Fibrillazione atriale di mia madre

Gentilissimo Dottore, Dottoressa, mi perdoni, Mi rivolgo a Lei per la mia mamma che è sofferente per leucoencefalopatia cerebrale ma al momento non ha declino cognitivo, ha una cardiomiopatia scleroipertensiva, grave ipertesa, broncopneumatia cronica ostruttiva.
Al momento assume neolotan plus da 109+ 25 mg.
Una al dì, norvasc da 10 mg.
Una al dì, atenol 100 mg.
Una la sera.
Purtroppo da un elettrocardiogramma in farmacia del 10 aprile scorso poi ripetuto il 3 giugno ha confermato fibrillazione atriale, con FC 100 bpm.
Normale conduzione IV, transizione anticipata in V2, alterazioni aspecifiche della RV diffuse, QTc ai limiti superiori.
Rischio cardioembolico pari a 5, per questo le hanno prescritto il rivaroxaban da 20 mg.
Una al giorno, togliendole il cardirene bustine da 160 mg.
Che prendeva da 17 anni una al giorno.
Sono preoccupatissima! ! ! La prego di aiutarmi a comprendere meglio il quadro clinico della mamma e per ché le hanno tolto il cardirene e prescritto il rivaroxaban a cosa serve?

Mi perdoni se le faccio queste domande ma ho molti dubbi e timori al riguardo temo qualche emorragia cerebrale e che il rivaroxaban non protegga la mamma da infarto e ictus come il cardirene.
Se è così cortese da spiegarmi meglio la differenza tra questi due farmaci e quale a Suo avviso è più indicato per la situazione della mamma.
E se la situazione secondo quanto da me descritta è preoccupante.
Confido fiduciosa in una Sua Cortese, Attesa, risposta.
Ringraziandola anticipatamente per la Sua disponibile umanità, la saluto cordialmente.

Figlia angosciata