,
Cordialmente.
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile ragazzo,

rapporti sessuali ravvicinati specialmente in presenza di una curvatura peniena ed in seguito a penetrazioni anali, che sicuramente comportano una maggiore compressione sull'asta possono determinare una sintomatologia dolorosa che dovrebbe tendere a risolversi gradualmente. Comunque se non ci sono stati improvvisi cali di erezione con acuto dolore seguiti da evidenti ematomi esterni non ci dovrebbero essere particolari problemi. Se non lo ha mai fatto sarebbe utile che consulti un andrologo per verificare se l'entità della curvatura rientra in situazioni fisiologiche o meno e per verificare lo stato del varicocele.

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottor Scalese,
la ringrazio per la tempestiva e puntuale risposta da parte Sua.

Ad esser sincero non ho avvertito cali di erezioni con forti dolori e non ho ematomi esterni visibili, questo potrei escluderlo.

Non ho aggiunto, al messaggio iniziale, che ho eiaculato in totale 3 volte in 14 ore e che l'utilma eiaculazione è avvenuta nel condom ma ero ancora nell'ano della mia partner.

A distanza di 25 ore, questa sensazione di costrizione/bruciore/fitta che vanno e vengono all'interno del mio pene, sono ancora del tutto presenti (questa notte mi hanno tenuto sveglio due ore). A tratti ricorda come se avessi ancora lo stretto anello anale intorno all'asta del mio pene. Mentre a tratti è più un bruciore.
Non sono riuscito a farmi venire un'erezione spontanea perchè temo di provare dolore (ho un blocco mentale, ora).

In poche parole è come se non potessi stringerlo con una mano e strizzarlo perchè potrei provare dolore (non l'ho provato ma è questa la sensazione).

Detto ciò, ho anche un'influenza in corso (mal di gola con tonsille gonfie, raffreddore e febbre). Ho preso una tachipirina per controllare la temperatura ma sembra non aver fatto nessun effetto li sotto. Non ci facciamo mancare nulla.

Per quanto riguarda il varicocele l'ho fatto controllare appena due mesi fà da un andrologo con manovra ed eco doppler il quale mi ha riferito che fosse tutto ok e che non risultava da trattare. Per il pene curvo, non ne abbiamo parlato affatto (la visita è avvenuta col membro non in erezione ed io sinceramente non sapevo che ne avrei dovuto farne cenno).

Crede debba prendere un antidolorifico, o provare ad avere un erezione per controllare lo stato del pene, oppure attendere qualche giorno o prenotare subito una visita specialistica?

Grazie mille per la Sua disponibilità,
cordialmente.

[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
La terapia migliore in questi casi è non sollecitare ulteriormente l'organo. Nel frattempo si risenta con l'andrologo per discutere il discorso "curvatura pene" e parlare dell'episodio occorsole.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottor Scalese,
sto evitando erezioni e naturalmente qualasiasi atto o pratica sessuale.

La volevo informare che domani andrò a consegnare le urine a laboratorio per un esame di "urine complete" che mi segnò il medico di base 20 giorni fà ma non ero ancora riuscito a fare.

L'indolenzimento sembrerebbe essere migliorato ma resta il dolore moderato a fitte ed ora un bruciore interno sopratutto dopo aver orinato. Ed è riapparso il "tremolio" al testicolo sinistro che mi portò ad affrontare, insieme al gonfiore, la mia prima visita andrologica scoprendo cosi, di avere il varicocele.
Le ricordo che mi è stata riscontrata una balanopostite e che mi è stata dichiarata "clinicamente guarita" (a seguito di cure con creme anti-micotiche e cortisoniche) 4 giorni prima dei suddetti rapporti.

Possibile che abbia contratto qualche batterio seppur abbia rispettato rigidamente l'uso del profilattico ed in modo piuttosto attento l'igene delle parti intime, nonchè mani? E possibile che i sintomi appaiono neanche 2/3 giorni dopo il contaggio? Credo di essere in periodo abbastanza debilitato viste le 2 influenze contratte nel giro di 3 settimane.
La mia partner afferma di non avete bruciori, pruriti intimi o perdite (oggi ha comunque eseguito paptest col ginecologo, analisi del sangue complete ed urine). E' pur vero che abbiamo praticato sesso anale ma con profilattici che risultavano essere sani dopo l'uso.

Nel frattempo, un suo collega andrologo mi ha consigliato una visita strumentale con ecocolordoppler Penieno se il problema dovesse persistere.

Mi saprebbe dare un suo punto di vista sulla vicenda?
Ancora grazie per il tempo da Lei concessomi,
Saluti.
[#5]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Il problema sembra essere correlato prevalentemente ad eccessiva stimolazione sessuale anche se è corretto comunque procedere con esami colturali come consigliatole per escludere problemi sovrapposti.
Considerata la situazione attenderei nell'esecuzione dell'ecocolordoppler penieno la scomparsa della sintomatologia algica.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor Scalese,
ho qui con me l'esame completo delle urine (non cultura) che riporto di seguito:

Caratteristiche generali

Aspetto LIMPIDO
Colore PAGLIA
Sedimentazione spontanea ASSENTE
Reazione (Ph) 6,0 (range 5,0 - 6,5)
Peso specifico a 15° C 1015 (range 1010 - 1030)

Componenti patologici

Proteine ASSENTI
Glucosio ASSENTE
Corpi chetonici ASSENTI
Muco-pus ASSENTE
Pigmenti ematici ASSENTI
Urobilinogeno ASSENTE
Pigmenti biliari ASSENTI
Nitriti ASSENTI

Esame microscopio del sedimento

Leucociti RARI

Il bruciore interno continua (viene e và, specialmente dopo aver orinato e durante la notte) e si è intensificato nelle ultime 24 ore. A tratti piuttosto lancinante. Continuo a non vedere sangue e/o pus nelle urine. Il glande appare normale, così come il pene ma ho ancora indolenzimento a tutto il membro qualora lo tastassi o strizzassi.

Devo procedere con ulteriori analisi specifiche? O una visita urologica?
Non capisco se sia un'infiammazione o un'infezione.
Le ricordo che fino a ieri ho avuto temperatura variabile (dai 36.5 fino a 38.3 max) causa faringo-tonsillite con raffreddore ed ho assunto 2 pastiglie di tapichirina 1000mg (1 la notte tra sabato e domenica ed un altra la notte tra domenica e lunedi).


Grazie ancora per la sua disponibilità,
Saluti.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Dottore buonasera,
volevo aggiornala che ho sentito il bisogno di provare un erezione. Non il desiderio ma il bisogno. Le spiego, sono andato in bagno ad orinare e mi sono accorto che il prepuzio ed il glande erano insolitamente più chiari del normale. Molto più chiari. Forse ingenuamente, ma ho pensato subito a problemi di circolazione. Dovevo testare se tutto fosse ok.

Con il telefono sono andato su internet per cercare uno "stimolo". Di solito sono un ragazzo che si eccita molto facilmente anche solo con la fantasia ma proprio non ci riuscivo stasera ed è subentrato ancora di più il panico. Reazioni da sotto, 0.

Dopo qualche minuto di masturbazione (e, devo essere sincero, poco dolore) ho cominciato a provare piacere seppur non sentivo la solita spinta e marcia in più che ho sempre avuto. E comunque bastava che il pensiero di stare male mi sfiorasse la mente che subito perdevo quella poca eccitazione.
Sono comunque riuscito ad eiaculare una buona quantità di seme (non volevo arrivare a cioò, io puntavo su una buona erezione). Ho controllato bene con la carta igenica ed il colore era, visivamente, lo stesso di sempre e non c'erano tracce di sangue. Però ho avvertito una forte "puncicata" sotto lo scroto (è già successo in passato ma oggi era particolarmente forte), tra lui e l'ano quando stavo eiaculando.
Il fatto finale, inoltre, è che non ho avuto un'erezione completa. Direi forse poco meno dei 2/3 rispetto alla normalità. Cioè, mi è capitato di eiaculare con masturbazioni e di non essere perfettamente eccitato come mi è capitato di essere molto più eccitato del solito (sopratutto in presenza di donna).

Non sò, sono molto disorientato e preoccupato a questo punto.
Sono convito che il problema sia nato facendo sesso anale (ho pensato, da totale ignorante, ad una costrizione di vene? o corpi cavernosi? strozzatura di qualcosa?) e temo per la mia erezione in futuro. Dico che ho pensato quello perchè è da li che ho cominciato ad avvertire dolori e bruciori, questo senso di costrizione al pene proprio come se stessi ancora penetrando lo stretto anello anale. Spero non ci siano danni permanenti.

Comunque, vista la (seppur) "rara" quantità di globuli bianchi presenti nelle urine di oggi, domani mattina farò un urinocoltura con antibiogramma. Nel frattempo non sò cosa fare per questo dolore, forte bruciore che và e viene e questo problema di erezione/colorito prepuzio e glande. Con stasera siamo ad 84 ore da quando è sorto il problema.
Resto ancora incerto se fare o meno l'ecocolordoppler Penieno o comunque una visita strumentale che mi dia la certezza che internamente al pene e circolazione, sia tutto ok.

NB ultima cosa dottore, perdoni la mia loquacità, forse non sono stato del tutto corretto quando ho scritto di avere il "pene curvo". Ho letto varii argomenti in merito e non credo di essere un caso clinico. Il pene va verso l'alto ma non fà curvature improvvise ed evidenti. Mi scusi la frase, ma è per farLe capire meglio, assomiglia ad una banana che punta verso l'alto. La curvatura è graduale e comprende l'intero pene.
Farò comunque sicuramente cenno all'andrologo alla mia prossima visita di ciò.

La ringrazio.
[#8]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile ragazzo, probabilmente l'atto sessuale ha causato i problemi tutt'ora persistenti anche se attenuati, ma di certo non può averle creato problemi permanenti su questo mi sento di tranquillizzarla, in quanto i problemi permanenti si manifestano con segni e sintomi di cui parlavo prima che lei non ha minimamente manifestato.
Non si affanni a fare esami inutili ed aspetti che le cose rientrino a posto da sole magari con l'aiuto di un andrologo esperto. Cerchi nel frattempo di non farsi assalire dall'ansia e di non fare autodiagnosi di malattie e problemi assai improbabili che sicuramente inficiano sulla qualità dell'erezione.
P.S. I globuli bianchi nelle urine sono un reperto comune e spesso non sono indice di patologia specie quando sono in esiguo numero come nel suo caso.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
La ringrazio per avermi rassicurato. Sono un ragazzo, da come si può effettivamente capire, molto emotivo ed abbastanza ansioso. Specialmente verso le malattie.

Questa mattina ho fatto l'urinocultura. Domani sera ho un appuntamento con un urologo/andrologo per discuterne.

Mi sono ricordato solamente ora che ho omesso nel racconto, una piccola bollicina nera sull'asta del pene ma verso la base (che si poteva spremere facilmente) come se fosse un pelo incarnito (potrebbe anche esserlo, ma non ne sono certo)

Questa sera ho avuto un attacco di diarrea ed ho notato un linfonodo inguinale (quello destro) gonfio, rosso e dolente al tatto. Poi, non so quanta valenza possa avere ma ho deciso di scriverle tutto, ho la sensazione dei piedi intorpiditi, che si stanno per addormentare.

Domani sera sarà mia cura aggiornala sulla visita.
Saluti
[#10]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Qualsiasi particolare è utile al medico anche quello che può sembrare più insignificante, essi servono a far emergere qualsivoglia dubbio e chiarirlo in modo tale che esso non riaffiori come dubbio al minimo sintomo. Ok! mi tenga aggiornato.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore,
allora oggi sono stato dall'urologo.
Ci siamo fatti una bella chiaccherata per spiegare bene il quadro, poi mi ha visitato sul lettino.
Addome e reni, tastato i genitali, visto il pene, varicocele, ed esame prostatico. Nulla di strumentale.

Mi ha detto che non c'è nulla di evidente. Secondo lui è un'infiammazione della prostata, una prostatite. Mi ha detto che è frequente e può accadare a qualsiasi età. E' bene capire il perchè mi sia venuta ed è per questo che, con calma, mi ha prescritto due ecografie:

- ecografia peniena;

- ecografia vescico - prostatica trans rettale con sonda lineare.

Da fare, ripeto, con calma tra una ventina di giorni, un mese, o più.
Nel frattempo mi ha tranquillizato su tutto. Mi ha detto che posso continuare a fare una vita regolare, anche sessuale, in base a quello che mi sento io. Se sento il mio corpo pronto, posso avere rapporti.

Non mi ha prescitto nessun farmaco ma un fitocomplesso: "la cui composizione è finalizzata al ripristino delle fisiologiche funzioni della prostata" di nome U - GO
Ed anche un nuovo sapone intimo poichè il mio aveva un pH non neutro.

Quello che mi sono dimenticato di chiedere e che, dottor Scalese, rivolgo a Lei, è il seguente quesito:

"la prostatite può creare dolore/calore/bruciore interno al pene?"

La ringrazio,
Saluti.
[#12]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
In alcuni casi di prostatite in effetti può esserci un sintomo riflesso che si manifesta a livello uretrale.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottor Scalese,
la aggiorno sulla mia situazione.

Il bruciore e dolore al pene è praticamente dimunito del tutto. Sporadicamente si presenta nell'arco della giornata.
SOLO dopo la visita dall'urologo (14.01), ho cominciato ad avvertire questo fastidio e dolore al tatto (come se fossi livido), nella zona tra l'ano e lo scroto (più dalla parte dell'ano). Credo sia la ghiandola prostatica che oserei descrivere come "leggermente gonfia" la percepisco al tatto ma anche come senso di "gonfiore/pesantezza".

Ci tengo a precisare che questo sintomo, non mi era apparso avvertirlo nei primi giorni ed assolutamente non ho mai avverito dolore alla prostata. Si, giusto qualche fastidio (possiamo giudicarlo come piccola fitta/puncicata) ogni tanto quando eiaculavo (mai durante un atto sessuale, più che altro con masturbazione in piedi) ma penso sia legato all'eccitazione ed a spasmi muscolari. Tant'è che sono rimasto inizialmente basito dalla diagnosi del medico, poichè ingenuamente pensavo che il problema fosse di tipo "uretrale" e non prostatico.

Credo di poter dire che il dolore aumenta se rimango seduto a lungo. Infatti stò facendo di tutto per alzarmi il più possibile a lavoro (lavoro in ufficio e sto seduto circa 8/9 ore al dì).

Ho sospeso tutte le attività sportive nonchè sessuali. Non ho provato ad eiaculare (ultima volta il 13.01), nè a provare l'erezione anche se ogni tanto ho l'erezione mattutina.
Non ho difficoltà e dolore nella minzione, nè sangue ed il getto è nella norma. Orino spesso poichè cerco di mantenere l'urina chiara bevendo minimo 2 lt al giorno anche se, se mi metto a pensare che devo andare al bagno, mi parte lo stimolo ed è come se non potessi trattenerla. Se non ci penso, invece, non ho nessun tipo di problema. Di corpo vado quotidianamente ed abbastanza regolare.

Sto cercando di prediligere alimenti come semi di zucca, spinaci, frutta e verdura in generale, pomodori e bere molto. Sto cercando di limitare le spezie, la carne rossa e non assumo alcolici nè fumo (questo mai fatto prima).

Oltre all'assunzione del fitoterapico chiamato U-GO, ho cominciato anche una cura omeopatica 100% naturale, mirata al rafforzamento delle difese immunitarie (Immunomix plyus) ed assunzione quotidiano di 30/45 gocce al dì di tintura madre di proproli.

Infine, ho ritirato l'urinocoltura eseguita, con il seguente riscontro:

"L'esame colturale per la ricerca di germi comuni e miceti, eseguito su terreni selettivi, Ha dato esito: NEGATIVO"

Sono sincermanete preoccupato poichè l'urologo mi ha consigliato la trans rettale (da fare con calma alla scomparsa di tutti i sintomi) e quindi penso sempre al peggio.

Volevo chiederLe se pensa che sia preoccupante che abbia ancora sintomi del genere.

Volevo chiederLe, inoltre, se esistono prostatiti di tipo ABATTERICO, poichè l'urologo non mi ha prescritto nessun esame al dillà delle ecografie nè una cura antibiotica (le ricordo che ho avuto tutti rapporti protetti ad eccezione di aver ricevuto 4/5 rapporti orali non protetti dalla mia partner tra il 29.11 e 08.12 e di aver contratto così, la candida).

La ringrazio per la pazienza e professionilità dimostrata,
Saluti.
[#14]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Fossi al posto suo dopo una così accurata visita e l'attuazione di tali rimedi mi metterei tranquillo ed eviterei strane congetture che non fanno altro che amplificare sintomi residui che è normale che possano permanere.
Certo che esistono le prostatiti croniche abatteriche: https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/997-classificazione-delle-prostatiti-e-sindrome-dolorosa-pelvica-cronica-cpps.html
[#15]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio come sempre per la sua tempestività e precisione nelle risposte.

Le dò un aggiornamento sul mio stato attuale. Il dolore nella zona tra genitali ed ano è andato, giorno dopo giorno, scemando. Non ho più dolore quando sono seduto ed il forte fastidio che percepivo quando camminavo, ora è diventato un piccolo fastidio a tratti presente. Anche al tatto, posso affermare di provare meno dolore. La sintomatologia, seppur lieve, è comunque ancora presente.

Le ricordo che stò assumendo un fitocomposto dedicato alla regolizzazione della prostata (U - GO, sono a metà confezione) ed una cura naturale mirata al ripristino delle difese immunitarie (immuno mix + propoli tintura madre). Curo l'alimentazione evitando cibi grassi, carne rossa, spezie, alcolici.
Da ieri ho ripreso anche a fare qualche piegamento sulle braccia e giorno dopo giorno vorrei aumentare l'intensità dell'attività fisica, seppur rimanendo sul corpo libero.

Da qualche giorno ho forti bisogni di liberarmi e quindi da giovedi ho ripreso (a distanza di 2 settimane) con la masturbazione manuale. Giovedi, sabato, domenica, lunedi ed oggi. In tutte e cinque le volte, ho sempre raggiunto l'erezione ed ho eiaculato abbondantemente. Il desiderio è forte ogni giorno di più anche se il più delle volte mi sono aiutato con materiale video su internet. Lo sperma mi sembra di un colorito normale (bianco tendente al giallino ma all'olfato meno "forte" come odore) tranne che per sabato il quale era di un colore molto più giallo del solito, come muco. Ma credo sia stato perchè avevo anche lo stimolo di urinare, quindi probabile sia stato un misto tra urina e sperma (mai successo prima sinceramente). Infine, solo giovedi, cioè il primo giorno che ho ripreso a stimolare l'area genitale, ho notato bruciore intenso mentre eiaculavo (come se lo sperma mi bruciasse dall'interno prima di fuoriscire) poi per le seguenti volte non ho più avuto nessun problema. Durante la masturbazione non avverto dolori al pene, non ho bruciore durante l'atto o quando eiaculo, non ho puncicate alla prostata, nè dolori ai testicoli. Posso dire che il tutto rientra nella norma durante la masturbazione.

Non ho eseguito ancora nessun'altra visita strumentale (dovrei fare la trans rettale ed ecografia peniena).
Ho letto il Suo graditissimo articolo e La ringrazio. A tal proposito vorrei chiederLe come si possa stabilire una prostatite batterica da una abatterica. Io ad esempio ho fatto esami colturali ed indagine su urine per conto mio. L'urologo non mi ha richiesto nè esami ematici, nè tamponi uretrali, nè esami sullo sperma o ricerche per determinati batteri. Nulla di nulla. Sò che il più delle volte si tende a dare antibiotici (spesso inutilmente) o comunque si richiedono gli esami di laboratorio prima scritti. Lei cosa pensa al riguardo? Basta un esame digitale ed un'attenta serie di domande nonchè un'anamnesi del paziente o comunque gli esami di laboratorio, seppur semplici, possono delineare un quadro più completo?

Inoltre, da ieri sono tornati i bruciori al pene (non sempre post minzione, anzi, sono isolati durante l'arco della giornata) proprio gli stessi che ho avuto inizialmente e mi hanno spinto a rivolgermi ad uno specialista. Ricapitolando: bruciore/dolore interno pene, prostata ok - visita - bruciori/dolori spariti, prostata ko - ed ora - bruciore/dolore interno pene, prostata ok. Una sorta di effetto ping pong. Ah, le ricordo del trauma subito il giorno prima che sono cominciati i miei problemi mentre ero sotto alla mia ragazza.

Tra l'altro mi sto facendo una cultura su tutto ciò, ahimè sono un tipo che legge e si informa molto e sto apprendendo di avere il pene storto (non curvo ma proprio storto). In erezione và verso l'alto (dorsale) però pende (in todo, non una parte sola ma certamente di più da metà in poi) verso destra (laterale). Ammetto che sia evidente ma assolutamente non preclude l'atto sessuale nè mi provoca dolore durante la masturbazione o se provo a tirarlo verso sinistra. Non è anti - estetico.
Ciò non mi è sembrato essere sempre ben visibile e posso dire che negli ultimi periodi è andata ad accentuarsi questa cosa (è stato sempre pendente verso destra ma poco ora sembra di più). Non mi ha mai provocato dolore durante il rapporto, nè vergogna anzi!!! Posso dire che tutte le ragazze sono rimaste ben soddisfatte :) Se vuole posso mandarle in privato una piccola foto anonima oppure caricarla su un sito di hosting. Gradirei un suo parere da esperto.


Spero di non aver messo troppa carne al fuoco.
Cordialmente,
Saluti.
[#16]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Il problema di eseguire o meno gli esami dipende dal fatto che nella maggioranza dei casi hanno esito negativo perciò lo specialista al momento della visita valuta la necessità di richiederli o meno.
Per quel che riguarda la curvatura peniena, per una corretta e puntuale valutazione da parte dello specialista è indispensabile l'integrazione della iconografia con una dettagliata visita dell'area genitale, cioè dalla valutazione delle sole fotografie non si può esprimere un sicuro giudizio.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
volevo aggiornarLa sulle due visite ecografiche eseguite.

Ho eseguito un ecocolordoppler penieno con un andrologo il quale ha riscontrato tutto nella norma, descrivendo come molto buona la mia erezione ed assenza di placche o patologie legate al pene. Abbiamo parlato della curvatura, mostrando le foto. Secondo lui ci sarebbero gli estermi per un intervento chirurgico di pinzatura (parto dal presupposto che questo dottore è un andrologo e specilista privato nella ricostruzione/impiantologia/plastica del pene).
Devo esser sincero non mi ha fatto davvero una buona impressione nè ispirato fiducia, anzi. Mi ha dato l'impressione pensasse più ad un fatto di business (anche se so che questi tipi di interventi si fanno anche nel pubblico) che ad un fatto di natura psico - fisica nei miei confronti. Ho sentito e letto molto sulle curvature. Da quanto ne ho potuto capire, si richiede un intervento chirurgico (e, spesso non risolutivo in quanto l'incidenza che il problema si presenti è alta) solo nei casi in cui la curvatura stessa pregiudichi l'atto sessuale (dolore durante la penetrazione) o stati di impotenza dovuti alla sfera emotiva (vergogna nei confronti della partner).
Io sinceramente non ho mai avuto problemi simili (si è vero non posso fare alcune posizioni particolari) e non ho mai provato vergogna. Ci sono nato, così. Solo che ultimamente l'ho visto pendere un pò a destra.

Valuterò comunque in futuro se questa leggera pendenza, sia da correggere o meno. Specie sapendo che uno dei contro dell'intervento, è l'impotenza. A me va benissimo il pene che ho, non mi serve dritto, non sono un esteta e mi ha dato sempre soddisfazioni e per me l'importante è che non sia invalidante per una futura prole.

Ho eseguito anche una trans-rettale con il mio urologo, che ha dato come esito un'infiammazione della prostata e nessuna patologia. Lo stesso mi ha prescritto TOPSTER supposte (1 la sera per 7 giorni) e continuare ad assumere il fitocomposto U-GO. Basta analisi, nè ricerche. Nessun antibiotico. Mi ha avvisato che ci vorranno qualche mese prima che scompaiano del tutto i sintomi. Mi ha consigliato di bere molta acqua, evitare gli alcolici (specie la birra), il pepe ed i sport in cui è coinvolta in modo traumatico la prostata (ad esempio mountain bike, canottagio, spinning, equitazione). Evitare la stipsi con una dieta ricca di frutta e verdura. Per il resto posso mangiare tutto (io non fumo, sono alto 1.82, peso 72 kg e da sempre seguo un alimentazione ricca e variegata, povera di grassi nocivi), posso fare qualsiasi attivà sportiva anche a media/alta intensività (mi alleno 4 volte a settimana a corpo libero in modo semi-intensivo). Mi ha consigliato di fare molta attiva sessuale, il giusto insomma, senza avere lunghi periodi di astinenza.

Anche con lui ho parlato della mia curvatura (non ha voluto vedere le foto) ma conviene con me sul fatto che non si necessita di un intervento chirurgico così delicato se non sussistono seri problemi quali impossibilità nei rapporti per anatomia del pene o disfunzione erettile dovuta alla vergogna.

Nel mio urologo ripongo assai fiducia perciò voglio dargli ascolto. L'unica cosa (sembra una storia infinita, lo sò) è che ho provato dolore all'ingresso ed all'uscita della sonda durante la trans rettale (ho fatto un clistere 3 ore prima con sorboclis).
Ed ora (a distanza di 4 giorni dalla visita ecografica), quando vado di corpo (quotidianamente, alla stessa ora, sempre in maniera abbondante e in maniera solida) provo dolore. Come se le feci allargassero troppo lo sfintere anale, come se sentissi tagliare, come uno spillo. Non sò se mi sono fatto capire.
Ammetto che da qualche anno sentivo un "piccolissimo scalino" mentre andavo di corpo ma mai doloroso. Ora ho questo dolore durante l'evacuazione ed anche una senzione di non essermi svuotato al 100% ma al 90%, sensazione di corpo estraneo.
Non sono stitico, nelle feci posso vedere la verdura, non c'è traccia di sangue ne sulle stesse, nè sul gabinetto, nè sulla carta igenica.

Il dolore lo avverto quando evacuo mentre durante il giorno ho fastidi per lo più. E' sempre legato alla prostatite? Perchè da dopo la visita trans rettale ho cominciato a notare questi disturbi con più intensità. Devo un'altra volta buttarti a capofitto su medici specialisti ed eseguire esami digitali o posso tranquillizzarmi e pensare che sia normale dopo un esame semi-invasivo del genere?

Infine, gradirei anche un suo parere sul quadro complessivo delineatosi ed una sua impressione sulla cura da seguire.

Come sempre La ringrazio per la sua disponbilità e per la passione che, incessamente, dedica a questo sito ed a noi pazienti con mille punti interrogativi.
Cordialmente.
[#18]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Anch'io sono d'accordo. Se la curvatura non è eccessiva e non crea problemi allora meglio lasciar stare le cose così come stanno. Per quel che riguarda i disturbi irritativi è normale che possano persistere per qualche settimana dopo ecografia prostatica transrettale. In questa fase è molto importante "ammorbidire" con adeguata alimentazione ed apporto idroco le feci
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