Neoformazione trapezio - trapezoide con dolore al polso DX

Buongiorno, vorrei chiedere alcune delucidazioni rispetto allo stato del mio polso e se è un problema che necessita di intervento chirurgico immediato.
La cosa mi preoccupa molto poiché sono uno studente di fisioterapia e pratico uno sport dove è essenziale l'uso delle mani.
Al momento ho smesso qualsiasi attività fisica che possa andare ad aumentare la sintomatologia (dolore e gonfiore) che al momento sembra si sia attenuata.

Ecco qui i risultati dei vari esami eseguiti:

ECOGRAFIA OSTEOARTICOLARE 23/12/19:
esame eseguito con scansioni comparative.

L'esame ecografico della regione dorsale del polso DX mostra la presenza di materiale fluido in corrispondenza dell'articolazione fra trapezio trapezoide e base del II metacarpo con sottile formazione fluida al di sotto del legamento dorsale del carpo ed in corrispondenza del II e, meno evidente al III compartimento degli estensori.


Visita ortopedica 28/12/19:
anamnesi: neoformazione a livello tra trapezio e trapezoide dx (cisti articolare)
esame obbiettivo: cisti articolare del polso di circa 2 cm di diametro ad origine articolare
Diagnosi: cisti articolare al polso dx

Successivamente il medico specialista mi manda a realizzare una RM e i risultati sono:

RM 1/01/2020
Presenza di aree edematose lungo il terzo diafisiario prossimale del III metacarpo e lungo il capitato con tendenza alla sinostosi dei segmenti ossei e voluminosa protuberanza osteocalcifica che si sviluppa lungo il profilo dorsale a tale livello.
Concomita una sottile formazione fluida intra e extra articolare con un leggero edema delle parti molli superficiali dorsali a tale livello.

Discreta impronta da parte della formazione sul terzo canale degli estensori.

Regolarmente rappresentati i tendini lungo il retinacolo, il nervo mediano ed ulnare.


Premetto che manca la radiografia del polso che farò a breve e che lo specialista veda i risultati di entrambe (RM e Rx).

Grazie in anticipo.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

un ganglio artrogeno non richiede necessariamente l'intervento, ma solo se dà disturbi oltre l'accettabile o se diventa voluminoso.

Il fastidio locate che ha attualmente, potrebbe non dipendere dal ganglio sinoviale, ma piuttosto dalla sinovite (infiammazione), che può regredire in toto o in parte facendo una o due infiltrazioni locali, oppure uno o due cicli di terapia fisica (tecar, laser, ultrasuoni).

Buona serata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale