Coma farmacologico dopo intervento

Buongiorno,
mia nonna dopo aver avuto un infarto è stata ricoverata e, a seguito della coronografia, è risultato necessario sottoporta ad un intervento per 2 by-pass e la sostituzione della valvola aortica. Tuttavia, nel corso dell'intervento, è risultata anche la presenza di un aneurisma che è stato poi operato. Nonostante ci fosse stato detto che tecnicamente non fossero risultati problemi, adesso sono 10 giorni che è tenuta in coma farmacologico con il respiratore. Hanno tentato di diminuire i sedativi e togliere il respiratore ma non è riuscita a repsirare autonomamente. Adesso faranno un altro tentativo di togliere il tubo prima di sottoporla alla tracheotomia.
Stamattina aveva gli occhi aperti e lo sguardo non era vacuo, ma sembrava presente e in grado di riconoscere, nonostante non possa chiaramente parlare a seguito della presenza del tubo per l'aerazione. Ci sono possibilità che questa volta il tentativo di respirazione autonoma vada a buon fine? Perchè non riesce a respirare autonomamente? Preciso inoltre che mia nonna non ha altre patologie, hanno eseguito una tac al cervello e risulta tutto ordinario.
Grazie dell'attenzione.
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
I problemi respiratori dopo interventi di cardiochirurgia sono frequenti, particolarmente in soggetti di età avanzata. Del resto eseguire un doppio by-pass + la sostituzione della valvola aortica + un'aneurismectomia non è sicuramente una passeggiata tanto più all'età di sua nonna... ma se questo è stato fatto è quel che doveva esser fatto e se, come spero, prima o poi la paziente si svezzerà dalla respirazione artificiale ringrazi l'equipe dei colleghi che l'hanno operata perchè l'intervento complessivo eseguito non è proprio dei più semplici.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
La ringrazio sentitamente della risposta.
Adesso le è stata eseguita la tracheotomia e il tubo le è stato rimosso. Quanto tempo si impiega mediamente per lo svezzamento respiratorio?
Gli altri organi funzionano correttamente, da quanto è cessata l'assunzione di sedativi è perfettamente presente e in grado di comprendere quanto le viene detto. Tuttavia è insorta una complicazione, una broncopolmonite che apporta molto catarro che però viene costantemente aspirato.
Onestamente non so cosa pensare e se effettivamente ci sono delle possibilità che esca dalla terapia intensiva.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
La complicanza della broncopolmonite allunga sicuramente i tempi di degenza post operatoria,ma il fatto che sia stato possibile rimuovere il tubo tracheale fa ben sperare.
Saluti e in bocca al lupo
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Il tubo non le è stato rimosso, è solo stato spostato dalla bocca alla trachea a seguito della tracheotomia. Volevo solo sapere indicativamente, sulla base della sua esperienza personale, quanto tempo potrebbe volerci per uscire dalla terapia intesiva...
Grazie dell'attenzione.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Ascolti nel suo precedente messaggio aveva detto che il tubo tacheale era stato rimosso. A questo punto l'unico consiglio che mi sento di darle e di far riferimento ai colleghi che l'hanno operata.
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Utente
Probabilmente non mi sono spiegata adeguatamente, mi scusi: intendevo asserire che le è stato rimosso il tubo che aveva in precedenza nella cavità orale dal momento che le è stata eseguita la tracheotomia, come avevo precisato, e quindi le è stato inserito direttamente in trachea.
Ad ogni modo la ringrazio davvero per la disponibilità e per il tempo dedicatomi.
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