Anastomosi gastro digiunale stenosante
Gentili Medici,
sono un ragazzo di 28 anni che nel 2005 ha subito un intervento di gastroresezione parziale alla Roux per una grave atonia gastrica post traumatica (trattata con ogni mezzo farmacologico prima di decidere per l'intervento così demolitivo). Nel 2008 ho avuto una forte emorragia per ulcera in corrispondenza dell'anastomosi, con conseguente sub-stenosi della stessa, trattata ogni 2-3 mesi con dilatazione endoscopica per raggiungere un calibro di almeno 15-17 millimetri.
Ad aprile 2011 ho avuto un altro grave episodio di ulcera (questa volta di dielafoy) risolta con gastroscopia d'urgenza e applicazione di clips.
I medici mi hanno detto che non posso rischiare un altro episodio del genere, per questo sostengono che l'unica soluzione sarebbe quella di rioperarmi per aumentare considerevolmente il diametro dell'anastomosi, cercando di riconfezionarla a scapito di un'ulteriore resezione del moncone gastrico. Tale tesi è sostenuta dal fatto che lo studio del transito gastroduodenale con metodica di medicina nucleare ha evidenziato un netto rallentamento del transito gastrico con T 1/2 superiore a 2 ore con marcato ritardo nella comparsa del tracciante e livello intestinale.
Mi potete dare un consiglio? Sono in preda ad un'enorme disperazione, sto scivolando in un baratro di grave depressione. Grazie infinite.
sono un ragazzo di 28 anni che nel 2005 ha subito un intervento di gastroresezione parziale alla Roux per una grave atonia gastrica post traumatica (trattata con ogni mezzo farmacologico prima di decidere per l'intervento così demolitivo). Nel 2008 ho avuto una forte emorragia per ulcera in corrispondenza dell'anastomosi, con conseguente sub-stenosi della stessa, trattata ogni 2-3 mesi con dilatazione endoscopica per raggiungere un calibro di almeno 15-17 millimetri.
Ad aprile 2011 ho avuto un altro grave episodio di ulcera (questa volta di dielafoy) risolta con gastroscopia d'urgenza e applicazione di clips.
I medici mi hanno detto che non posso rischiare un altro episodio del genere, per questo sostengono che l'unica soluzione sarebbe quella di rioperarmi per aumentare considerevolmente il diametro dell'anastomosi, cercando di riconfezionarla a scapito di un'ulteriore resezione del moncone gastrico. Tale tesi è sostenuta dal fatto che lo studio del transito gastroduodenale con metodica di medicina nucleare ha evidenziato un netto rallentamento del transito gastrico con T 1/2 superiore a 2 ore con marcato ritardo nella comparsa del tracciante e livello intestinale.
Mi potete dare un consiglio? Sono in preda ad un'enorme disperazione, sto scivolando in un baratro di grave depressione. Grazie infinite.
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L' impressione è che quello che le hanno detto sia condivisibile ma a distanza non è possibile essere piu' precisi. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Con i limiti di una vautazione a distanza,la revisione chirurgiga con ulteriore resezione gastrica,sembrerebbe la soluzione migliore.Lo scopo sarebbe di confezionare un'anastomosi più ampia e di ridurre ulteriormente la zona acidosecernente gastrica(importante per ridurre i rischi di una recidiva di ulcera anastomotica sul'ansa alla Roux)
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.2k visite dal 13/05/2011.
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