Pet-tc intestino e peritoneo, quanto è sensibile realmente?

Buongiorno gentile dottore, vorrei chiedere qualche chiarimento su alcuni particolari di una persona affetta da adenocarcinoma gastrico localmente avanzato.
Le metastasi erano dei piccoli noduli (1-2 cm) a livello dell'intestino tenue. Con un operazione chirurgica sono stati rimossi due noduli più grandi e sono stati lasciati alcuni piccoli. In più l'esame citologico è risultato positivo, quindi hanno scritto che si tratta di carcinosi peritoneale. Sono stati fatti 4 cicli di chemioterapia e dalla successiva rivalutazione dopo alcuni mesi(tac, pet-tc e gastroscopia) il problema risulta essere solo a livello gastrico,e risulta essere ridotto, hanno quindi prescritto altri 3 cicli di chemioterapia e hanno parlato di un evenutale intervento chirurgico allo stomaco dopo la prossima rivalutazione. Può essere che la chemioterapia abbia eliminato le restanti metastasi intestinali e del peritoneo? Oppure semplicemente non sono visibili dalla pet-tc?
E l'ipotesi di un intervento chirugico dello stomaco potrebbe essere al fine di cercare di eliminare del tutto la malattia? (al paziente in questione il tumore non dà nessun fastidio e nessun sintomo,mangia regolarmente con appetito ed è in buona salute)
Ringrazio cordialmente per un evenutale risposta e mi scuso delle informazioni poco specifiche.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Entrambe le ipotesi sono plausibili, la conferma si avra' al momento dell' intervento che puo' essere curativo in caso di malattia localizzata. Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la gentile risposta.
Cordialmente.
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Prima di prendere in considerazione un nuovo intervento chirurgico,poichè anche alla Pet-TC possono sfuggire noduli piccoli di carcinosi,attualmente si preferisce praticare una laparoscopia diagnostica.In base al riscontro intraperitoneale si deciderà se si può intervenire in maniera radicale ed associare ulteriore chemioterapia sitemica o intraperitoneale o differire l'intervento dopo nuovi cicli di chemio.Il programma non può prescindere dalla valutazione delle condizioni cliniche e generali del paziente.
Saluti

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
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