Calcolo biliare, splenomegalia e approfondimenti

Salve,
scrivo per chiedere consiglio su quale figura professionale io possa essere indirizzato al fine di una visita specialistica, data la mia situazione.


Nell'aprile 2021, a seguito di un'ecografia addominale dovuta a un fastidio alla parte destra dell'addome, scopro di avere un calcolo biliare di 10. 5 mm

Il medico di base prescrive dei farmaci per tentare di scioglierlo, oltre a consigliare una dieta priva di alcolici, grassi e carne, insieme all'invito a effettuare una minima attività fisica giornaliera.


Seguo i consigli del dottore e dimagrisco, lentamente e costantemente, da circa 85 kg a circa 72 kg, e ho mantenuto finora bene o male questo peso.


Emerge però da una successiva ecografia a settembre 2021 che il calcolo è addirittura aumentato per dimensione (14 mm), inoltre nel frattempo ho iniziato ad accusare anche dei fastidi alla parte superiore sinistra dell'addome, che il medico di base liquida con presenza d'aria (sempre confermata dalle ecografie).


A questo punto, ottobre 2021, effettuo una visita dal chirurgo che mi inserisce in lista d'attesa per colelitiasi, tempo di attesa 6 mesi.


Purtroppo non sono stato ancora richiamato, a causa del COVID l'ospedale è in ritardo con i casi non urgenti, chiedendo informazioni mi viene detto che, al momento, probabilmente dovrò aspettare ancora diversi mesi.


Essendo passato del tempo, a luglio 2022 faccio un'altra ecografia per monitorare il calcolo, anche per valutare l'eventuale necessità di variazione della classe d'urgenza.
Emerge che il calcolo è rimasto invariato ma viene osservata una splenomegalia (splenomegalia omogenea diametro bipolare di circa 14. 4 cm), il che spiegherebbe il fastidio (col tempo sempre più presente e ricorrente) alla parte superiore sinistra dell'addome.


Il medico di base mi prescrive un esame del sangue e delle urine, dai quali tutti i valori risultano nella norma, tranne la deviazione standard del RDW, poco più bassa dell'intervallo previsto (37. 8 rispetto a 39 - 51).


Il medico di base conclude che non c'è bisogno di ulteriori controllo, e per il fastidio di cui sopra mi prescrive un Antispastico (SPASMOMEN).


Finora ho sempre seguito i consigli del mio medico di base, ma in questo caso mi sembra che la prescrizione sia atta a curare il sintomo e non la causa.


Mi aspettavo qualcosa di più radicale, per esempio una dieta più mirata o comunque ulteriori accertamenti, per cui vorrei comunque consultare uno specialista.


Di base, la figura che mi viene in mente è quella del gastroenterologo, ma volevo chiedere conferma a voi se è la scelta giusta, oppure se data la mia situazione esistono figure ancora più idonee al mio caso.


Grazie.


Saluti
[#1]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 304 2
Si il gastroenterologo può aiutarla.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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